1. Discussione sulle decisioni del Consiglio federale relative al programma per i casi di rigore
La Commissione è stata informata dal consigliere federale Ueli Maurer e dal direttore dell’Amministrazione federale delle finanze sulle decisioni del Consiglio federale del 13 gennaio 2021 concernenti il sostegno all’economia, nonché sui lavori dell’Amministrazione delle ultime settimane (cfr. comunicato stampa del Consiglio federale). La Commissione ha preso atto che, a causa della situazione epidemiologica, il Consiglio federale ha provveduto ad adeguare i provvedimenti in tempi molto brevi e a ritmi sostenuti, ciò che provocherà anche notevoli maggiori oneri finanziari.
Per la Commissione delle finanze è importante che le richieste di sostegno per casi di rigore vengano elaborate rapidamente, affinché le persone toccate dalle restrizioni possano ottenere velocemente gli aiuti promessi. Nel contempo occorre garantire che, nonostante l’elevata rapidità di attuazione, possa venir svolto un certo controllo, dato che i provvedimenti sono finanziati con i soldi dei contribuenti. Occorre infatti evitare che la loro accettazione da parte della popolazione venga compromessa dall’emergere di abusi. La rappresentanza del DFF ha fatto notare che i Cantoni sono critici nei confronti di modifiche a provvedimenti appena decisi, perché ostacolerebbero una rapida elaborazione delle richieste, ritardando il versamento degli aiuti. La Commissione delle finanze condivide questa posizione e chiede che i provvedimenti ora decisi vengano ulteriormente inaspriti soltanto in casi veramente motivati. È sulla base dell’evoluzione della pandemia e delle sue ripercussioni sull’economia e sulla società che si potrà stabilire se siano necessari ulteriori provvedimenti di sostegno. Se si avvereranno necessari, i nuovi provvedimenti dovranno essere concepiti in modo tale da poter applicare i criteri precedentemente menzionati.
Per quanto riguarda la ripartizione degli oneri finanziari, la Commissione ritiene che essi debbano essere suddivisi adeguatamente fra la Confederazione e i Cantoni. In veste di commissione competente per la pianificazione finanziaria della Confederazione, la CdF non vuole che la Confederazione si assuma la gran parte dei costi della pandemia. La Confederazione è competente per numerosi importanti compiti, che anche in futuro dovranno essere finanziati. Una partecipazione ai costi troppo elevata da parte della Confederazione potrebbe senza dubbio condurre anche a disincentivi. Nel valutare eventuali altri provvedimenti di sostegno la Commissione chiede che si tenga presente questo principio. La Commissione ringrazia gli interessati per l’enorme lavoro svolto in condizioni difficili.
Riforme strutturali indiscusse
Il progetto sulle agevolazioni amministrative e le misure di sgravio del bilancio della Confederazione (20.067) ha incontrato il favore della CdF-S. La Commissione è entrata in materia sull’oggetto senza opposizioni e nella votazione sul complesso ha raccomandato all’unanimità alla propria Camera di approvarlo. Il progetto si fonda sul pacchetto di misure del Consiglio federale concernenti le riforme strutturali del 30 agosto 2018 e attua in particolare le misure che richiedono una modifica legislativa. Il progetto contempla concretamente sei misure che dovrebbero consentire di incrementare l’efficienza dell’Amministrazione federale e di semplificare le procedure.
Il Consiglio nazionale aveva scorporato due articoli dalla misura 6 sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni, inserendoli in un progetto separato, così da sottoporli a un esame approfondito della competente Commissione. La CdF-S sostiene all’unanimità anche la separazione e la discussione approfondita di queste disposizioni.
La CdF-S ricorda tuttavia il mandato pendente del Parlamento attribuito con la mozione «Ridurre le uscite vincolate» (17.3259) della commissione omologa, accolta nel 2017, la quale chiedeva di ridurre i costi vincolati del 5–10 per cento e che non è ancora attuata con questo progetto. A tale proposito la CdF-S chiede al Consiglio federale di accelerare l’esame in corso della ripartizione dei compiti fra Confederazione e Cantoni.
3. Analizzare utilità e rischi di fideiussioni solidali nella promozione dell’alloggio
In un corapporto orale alla Commissione dell'economia e dei tributi della propria Camera (CET-S) la CdF-S sostiene senza opposizioni il principio di un credito quadro per impegni eventuali nella promozione dell’alloggio 2021-2027 (20.074). La CdF-S propone tuttavia alla CET-S di incaricare il Consiglio federale di analizzare approfonditamente lo strumento delle fideiussioni solidali in questo contesto. Dopo le esperienze con le fideiussioni solidali nel settore delle navi d’alto mare appare necessario esaminare attentamente rischi ed eventuali alternative. La Commissione rende inoltre attenta la CET-S sulla necessità di migliorare la ripartizione regionale delle fideiussioni della Centrale d’emissione per la costruzione di abitazioni di utilità pubblica (CCA) e di considerare maggiormente le regioni strutturalmente deboli.
4. Mozione «Orientare al futuro l'infrastruttura di dati»
La Commissione propone all’unanimità di accogliere la mozione 20.4260. «Orientare al futuro l'infrastruttura di dati e il governo dei dati nell'Amministrazione federale», accolta dal Consiglio nazionale nella sessione invernale 2020. La Commissione ritiene importante che anche i Cantoni, che in parte in questo campo sono già più avanti, siano coinvolti nella sua attuazione.
Presieduta dal consigliere agli Stati Peter Hegglin (M-CEB/ZG), la Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati si è riunita a Berna il 21 gennaio 2021. A parte della seduta erano presenti il consigliere federale Ueli Maurer, capo del DFF, il direttore dell’Amministrazione federale delle finanze e altri collaboratori, nonché rappresentanti del DFI, del DEFR e del DATEC.