È la stringata risposta del Consiglio federale a una domanda di Lorenzo Quadri (Lega/TI), in cui deplora l'intromissione nella democrazia elvetica dell'Alto commissariato, definitiva "arrogante", con cui l'organismo delle Nazioni Unite ha deplorato profondamente la votazione popolare favorevole al divieto di dissimulazione del viso.
L'Alto commissariato - secondo l'interpretazione fattane da Quadri - "non ha capito che il velo integrale non risponde ad alcun precetto religioso ma è un attributo dell'islam politico, che è incompatibile con i diritti umani". Quadri domanda insomma se il governo intende replicare alle "stolte" dichiarazioni dell'OHCHR difendendo le decisioni del popolo.
Nella sua risposta, il governo dichiara di aver preso atto "delle dichiarazioni fatte dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani in seguito al risultato della votazione federale", ricordando che l'Alto commissariato è parte del Segretariato delle Nazioni Unite e gode d'indipendenza nei confronti degli Stati membri. Il suo compito è di promuovere e proteggere i diritti umani nel mondo.
Corrisponde alla pratica di quest'ufficio di esprimersi liberamente su questioni legate ai diritti umani, a seguito di situazioni createsi a livello nazionale in qualsiasi Stato, aggiunge l'esecutivo, precisando che il "Consiglio federale non è stato sollecitato da parte dell'Alto Commissariato a fornire spiegazioni circa il risultato della votazione (...) e non intende esprimersi nei suoi confronti".