La Commissione ha rivolto al Consiglio federale alcune raccomandazioni sul progetto di revisione dell’ordinanza attualmente in consultazione presso i Cantoni. Le raccomandazioni concernono il modo di considerare le imprese con filiali, nonché l’entità e le modalità dei contributi a fondo perduto destinati alle grandi imprese.

Per quanto concerne le imprese con filiali o di succursali chiaramente identificabili, la Commissione ritiene, con 8 voti contro 4, che esse debbano poter sollecitare l’aiuto previsto per i casi di rigore separatamente per ciascuna filiale o succursale, sia nel caso in cui tali succursali o filiali siano situate in Cantoni diversi sia che si trovino nello stesso Cantone. Secondo la maggioranza della Commissione, questo consentirebbe di evitare che queste imprese vengano svantaggiate, in particolare rispetto alle imprese in franchising. Con 6 voti contro 5 e 1 astensione, la Commissione auspica peraltro che per le succursali o le filiali situate in un altro Cantone, sia competente quest’ultimo e non il Cantone in cui l’impresa ha sede. Con 9 voti contro 0 e 3 astensioni, infine, la Commissione dà espressione al suo parere secondo cui un aumento dei limiti finanziari per i contributi a fondo perduto permetterebbe anche di migliorare l’aiuto concesso a questo genere di imprese.

La Commissione ha inoltre discusso della possibilità, prevista dal progetto di ordinanza, che un Cantone aumenti il contributo a fondo perduto per impresa a 8 milioni di franchi al massimo qualora i proprietari aggiungano nuovi fondi propri o i finanziatori rinuncino ai propri crediti (art. 8 cpv. 2bis). La Commissione ritiene all’unanimità che questo meccanismo sia troppo rigido e macchinoso; invita pertanto il Consiglio federale a esaminare un allentamento (per esempio prevendendo invece un obbligo di rimborsare i contributi in caso di successiva vendita dell’impresa). Con 8 voti contro 2 e 1 astensione, la Commissione raccomanda al Consiglio federale di limitare alla parte eccedente i 5 milioni di franchi l’obbligo dei proprietari di apportare capitali propri. Una minoranza più ristretta della Commissione (6 voti contro 5 e 1 astensione), suggerisce al Consiglio federale di spingersi oltre rinunciando completamente a questa condizione.

Infine, la Commissione ritiene importante che il Consiglio federale, al di là degli aiuti finanziari, offra alle imprese prospettive e sicurezza pianificatoria affinché possano proiettarsi nel futuro. In particolare, il Consiglio federale è invitato a precisare in base a quali criteri si svolgerà l’allentamento graduale delle misure per l’economia.

2. Credito quadro per impegni eventuali nella promozione dell’alloggio

Con 9 voti contro 0 e 1 astensione la CET-S propone di accogliere senza modifiche il disegno del Consiglio federale concernente un credito quadro per impegni eventuali nella promozione dell’alloggio per il periodo 2021–2027 (20.074). Tale decisione è motivata anche dal rapporto complementare dell’Amministrazione, stilato sulla base di una proposta della Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati (cfr. comunicato stampa della CdF-S del 22 gennaio 2021), il quale illustra che i rischi di fideiussioni solidali nella promozione dell’alloggio – diversamente dal settore delle navi d’alto mare – sono molto ridotti e presentano vantaggi evidenti rispetto alle fideiussioni semplici.

3. Deliberazioni sulla situazione economica della viticoltura in Svizzera

La Commissione ha altresì esaminato due oggetti concernenti la situazione economica della viticoltura svizzera, alla quale riconosce pienamente il bisogno di sostegno, reso urgente dalla pandemia di COVID-19. Con 6 voti contro 3 e 3 astensioni, propone pertanto alla sua Camera di respingere una mozione della consigliera agli Stati Marianne Maret che incarica il Consiglio federale di obbligare gli importatori di vini esteri a commercializzare anche vini svizzeri (20.3411). Secondo la Commissione questa misura richiederebbe una rinegoziazione degli impegni presi dalla Svizzera nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio e rappresenterebbe un ostacolo al libero commercio, senza per questo garantire necessariamente un aumento delle vendite di vini svizzeri. Ritiene più idonee a sostenere il settore altre misure, in particolare un rafforzamento della promozione dei vini svizzeri. In base alle stesse considerazioni e dopo aver sentito i rappresentati cantonali, con 10 voti e 2 astensioni la Commissione non ha dato seguito all’iniziativa del Cantone di Ginevra che chiedeva di ridurre del 50 per cento il contingente per l’importazione di vino (20.303)

4. Lancio di un programma d’impulso per il turismo svizzero

La Commissione ha deciso all’unanimità di depositare una mozione di commissione (21.3018) che incarica il Consiglio federale di istituire un programma d’impulso di durata limitata per il turismo svizzero, gravemente toccato dalla crisi dovuta al coronavirus. La mozione si prefigge di agevolare gli investimenti futuri nel settore, per il quale la Commissione reputa necessario stimolare una rapida ripresa. Con 6 voti contro 6 e 1 astensione e il voto preponderante del suo presidente, la Commissione propone inoltre alla propria Camera di sostenere la mozione del consigliere agli Stati Hans Stöckli (19.3234), che incarica il Consiglio federale di istituire un programma d'impulso per il risanamento delle aziende alberghiere nell’arco alpino.

5. Ulteriori decisioni

La mozione 17.3314 è stata depositata in reazione agli ingenti danni provocati dal gelo nelle vigne e nei frutteti nella primavera 2017. Nell’ambito del suo messaggio sull’evoluzione della politica agricola a partire dal 2022 (20.022) il Consiglio federale prevede di istituire una base legale affinché la Confederazione possa stanziare contributi intesi a ridurre i premi delle assicurazioni per il raccolto. La Commissione sostiene questa richiesta nonostante il messaggio 20.022 sia stato sospeso dal Consiglio degli Stati. Con 9 voti contro 2, propone pertanto di accogliere la mozione.

Sempre con 9 voti contro 2 la Commissione propone di accogliere la mozione «Programma per il benessere degli animali al pascolo per vitelli e bestiame giovane/da ingrasso» (17.3655), già attuata nell’ambito del pacchetto di ordinanze 2018 sull’agricoltura.

La Commissione propone all’unanimità alla propria Camera di adottare una mozione del Consiglio nazionale che incarica il Consiglio federale di presentare ogni quattro anni un piano d’azione con misure di attuazione realistiche al fine di concretizzare la politica della Confederazione per le aree rurali e le regioni montane (19.3731).

Presieduta dal consigliere agli Stati Christian Levrat (PSS, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 15 febbraio 2021. In parte erano presenti alla seduta il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il consigliere federale Ueli Maurer.