<p>(ats) Considerati i voti risicati su alcuni provvedimenti, la seconda parte della VI revisione dell'assicurazione invalidità (AI) (11.030) promette dibattiti accesi al Nazionale. Una debole maggioranza (14 a 11) della commissione della sicurezza sociale del Nazionale CSST-N non ha voluto infatti saperne di addolcire la pillola, rimanendo fedele alla volontà di operare tagli sostanziali. Particolarmente toccati dai risparmi saranno anche gli invalidi con meno di 55 anni.</p>

La destra vuole accelerare il risanamento dell'AI, mentre a sinistra si vorrebbero attendere le ripercussioni della V revisione dell'AI e della prima parte della VI revisione. In aula verranno quindi presentate varie proposte di rinvio al Consiglio federale, ha detto a nome della commissione Stéphane Rossini (PS/VS). In commissione, una proposta in tal senso del PS è stata però respinta per 13 voti a 10.

Per 13 voti a 12 è stata anche bocciata una proposta di Maja Ingold (Partito evangelico/ZH) di rinviare al Governo il problema dei costi di viaggio, dei trattamenti medici e delle rendite per bambini, affinché ci si potesse concentrare sul punto centrale di questa revisione, ossia l'adozione di rendite lineare al posto delle quote di rendita. Quest'ultimo aspetto è stato adottato dalla commissione per 15 voti a 9. Scopo del cambiamento: incitare i beneficiari di una rendita d'invalidità a lavorare di più.

"È risultato assai controverso in commissione mettersi d'accordo su quale categoria di persone colpire", ha detto Stéphane Rossini (PS/VS). Dopo lunghe discussioni, per 13 voti a 12 la CSSS-N si è infine allineata al Consiglio federale decidendo di escludere da tale provvedimento solo le persone attualmente beneficiarie di una rendita AI con più di 55 anni.

Nella versione della CSSS-N, circa 26 mila persone verrebbero penalizzate. Tale misura dovrebbe far risparmiare 150 milioni di franchi. In aula, alcune minoranze difenderanno lo statu quo o almeno un sistema neutro dal punto di vista dei costi. Di fronte alle concrete minacce di referendum, gli Stati hanno fatto alcune concessioni proponendo di limitare i risparmi a 80 milioni escludendo dal provvedimento anche i beneficiari attuali di rendite con meno di 55 anni.

Assieme ad altre misure, i risparmi finali ottenuti dalla CSSS-N sono stati calcolati in 360 milioni di franchi tra il 2015 e il 2025, a fronte dei 325 milioni del Consiglio federale e dei 250 milioni della Camera dei Cantoni.

Per 16 voti a 8, la commissione ha fatto sua la proposta di tagliare nelle rendite agli invalidi con bambini. L'indennità dovrebbe passare dal 40% al 30% della rendita AI. Risparmi stimati: 120 milioni.

Per 11 voti a 9, la CSSS-N ha anche deciso che le rendite concesse ai bambini che vivono all'estero dovranno essere adeguate al potere d'acquisto più basso vigente tra i due Stati (risparmi: 5 milioni).

Le riduzioni dei costi legati a una nuova definizione delle spese di viaggio, alimentari e d'alloggio dovrebbero essere più incisive secondo una maggioranza della commissione che propone tagli di 35 milioni al posto dei 20 milioni del Governo e dei 25 milioni voluti dagli Stati. Ma la CSSS-N va più lontano: vorrebbe tagli per altri 35 milioni riducendo l'indennità giornaliera dall'80% al 70% se l'assicurato non ha alcun obbligo di mantenimento.

Per 19 voti a 3, la commissione non ha voluto legarsi le mani in merito al meccanismo di intervento che dovrebbe avviarsi qualora le liquidità del fondo AI dovessero scendere sotto la soglia del 40% delle spese annuali.

La CSSS-N vuole obbligare il Consiglio federale a presentare soluzioni al parlamento. No quindi - almeno a questo stadio - a decisioni su un eventuale incremento di 0,1 punti percentuali dei prelievi sui salari per finanziare l'AI e all'eventuale sospensione dell'adattamento delle rendite all'evoluzione dei salari e dei prezzi in caso di bisogno.

 

ats, 12.10.2012