Il 6-7 dicembre 2017 una delegazione di parlamentari italiani è giunta in visita a Berna. La Delegazione per le relazioni con il Parlamento italiano (Del I), guidata dal suo presidente Filippo Lombardi (PPD/TI) ha incontrato la Sezione bilaterale di amicizia Italia-Svizzera guidata dall’onorevole Gianni Farina (PD). Le due delegazioni hanno avuto uno scambio di vedute su diverse questioni di attualità.

Tre in particolare i temi che hanno tenuto banco. Il primo è l’accordo sull’imposizione dei frontalieri, la cui firma da parte dell’Italia è per il momento bloccata in attesa della concretizzazione eurocompatibile dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Questo ostacolo potrebbe essere tolto dal Consiglio federale con la promulgazione delle ordinanze di applicazione. Sembra comunque che le condizioni non siano attualmente riunite per ottenere una firma: il Parlamento italiano sarà verosimilmente sciolto entro fine dicembre e in marzo ci saranno le elezioni.

Anche il secondo tema si trova per ora in una fase di stallo: l’accesso al mercato dei servizi, richiesto dagli istituti di credito elvetici, sembra scontrarsi con un ostacolo ritenuto troppo importante da parte elvetica, ossia l’obbligo dell’apertura di una succursale se si vuole operare in Italia.

Il terzo e ultimo tema raccoglie invece un ampio consenso: la collaborazione nell’ambito della promozione dell’italiano. I parlamentari di entrambe le delegazioni si sono trovati d’accordo nell’affermare che c’è una volontà di unire rapidamente le forze a favore della promozione dell’insegnamento dell’italiano in Svizzera. Un gruppo di lavoro è, infatti, stato creato nelle scorse settimane per trovare le possibili modalità di collaborazione.

La seconda parte della visita ha avuto luogo in Ticino. La delegazione si è spostata a Lugano, dove ha visitato il Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS), che attualmente detiene il 3. più potente calcolatore al mondo. Fondato nel 1991 il centro è gestito dal Politecnico di Zurigo e si è specializzato nel campo della ricerca dell’high performance computing (HPC). L’HPC è parte fondamentale di diverse discipline quali la fisica, le scienze dei materiali, quelle della salute, la chimica, la biologia ma anche delle scienze sociali e dell’economia. Lo scopo di questo centro è quello di creare dei modelli computazionali per risolvere dei problemi scientifici, ha spiegato Maria Grazia Giuffreda, vicedirettrice.

La delegazione ha terminato la sua permanenza in Svizzera con una visita al LAC Lugano Arte e Cultura, dove è stata accolta dal Municipale e Capo dicastero Cultura Roberto Badaracco e con un incontro al Centro di cooperazione di polizia e doganale a Chiasso, organizzato in collaborazione conil cap Christophe Cerinotti. l CCPD di Chiasso, istituito sulla base dell’Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana relativo alla cooperazione tra le autorità di polizia e doganali, garantisce il buon funzionamento della cooperazione transfrontaliera e degli scambi d’informazione in materia di polizia e doganale. E, sempre secondo Cerinotti, il Centro è un esempio di ottima collaborazione tra i due Paesi.

Questi incontri permettono alle delegazioni di conoscersi meglio, conoscere le peculiarità dei due Paesi e consolidare i rapporti tra i due parlamenti rafforzando una piattaforma di discussione su temi di attualità e rilevanti per i due Paesi.

La delegazione Svizzera, guidata dal Consigliere agli Stati Filippo Lombardi (PPD/TI) era composta per l’occasione anche dai consiglieri nazionali Marco Chiesa (vicepresidente, UDC/TI), Giovanni Merlini (PLR/TI), Roberta Pantani (Lega/TI), Kathy Riklin (PPD/ZH), Silva Semadeni (PSS/GR), e dal consigliere agli Stati Claude Janiak (PSS/BL).

La delegazione italiana accolta in Svizzera era composta dai deputati Gianni FARINA (Presidente, PD), Florian KRONBICHLER (MDP) e dal senatore Jonny CROSIO (LNA).