Dopo aver avviato la deliberazione di dettaglio il 18 maggio (vedi comunicato stampa), oggi la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati ha trasmesso alla sua Camera il messaggio sulla promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione 2021-2024 (messaggio ERI, 20.028). La Commissione auspica che nei prossimi quattro anni vengano investiti 28,0997 miliardi di franchi nei settori dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione, ovvero 200,3 milioni in più rispetto ai 27,8994 miliardi proposti dal Consiglio federale.

Queste le proposte e le minoranze della Commissione:

La Commissione propone senza opposizioni di revocare il blocco dei crediti per i fondi supplementari, di cui non si conosce ancora l’entità, legati alla partecipazione ai programmi dell’UE. In questo modo intende creare certezza di pianificazione per le istituzioni interessate.

Una minoranza propone di aumentare di 10 milioni il limite di spesa a favore della formazione continua, portandolo a 63,5 milioni di franchi (decreto federale 2), così da permettere alle organizzazioni della formazione continua di beneficiare di almeno 20 milioni invece di 10 milioni. Un’altra minoranza vorrebbe invece aumentare il credito in questione di 9,3 milioni di franchi e portarlo a quota 62,8 milioni per sostenere i programmi cantonali tesi al rafforzamento delle competenze di base con 40 milioni di franchi invece degli attuali 30,7 milioni.

Con 7 voti contro 5 la Commissione propone di aumentare di 12 milioni il credito d’impegno per i sussidi pluriennali vincolati a progetti erogati per compiti importanti per la politica universitaria a livello nazionale, portandolo a 135,7 milioni di franchi (decreto federale 5). Grazie a tale aumento la Commissione intende soprattutto rendere disponibili ulteriori risorse per gli ambiti tematici relativi alla sostenibilità. Una minoranza respinge l’aumento.

Una minoranza della Commissione propone di aumentare di 41,1 milioni il credito per le attività di formazione nell’ambito dei programmi di mobilità e di cooperazione internazionale, portandolo così a 240 milioni di franchi (decreto federale 6).

La Commissione propone di portare il limite di spesa per le attività del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), delle Accademie svizzere delle scienze e di altre iniziative nazionali di promozione nel campo della ricerca e dell’innovazione a 4811,6 milioni di franchi in totale (decreto federale 7). 6,9 milioni in più andrebbero a favore delle Accademie per l’adempimento del loro mandato di base (decisione presa con 8 voti contro 2 e 2 astensioni), mentre 12,4 milioni supplementari sarebbero destinati a incentivare la digitalizzazione delle collezioni naturalistiche (8 voti contro 4).

Con 9 voti contro 1 e 2 astensioni la Commissione propone di aumentare di 130 milioni di franchi il limite di spesa per la promozione dell’innovazione, comprese le spese di funzionamento di Innosuisse, che raggiungerebbe quindi i 1171,5 milioni di franchi (decreto federale 8).

La Commissione propone un aumento del limite di spesa per i sussidi a strutture di ricerca d'importanza nazionale pari a 39 milioni, portando quest’ultimo a 457 milioni di franchi (decreto federale 10). L’obiettivo è quello di stanziare 28 milioni supplementari a sostegno dei centri di competenza tecnologica e 4 milioni supplementari in favore del mantenimento e dello sviluppo dell'Archivio Gosteli sulla storia del movimento femminile svizzero. Entrambe le decisioni sono state prese con 11 voti contro 0 e un’astensione. Con 10 voti contro 0 e 2 astensioni è stato inoltre deciso di destinare 7 milioni in più all’Istituto svizzero tropicale e della salute pubblica (Swiss TPH).

Nell’ambito delle deliberazioni la Commissione ha inoltre accolto all’unanimità un postulato (20.3462) di commissione che incarica il Consiglio federale di presentare i canali attraverso i quali a partire dal 2025 verranno erogati i sussidi federali a favore degli istituti nazionali di ricerca nonché le relative basi legali.

Il Consiglio degli Stati esaminerà il messaggio ERI nel corso della sessione estiva 2020.

La Commissione si pronuncia in merito ai crediti aggiuntivi della Confederazione nel settore dello sport

La Commissione ha inoltre discusso con il direttore dell’Ufficio federale dello sport (UFSPO), Matthias Remund, delle misure prese per combattere il coronavirus nel settore dello sport. Il tema principale della discussione sono stati i parametri fondamentali definiti dal Consiglio federale il 13 maggio 2020 in relazione ai futuri pacchetti di aiuti a favore dello sport nonché le modifiche alle ordinanze concernenti l’attuazione del nuovo pacchetto di stabilizzazione per lo sport approvate il 20 maggio.

La Commissione informerà oralmente la Commissione delle finanze circa le sue richieste relative ai crediti aggiuntivi di 350 milioni di franchi complessivi in favore dell’Associazione svizzera di calcio e della Federazione svizzera di hockey nonché di 150 milioni di franchi per lo sport di massa e lo sport di punta. La Commissione appoggia all’unanimità il versamento di contributi a società e organizzazioni sportive attive nell’ambito dello sport di massa e dello sport di punta. Alcuni membri della Commissione hanno tuttavia espresso il loro scetticismo circa i prestiti a favore delle leghe professionali di calcio e di hockey. Con 8 voti contro 4 la Commissione propone alla Commissione delle finanze di accogliere i due crediti aggiuntivi. Ritiene inoltre che anche i Cantoni e i Comuni abbiano l’obbligo di sostenere le federazioni in questione.

Presieduta dal consigliere agli Stati Hannes Germann (UDC, SH), la Commissione si è riunita a Berna il 22 maggio 2020.