La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha esaminato il progetto del Consiglio federale 25.046 «Legge federale sulla formazione professionale (Legge sulla formazione professionale, LFPr). Modifica» che si prefigge in particolare l’introduzione del diritto alla denominazione per le scuole specializzate superiori, l’introduzione dei titoli complementari «Professional Bachelor» e «Professional Master» per i diplomi della formazione professionale superiore e l’aggiunta dell’inglese come possibile ulteriore lingua d’esame per gli esami federali di professione e gli esami professionali federali superiori (esami federali).
Dopo l’esame da parte del Consiglio degli Stati, che ha approvato il progetto del Consiglio federale, la CSEC-N è entrata in materia senza opposizione. Ritiene che l’introduzione dei titoli complementari sia importante affinché i detentori possano segnalare, in particolare all’estero, che si tratta di diplomi del livello terziario. Questa soluzione rispetta le disposizioni vigenti per la protezione dei titoli del livello terziario A, portando nel contempo a una migliore comprensione del livello terziario B all’estero. La Commissione propone dunque alla propria Camera di sostenere il progetto così com’è stato presentato dal Consiglio federale e l’ha adottato all’unanimità nella votazione sul complesso.
Una minoranza, respinta con 16 voti contro 9, propone l’introduzione di una distinzione specifica «Professional Bachelor in ...», seguita dall’indirizzo, quando il titolo è stato ottenuto attraverso un ciclo di formazione riconosciuto dalla Confederazione, dispensato da una scuola specializzata superiore. Secondo detta minoranza, i diplomi degli esami federali di professione sarebbero altresì completati da «Professional Bachelor» (o «Professional Master» nel caso di esami professionali federali superiori).
Compenso per le fotocopie: la CSEC-N sospende l’esame dell’iniziativa 25.408
La CSEC-N ha esaminato l’iniziativa parlamentare 25.408 «Nell'epoca della digitalizzazione il modello ingiusto e superato del compenso per le fotocopie non è più adatto». Questa iniziativa chiede di abolire l’attuale sistema della riscossione del compenso per le fotocopie, che impone alle imprese il versamento di un importo forfettario alla società di gestione ProLitteris; quest’ultima lo ridistribuisce agli autori per le fotocopie di libri, opuscoli e riviste protetti dal diritto d’autore utilizzate internamente a scopi informativi o di documentazione. La Commissione ha deciso di sospendere l’esame dell’iniziativa in attesa dei primi risultati dei lavori in corso in risposta alla mozione 25.3792.
Intelligenza artificiale: la CSEC-N mira a un quadro normativo rafforzato per accompagnare la transizione professionale
La Commissione ha esaminato l’iniziativa parlamentare 24.470 «Un diritto alla formazione che consenta alle persone il cui impiego subisce un impatto significativo dall’IA un adattamento agli sviluppi tecnologici o una riqualificazione professionale». Constatando la rapida trasformazione del mercato del lavoro legata allo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA), l’iniziativa intende adattare il quadro giuridico affinché i lavoratori abbiano diritto a formazioni che favoriscano l’acquisizione di nuove competenze o permettano di svolgere una riconversione professionale, ad esempio attraverso il sostegno alle imprese che garantiscono l’aggiornamento delle competenze della propria forza lavoro.
La Commissione è consapevole delle esigenze di formazione che sorgono parallelamente allo sviluppo dell’IA e al riorientamento di talune attività professionali. Sottolinea inoltra l’importanza di anticipare questa evoluzione piuttosto che dovervi reagire a posteriori. Tuttavia, la CSEC-N ritiene che la problematica vada oltre il solo ambito dell’IA e che sia necessaria una risposta di più ampio respiro. Con 14 voti contro 11 ha quindi deciso di presentare una mozione (25.4414) che chiede una strategia nazionale volta ad assicurare la formazione continua e la riqualificazione professionale preventive per le persone le cui attività professionali potrebbero essere in ampia misura modificate o soppiantate a seguito di mutamenti a livello tecnologico, economico o normativo. Una minoranza della Commissione propone di respingere questa mozione ritenendo che tali misure rientrino in via prioritaria nelle competenze del settore privato e dei Cantoni. Dopo questa decisione, l’iniziativa 24.470 è stata ritirata dall’autrice.
Audizioni sulle misure di sgravio del budget della Confederazione applicabili dal 2027 (25.063)
La CSEC-N ha svolto audizioni con organizzazioni interessate dalle misure di sgravio. L’accento è stato posto sull’impatto dei risparmi previsti nei settori della ricerca, della formazione, della cultura, dello sport e dell’ambiente. Le organizzazioni consultate hanno illustrato in che modo sarebbero toccate da detti risparmi e come dovrebbero adeguare le proprie attività attuali alla luce delle misure previste. Sono anche stati sentiti esperti che, da una prospettiva analitica, hanno proposto strategie che consentirebbero di realizzare risparmi nell’attuale panorama della formazione e della ricerca.
La Commissione continuerà a occuparsi delle misure di sgravio applicabili dal 2027 in occasione delle sue prossime sedute.
Presieduta dalla consigliera nazionale Simone de Montmollin (RL/GE), la Commissione si è riunita a Berna il 13 e 14 novembre 2025.