<div id="ctl00_PlaceHolderMain_EditModePanel2_PARNewsDescription__ControlWrapper_RichHtmlField" style="display:inline">Berna (ats) </div>L'iniziativa popolare dell'UDC sull'espulsione dei criminali stranieri non deve essere invalidata. Con 9 voti contro 3 astensioni, la commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-CSt) ha rinunciato a questa misura. Propone invece al plenum un controprogetto diretto.

Tale idea, sostenuta da PLR e PPD, è stata lanciata dopo il voto anti-minareti del 29 novembre scorso. L'obiettivo è di contrastare l'iniziativa dell'Unione democratica di centro, sottoponendo parallelamente al popolo un altro testo.

Come l'iniziativa sul rinvio dei criminali stranieri, anche il controprogetto fisserebbe nella Costituzione un catalogo di reati passibili di espulsione, ha precisato oggi ai media il "senatore" Hansheiri Inderkum (PPD/UR). Il rimpatrio verrebbe decretato in caso di omicidio intenzionale, assassinio, stupro, rapina qualificata, presa d'ostaggi o di infrazione aggravata alla legge sugli stupefacenti.

Il testo della comissione, come proponeva il governo, prevede inoltre il rinvio di stranieri condannati per un altro reato grave passibile di una pena di almeno due anni di prigione.

La CIP-CSt potrebbe fare un ulteriore passo in direzione dell'iniziativa UDC, la quale prevede che siano espulsi anche gli stranieri che hanno percepito prestazioni sociali in modo abusivo. Il testo commissionale evoca per esempio la condanna per "truffa aggravata". Ciò contemplerebbe anche i "delitti economici", ha sottolineato il presidente della commissione Alain Berset (PS/FR).

La commissione non intende tuttavia limitarsi a inasprire la legge. Il controprogetto diretto prevede pertanto di rispettare esplicitamente i principi fondamentali della Costituzione federale e del diritto internazionale. Contiene una norma sull'integrazione degli stranieri; alcuni dettagli devono ancora essere affinati nelle prossime sedute. È possibile che la versione finale contenga delle varianti su parecchi articoli.

In un primo momento, la CIP-CSt aveva previsto di accontentarsi di un controprogetto indiretto. Ma, dopo l'accettazione dell'iniziativa contro l'edificazione di minareti, la commissione ha deciso di condurre una nuova riflessione sulla validità delle iniziative e sul modo migliore di sottoporle ai cittadini, ha rilevato Berset.

Dopo un secondo esame commissionale, il prossimo 18 febbraio, il testo definitivo sarà sottoposto nel mese di marzo al Consiglio degli Stati. Se l'accettazione è quasi scontata, più difficile sarà superare lo scoglio del Nazionale. Qui, UDC e sinistra detengono insieme la maggioranza. Potrebbero quindi respingere il testo per motivi diametralmente opposti: i democentristi sono infatti contrari a una versione "smussata" della loro iniziativa, la sinistra perché ritiene sufficiente il ventaglio di sanzioni attualmente in vigore.

 

02.02.2020