(ats) Le eccezioni elvetiche all'applicazione della norma internazionale sullo scambio automatico di informazioni fiscali devono essere abolite. Con 190 voti contro 2 e 0 astenuti, il Consiglio nazionale ha sostenuto oggi un progetto in tal senso del Consiglio federale. Il dossier passa ora al vaglio del Consiglio degli Stati.

La revisione della legge dovrebbe consentire alla Svizzera di attuare le raccomandazioni del Forum globale sulla trasparenza e sullo scambio di informazioni e ottenere un punteggio sufficiente nel riesame paritario ("peer review") di quest'anno, ha dichiarato Christian Lüscher (PLR/GE) a nome della commissione.

La legge prevede in particolare la rimozione dell'eccezione relativa ai proprietari per piani. Altre modifiche riguardano gli obblighi di diligenza degli istituti finanziari segnalanti, ha aggiunto il liberale-radicale ginevrino.

Dal canto suo, il consigliere federale Ueli Maurer ha sottolineato che la Svizzera vuole essere una delle piazze finanziarie più trasparenti, anche se ha ammesso che gli adattamenti proposti sono piuttosto di ordine tecnico.

Il disegno introduce inoltre nella legge una norma che autorizza l'Amministrazione federale delle contribuzioni a sospendere lo scambio automatico di informazioni con uno Stato partner, se questo non soddisfa i requisiti dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) in materia di confidenzialità e sicurezza dei dati.

Il Consiglio federale ha infine mantenuto un'eccezione: le fondazioni e le associazioni non saranno sottoposte allo scambio automatico di informazioni a fini fiscali. Secondo il Governo, il trattamento di tali organizzazioni di utilità pubblica deve essere oggetto di nuovi dibattiti sul piano internazionale. Per l'esecutivo è prematuro attuare le raccomandazioni del Forum globale in questo ambito.