Dopo l’esame del progetto da parte del Consiglio nazionale, le due Camere avevano posizioni divergenti su tre questioni di fondo, ossia in merito all’impostazione della tariffa, alla possibilità di trasferire all’altro coniuge le deduzioni concernenti i figli e alle disposizioni sulla revisione, sul recupero d’imposta e sul diritto d’informazione. La Commissione ha discusso nuovamente in maniera approfondita questi punti e le rispettive implicazioni. Per quanto attiene alla questione del trasferimento delle deduzioni concernenti i figli che non avrebbero alcuna incidenza nel caso dei coniugi con una ripartizione del reddito molto disuguale, con 7 voti contro 6 la Commissione propone di confermare la decisione precedente del Consiglio degli Stati e consentire dunque il trasferimento delle deduzioni per i figli, limitandole però a 10 700 franchi. Per contro, con 6 voti contro 6, 1 astensione e il voto decisivo del Presidente, la Commissione propone di allinearsi al Consiglio nazionale per quanto riguarda la tariffa. Per i due punti sono state presentate proposte di minoranza. Ha poi deciso all’unanimità di attenersi alla variante del Consiglio degli Stati anche in merito alle disposizioni procedurali, seppur con alcuni adeguamenti.
Rispetto alla decisione del Consiglio nazionale, le proposte della Commissione comporterebbero ulteriori perdite di entrate pari a circa 130 milioni di franchi.
Al termine della deliberazione sul controprogetto, la Commissione ha esaminato l’iniziativa popolare «Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)» e, con 7 voti contro 6, propone alla propria Camera di raccomandare l’accettazione dell’iniziativa. Una minoranza propone invece di raccomandare di respingere l’iniziativa.
La deliberazione sull’oggetto si concluderà nel corso della sessione estiva.
Sì a un controprogetto all’iniziativa sul denaro contante
La Commissione propone all’unanimità alla propria Camera di contrapporre un controprogetto diretto all’iniziativa popolare «Sì a una valuta svizzera indipendente e libera con monete o banconote (Il denaro contante è libertà)» (24.063) e di raccomandare il rigetto della stessa. L’entrata in materia sul controprogetto diretto, mediante il quale si eleverebbero al livello costituzionale disposizioni legali vigenti senza modificarle in misura sostanziale, non ha sollevato obiezioni. La Commissione sostiene il controprogetto elaborato dal Consiglio federale nella sua integralità e si discosta quindi dalla decisione del Consiglio nazionale che chiede di introdurre all’articolo 99 della Costituzione federale la nozione di «franco svizzero» al posto di quella di «franco». La Commissione respinge all’unanimità tale proposta appellandosi alla coerenza terminologica della legislazione e osserva che sulle banconote compare tradizionalmente proprio il termine «franco». L’oggetto sarà trattato dal Consiglio degli Stati nella sessione estiva.
Legge sulle dogane: adesione alla decisione del Consiglio nazionale anche sull’ultimo punto in sospeso
In occasione della sua ultima seduta, la Commissione aveva eliminato praticamente tutte le divergenze in merito all’oggetto 22.058 (legge sulle dogane; si veda il comunicato stampa del 25 marzo 2025). L’unica divergenza rimasta riguardava la legge sull’alcool. Benché i pareri siano unanimi nel considerare che la prassi concernente l’imposizione delle bevande spiritose importate non va modificata, le implicazioni della modifica di legge prevista restano un tema controverso nonostante una nuova nota elaborata dall’Amministrazione. Alla luce di ciò, la Commissione si è infine allineata alla decisione del Consiglio nazionale con 7 voti contro 5 e 1 astensione. La deliberazione sull’oggetto si concluderà nel corso della sessione estiva.
Scambio automatico internazionale di informazioni: aggiornamento dello standard ed estensione alle cripto-attività
Dopo aver deciso l’entrata in materia sul progetto del Consiglio federale volto ad adeguare lo scambio automatico internazionale di informazioni (25.029) nella sua seduta del 24 marzo 2025 (si veda il relativo comunicato stampa), la Commissione ha ora avviato la deliberazione di dettaglio sui due disegni.
La Commissione propone essenzialmente di seguire le proposte del Consiglio federale. La maggioranza della Commissione ritiene tuttavia eccessivo estendere la punibilità alla violazione per negligenza degli obblighi di comunicazione, di adeguata verifica e di informazione (art. 32 e 32a LSAI). Una minoranza propone invece di allinearsi alla posizione del Consiglio federale al fine di garantire l’efficacia della legge. Nella votazione sul complesso la CET-S ha approvato entrambi i disegni con 11 voti contro 2. Con 11 voti contro 0 e 3 astensioni, si è inoltre pronunciata a favore dell’applicazione provvisoria delle basi di diritto internazionale necessarie a garantire che le due normative possano essere attuate a partire dal 1° gennaio 2026 conformemente al calendario concordato a livello multilaterale. L’oggetto sarà trattato dal Consiglio degli Stati durante la sessione estiva.
Ulteriori decisioni
Con 7 voti contro 5, la CET-S propone di convertire la mozione Schaffner 23.3783 («Imposizione dei combustibili e dei carburanti secondo il contenuto energetico») in un mandato di verifica del Consiglio federale, da integrare nell’esame delle possibilità di promozione del metanolo che il Consiglio federale ha già previsto di compiere.
La Commissione propone inoltre di respingere la mozione Z’graggen 24.3614 («Incentivi fiscali per la salvaguardia della biodiversità. Promuovere la creazione di habitat seminaturali e favorire la diversità delle specie») con 9 voti contro 1 e 2 astensioni. Ritiene infatti che la deduzione fiscale proposta sia poco efficiente e potrebbe comportare effetti di trascinamento nonché una riduzione delle entrate per l’ente pubblico.
Presieduta dal consigliere Stati Hans Wicki (PLR, NW), la Commissione si è riunita a Berna il 22 maggio 2025.