(ats) La Svizzera dovrebbe aderire al programma di volontariato del Corpo europeo di solidarietà. Lo chiede una mozione approvata oggi dal Consiglio nazionale per 97 voti a 80 che invita il Consiglio federale ad avviare negoziati in tal senso con l'Ue al più presto. Il dossier va agli Stati.

Il Corpo europeo di solidarietà (CES), il programma successivo al Servizio volontario europeo (SVE), consente ad adolescenti e giovani adulti di fare volontariato all'estero. Inizialmente concepito quale parte integrante di Erasmus più, dal 2018 il programma opera in modo indipendente. In Svizzera, il SVE è stato portato avanti nel quadro della soluzione nazionale per Erasmus più. Quest'alternativa, che ha comportato notevoli ostacoli supplementari per i partecipanti svizzeri, scadrà nel 2020.

La mozione chiede al governo di attivarsi affinché a partire già da quest'anno le persone residenti in Svizzera possano partecipare con pari diritti agli scambi di volontariato. Attualmente, in Svizzera le organizzazioni accreditate per l'attuazione del SVE sono 26 e il loro numero tende ad aumentare. Il ciclo di progetti 2020-2027 del nuovo programma, dotato di un budget complessivo di 1,26 miliardi di euro, mira a raggiungere 350'000 partecipanti in tutta Europa.

Pur riconoscendo il valore del volontariato, il Consiglio federale crede che l'adesione a un nuovo programma dell'Ue vada valutata nel contesto generale delle relazioni con Bruxelles. La proposta della Commissione europea per i nuovi programmi 2021-2027 (compreso il Corpo europeo di solidarietà) e il nuovo quadro finanziario pluriennale 2021-2027 sono peraltro ancora oggetto di dibattito in seno all'UE.

Prima di poter esaminare la questione, il Consiglio federale, che segue da vicino le discussioni summenzionate, deve conoscerne tutti i parametri. Dovrà inoltre valutare accuratamente il rapporto costi-benefici di una tale adesione. Il Governo ricorda inoltre che la Confederazione sostiene già programmi di volontariato all'estero.