(ats) Bisogna introdurre una piattaforma online sulla quale poter consultare i prezzi dei carburanti delle stazioni di servizio in Svizzera. Lo ha deciso il Consiglio nazionale, che oggi ha approvato una mozione della sua Commissione dell'economia e dei tributi. Decisivo il voto del presidente Martin Candinas (Centro/GR), che ha fatto pendere l'ago della bilancia dalla parte del sì (92 a 91, otto astensioni).

Per la commissione, che chiede di imitare quanto viene fatto in Austria (dove dal 2011 è stato creato un apposito portale web), tale calcolatore si fonderebbe sul principio economico della concorrenza e sarebbe efficace contro gli aumenti dei prezzi. Anche in Germania esiste dal 2013 l'obbligo di annunciare in tempo reale le tariffe dell'energia praticate alle pompe di benzina, ha ricordato la relatrice Sophie Michaud Gigon (Verdi/VD).

Stando alla maggioranza, con questo strumento si colmerebbe dunque una lacuna e si consentirebbe di far funzionare la concorrenza tra le stazioni di servizio, così come di mantenere i prezzi della benzina al di sotto di quelli attuali. Da ricordare che lo scorso maggio anche il consigliere nazionale Marco Romano (Centro/TI) aveva depositato una mozione analoga.

Sostenuta dal consigliere federale Guy Parmelin, una minoranza ha provato a far notare che questa piattaforma costerebbe molto allo Stato senza servire a molto. "Nel frattempo è nata un'offerta privata, ovvero un'app del TCS, che ha funzioni simili", ha spiegato infatti Thomas Aeschi (UDC/ZG).

Dal canto suo, Parmelin ha respinto ogni paragone con l'estero, aggiungendo che quella proposta dalla mozione non è la misura giusta per alleggerire le famiglie. Inoltre, negli ultimi mesi i prezzi della benzina sono scesi, ha detto il ministro dell'economia, non convincendo però, seppur di un'inezia, il plenum.

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