Il rafforzamento della sorveglianza dell'assicurazione malattie (12.027) ha superato un altro scoglio. Discutendo della revisione della pertinente legge, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Nazionale (CSSS-N), con 14 voti contro 10, si è infatti allineata al Consiglio degli Stati, in particolare per quel che riguarda i premi pagati in eccesso. La commissione non vuole invece intervenire contro la pubblicità telefonica.

Il Parlamento si era già messo d'accordo sulla restituzione dei premi troppo elevati pagati dagli assicurati in passato. Lo scorso marzo aveva adottato un compromesso con il quale si prevede di restituire 800 milioni, sui circa 2 miliardi versati in eccesso nel periodo 1996-2013.

Premi eccessivi

Si tratta ora di evitare che il problema si riproduca. La commissione ha optato a maggioranza per il progetto elaborato dalla Camera dei cantoni, ha indicato oggi alla stampa il suo presidente Guy Parmelin (UDC/VD).

L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) otterrà così la competenza di far abbassare le tariffe eccessive. Se, in un cantone, premi troppo elevati saranno stati incassati in un determinato anno (ad esempio nel 2016), una compensazione sarà garantita due anni più tardi (nel 2018).

La cassa malati dovrà indicare e motivare l'importo nella sua richiesta di approbazione dei premi all'UFSP. La compensazione dovrà comparire sulla fattura dell'assicurato. L'ufficio federale dovrà dal canto suo verificare se sia appropriata o no. Qualora la compensazione fosse insufficiente, le tariffe non saranno approvate.

Pubblicità telefonica

Su un altro punto, la commissione mantiene una divergenza con gli Stati. Con 13 voti contro 10, essa propone al plenum di non autorizzare il Consiglio federale ad intervenire contro la pubblicità telefonica. Alla Camera dei cantoni il progetto governativo l'aveva spuntata per un voto.

Il governo non rivendica azioni automatiche, ma auspica di poter risolvere il problema delle spese pubblicitarie e di limitare i compensi che spettano agli intermediari.

Secondo la maggioranza, il settore deve risolvere il problema autonomamente. Gli assicuratori avevano già trovato un accordo in tal senso, ma esso è stato invalidato dalla Commissione della concorrenza. Una nuova base legale dovrebbe impedire che ciò si riproduca.

Sorveglianza

La nuova legge deve consentire all'UFSP di rifiutare a priori i premi che superano in modo inappropriato i costi o provocano riserve troppo grandi. Una minoranza (6 voti contro 17) si oppone a questa possibilità. La commissione ha peraltro tenuto a precisare che i premi devono coprire i costi specifici dei cantoni.

L'UFSP non dovrebbe invece poter intervenire altrettanto facilmente nei confronti delle "pecore nere" tra gli assicuratori. Con 12 voti contro 8, la commissione propone che l'intervento sia possibile soltanto se le casse abbiano violato gravemente la legge. La lista delle misure deve essere fissata preventivamente e in modo esaustivo.

Tocca al plenum decidere

La commissione deve ancora decidere, in agosto, se tutte queste disposizioni saranno oggetto di una nuova legge o se verranno integrate nella legge sull'assicurazione malattie. In seguito, il Nazionale potrà pronunciarsi durante la prima settimana della sessione autunnale.

La maggioranza di destra ha sempre preferito temporeggiare, auspicando un rinvio del dossier al Consiglio federale. Taluni deputati borghesi hanno tuttavia minacciato di allinearsi all'iniziativa popolare "Per una cassa pubblica", qualora non fosse stato deciso alcun rafforzamento della sorveglianza.

I rischi che il progetto sia affossato in caso di "no" all'iniziativa il 28 settembre prossimo sussistono, ha sottolineato Parmelin. Ma, a titolo personale, egli non crede che parlamentari possano così facilmente cambiar opinione a un anno dalle elezioni federali.

 

ATS, 27.06.2014