​Mercoledì 17 aprile

Consiglio nazionale: la seduta in breve

(ats) Nella seduta mattutina e pomeridiana dell'ultima giornata della sessione speciale di aprile, il Consiglio nazionale ha:

  • dedicato un dibattito all'utilità degli accordi Schengen/Dublino, con riferimento agli stranieri criminali e agli abusi in materia di asilo. L'UDC, che è stata all'origine delle discussioni, si è ritrovata isolata nel chiedere la disdetta degli accordi. Alla fine, la Camera del popolo ha comunque accolto una serie di mozioni che imprimono un giro di vite. I democentristi hanno infatti ricevuto l'appoggio degli altri partiti borghesi. In questo senso, la Camera del popolo ha:
  • adottato, con 120 voti a 63, una mozione del PLR. Chiede che i richiedenti l'asilo che perturbano l'ordine pubblico quando già si trovano in un cantone vengano immediatamente ricollocati in un centro d'accoglienza federale;
  • approvato, con 118 voti a 66, una mozione del PLR. Chiede che i richiedenti in provenienza da Stati terzi sicuri non dovranno più essere delegati ai cantoni;
  • sostenuto, con 107 voti contro 57, una mozione del gruppo UDC che chiede accordi di riammissione con Tunisia, Marocco, Angola, Guinea, Ghana, Etiopia, Sierra Leone, Eritrea, Costa d'avorio, Niger, Mali, Iran, Nepal, Pakistan, Yemen, India e autorità palestinese;
  • sostenuto, con 111 voti contro 51, una mozione UDC che invita il Consiglio federale a sincerarsi che l'Algeria applichi l'accordo di riammissione già firmato;
  • accettato, con 105 voti contro 75, una mozione del PLR che chiede un nuovo accordo con l'Italia per poter rinviare i richiedenti in treno e non solo in aereo;
  • accolto, con 159 voti contro 26, una mozione del PLR. Prevede che il governo, visto che l'Italia ha raggiunto i limiti di capacità, possa pure rinviare i rifugiati economici direttamente nel loro paese d'origine;
  • approvato, con 170 voti a 14, la mozione di Marco Romano (PPD/TI) per aumentare gli effettivi delle guardi di frontiera a un numero almeno uguale a quello in servizio prima dell'entrata in vigore di Schengen/Dublino,
  • accolto, con 160 voti a 17, la mozione di Hans Fehr (UDC/ZH) per rafforzare subito il Corpo delle guardie di confine da 100 a 200;
  • accolto, con 130 voti contro 49, una mozione di Luc Barthassat (PPD/GE) che chiede di rafforzare la cooperazione transfrontaliera per lottare contro la criminalitä;
  • approvato, con 123 voti contro 58, un'altra mozione di Luc Barthassat (PPD/GE) per l'istituzione di una vera polizia delle frontiere, grazie a un rafforzamento del compito di polizia di sicurezza delle guardie di confine. Chiede anche aumenti finanziari;
  • respinto, con 92 voti contro 91 e 7 astenuti, una mozione del gruppo UDC che chiede la soppressione del raggruppamento familiare per gli stranieri ammessi a titolo provvisorio. La presidente del Nazionale Maya Graf (Verdi/BL) ha fatto pendere la bilancia in favore del NO;
  • respinto, con 127 voti a 55, la mozione di Pierre Rusconi (UDC/TI) che invitava il Consiglio federale a rescindere l'accordo di Schengen;
  • respinto, con 126 voti contro 58, la mozione di Lorenzo Quadri (Lega/TI) con cui chiedeva al governo di stabilire un sensibile potenziamento dei controlli di confine;
  • accolto, invece, con 92 voti a 85, una mozione del PPD che vuole sottoporre certi richiedenti l'asilo a un test del DNA, nell'intento di lottare meglio contro la criminalità straniera;
  • respinto, con 97 voti contro 70, una mozione della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati. Chiedeva al Consiglio federale di presentare, entro il prossimo pacchetto agricolo 2018-2021, una modifica dell'articolo 5 della legge sull'agricoltura, affinché in futuro vadano considerate tutte e tre le dimensioni della sostenibilità: economia, aspetti sociali ed ecologia;
  • adottato tacitamente una mozione degli Stati che incarica il governo di provvedere alla sicurezza economica, sociale e giuridica delle donne attive nell'agricoltura e di presentare un rapporto al Parlamento entro il prossimo pacchetto agricolo 2018-2021, con la condizione che questo consenta di rilevare i dati concernenti l'attività contadina in maniera differenziata in base al sesso;
  • respinto tacitamente un'iniziativa cantonale vodese che invitava l'assemblea federale a modificare la legge federale sull'agricoltura al fine di assicurare che la Confederazione gestisca un apposito istituto federale allo scopo di sostenere l'allevamento e la filiera equini;
  • respinto tacitamente, come il Consiglio degli Stati, un'iniziativa cantonale friburghese che chiedeva di vietare l'importazione dell'olio di palma la cui produzione non rispetta gli standard svizzeri in materia di produzione sostenibile. Secondo la maggioranza, ciò sarebbe contrario alle regole dell'OMC,
  • deciso che l'assicurazione malattia di base deve continuare ad assumere le spese d'interruzione volontaria della gravidanza (IVG). Con 130 voti contro 29 e 19 astenuti, il Nazionale ha invitato a respingere l'iniziativa popolare che vuole sgravare appunto l'assicurazione malattie, stralciando i costi dell'IVG dall'assicurazione di base obbligatoria. L'oggetto va agli Stati;
  • approvato, con 110 contro 49 e 12 astenuti, una mozione dell'ex consigliera nazionale Brigitte Häberli-Koller (PPD/TG) - ora consigliera agli Stati - che incarica il Consiglio federale di abolire le misure volte a limitare l'ammissione ai posti di studio. Il nostro Paese potrebbe così formare sufficiente personale specializzato e promuovere a lungo termine le nuove leve svizzere in tutte le discipline scientifiche;
  • deciso che le lattine e le bottiglie non dovranno essere sottoposte a deposito obbligatorio, rimborsato alla loro riconsegna. Con 90 voti contro 58 e 17 astenuti, la Camera ha respinto un'iniziativa parlamentare in tal senso di Aloïs Gmür (PPD/SZ):
  • la presidente del Consiglio nazionale Maya Graf (Verdi/BL) si è accomiatata dal giornalista televisivo Daniele Piazza, per lunghi anni corrispondente da Palazzo federale.

 

Martedì 16 aprile

Consiglio nazionale: la seduta in breve

(ats) Nelle sedute di questa mattina e pomeridiana della sessione speciale di aprile, il Consiglio nazionale ha:

  • deciso che la Svizzera deve mantenere la propria ambasciata in Guatemala e il consolato generale a Chicago. Il Nazionale ha infatti adottando due mozioni che si oppongono ai piani di riorganizzazione della rete di rappresentanze estere del Consiglio federale;
  • deciso che il genitore che resta a casa ad accudire i figli non dovrebbe essere fiscalmente ricompensato. Con 109 voti contro 74, il Consiglio nazionale ha raccomandato questa mattina di respingere la cosiddetta iniziativa popolare "per le famiglie" dell'UDC. La Camera non ha voluto opporle un controprogetto. Il dossier va agli Stati,
  • deciso che le prestazioni del settore alberghiero dovrebbero continuare a beneficiare di un'aliquota speciale dell'IVA (attualmente del 3,8%) fino al 2017. Con 145 voti contro 36, ha sostenuto il progetto della sua commissione dell'economia e dei tributi. Il dossier va agli Stati;
  • approvato all'unanimità un capitolo di un'ordinanza promulgata il 30 novembre dal governo, secondo cui le grandi banche ("too big to fail") dovranno rispondere a esigenze specifiche in materia di liquidità. L'oggetto va agli Stati;
  • deciso che le grandi aziende dovranno proporre un piano sociale in caso di licenziamenti collettivi. Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Nazionale ha accettato oggi - con 89 voti contro 78 e 6 astenuti - di introdurre questa misura nella revisione della legge sull'esecuzione e il fallimento;
  • deciso che basterà che una sola commissione parlamentare dica "no", perché un trattato internazionale non venga applicato provvisoriamente. Il Consiglio nazionale ha limitato in questo senso le competenze del Consiglio federale. Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi.

 

Lunedì 15 aprile

Consiglio nazionale: la seduta in breve

Nella seduta di questo pomeriggio, prima di affrontare l'ordine del giorno, la presidente del Consiglio nazionale Maya Graf (Verdi/BL) si è complimentata con Lorenzo Quadri (Lega/TI) per la sua brillante elezione nel Municipio di Lugano. La Camera del popolo poi ha:
affrontato l'esame dell'"Iniziativa a favore delle famiglie: deduzioni fiscali anche per i genitori che accudiscono personalmente ai figli", idea che ha diviso i parlamentari. L'UDC ha sostenuto questa sua iniziativa, appoggiata da una grossa fetta del PPD. Le altre formazioni vi si sono opposte. La decisione è attesa domani.

 

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