(ats) La riforma della Legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA), volta in particolare a contrastare al meglio gli abusi, è pronta per le votazioni finali. Il Consiglio nazionale oggi ha infatti appianato l'ultima divergenza che rimaneva con gli Stati, riguardante la sospensione delle prestazioni assicurative.

In un primo momento, ovvero durante la scorsa sessione primaverile delle Camere, il Nazionale aveva deciso che le pensioni o le indennità giornaliere dovessero essere obbligatoriamente sospese se qualcuno si trova in carcere. In questo modo si era dimostrata più severa di governo e Consiglio degli Stati.

Esecutivo e "senatori" hanno optato infatti per una formulazione facoltativa, che prevede solo la possibilità, senza imposizione, di tale interruzione. La Camera del popolo ha infine optato per allinearsi, tacitamente, a questa versione meno rigida, rinunciando a mantenere la propria linea iniziale.

La riforma della LPGA ha come scopo l'ottimizzazione dei processi nella lotta agli abusi e un miglior coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale della Svizzera e dell'Ue. Essa prevede ad esempio la sospensione del versamento di prestazioni pecuniarie agli assicurati che si sottraggono ingiustificatamente all'esecuzione di pene o misure.

Con la revisione saranno inoltre disciplinate le modalità della cessazione cautelare delle prestazioni nel caso in cui vi sia il sospetto fondato che esse siano state ottenute indebitamente. Le assicurazioni lo fanno già, ma finora i tribunali non si accordavano sul tema, in assenza di una base legale chiara.

Lo scorso novembre il popolo ha adottato un progetto che consente agli assicuratori di ricorrere a detective privati per sorvegliare le persone sospettate di frode. La riforma permette di completare i provvedimenti presi in questo ambito.