Popolo e Cantoni hanno approvato nel 2005 l’iniziativa popolare «per alimenti prodotti senza manipolazioni genetiche». Secondo quest’ultima, nell’agricoltura svizzera non dovranno essere coltivate piante né tenuti animali modificati geneticamente. Il divieto è stato limitato a 5 anni e vale ancora sino al 27 novembre 2010. Il disegno adottato dal Consiglio federale per la revisione parziale della legge sull’ingegneria genetica (09.056 Legge sull’ingegneria genetica. Modifica) propone una proroga di tre anni della moratoria per organismi geneticamente modificati nell’agricoltura. Determinante a tale scopo è in particolare il «Programma nazionale di ricerca sull’utilità e sui rischi per l’ambiente di piante geneticamente modificate» (PRN 59) attualmente in corso, i cui risultati saranno disponibili a metà 2012.
La maggioranza dei membri della Commissione ritiene ragionevole lasciare ai ricercatori del programma PRN 59 la possibilità di proseguire i loro lavori senza pressioni politiche e di concluderli nei tempi previsti. Allo stesso modo, la Commissione condivide il parere del Consiglio federale secondo il quale una proroga della moratoria permette di soddisfare la richiesta di agricoltori e consumatori, ma anche di dar seguito alla protezione della biodiversità. Per questi motivi la CSEC-CS è entrata nel merito del progetto proponendo al suo Consiglio, senza voti contrari, di approvare una proroga della moratoria in materia di tecnologia genetica. Essa chiede di completare il nuovo articolo 37a della legge sull’ingegneria genetica in modo che il Consiglio federale possa emanare per tempo le disposizioni d’esecuzione.
Cinque Cantoni (GE (08.312), BE (08.313), JU (08.333), NE (09.308) e FR (09.323)) chiedono pure mediante iniziative cantonali una proroga della moratoria di almeno 3 anni. Rappresentanti di questi Cantoni sono stati sentiti dalla Commissione nell’ambito della deliberazione del disegno. Nel quadro dell’esame preliminare delle iniziative cantonali menzionate, la Commissione ha deciso all’unanimità di lasciare in sospeso la sua decisione sull’ulteriore modo di procedere sino alla votazione finale sulla revisione della legge sull’ingegneria genetica.
Dopo la trattazione del progetto di legge sui cani (05.453 n. Iv. pa. Kohler. Divieto dei pitbull in Svizzera) durante la sessione estiva 2009 in Consiglio nazionale, la CSEC-CS ha proceduto alla deliberazione del progetto. Essa valuta i lavori preparatori compiuti, segnatamente da parte della sottocommissione della commissione parallela. Essa constata tuttavia che in merito al progetto di legge non esiste nessun parere dei Cantoni. Dal momento che la legge sui cani a livello nazionale avrà un influsso sulle leggi cantonali e i Cantoni dovranno procedere a un certo coordinamento, la Commissione ha deciso, prima di entrare nel merito della legge sui cani, di consultare i Cantoni. La CSEC-S riprenderà la deliberazione del progetto all’inizio del 2010, e questo dopo aver preso conoscenza della posizione dei Cantoni in merito al progetto in questione. Questa decisione sarà presa dalla Commissione anche alla luce dei grandi sforzi dei Cantoni, che si sono confrontati nell’ambito dell’attuale legislazione con la protezione delle persone dai pericoli rappresentati dai cani.
Sulla lista delle trattande figurava pure l’eliminazione delle divergenze con il Consiglio nazionale che erano rimaste in relazione alla legge sulla promozione della cultura ( 07.043 n). Tali divergenze riguardavano essenzialmente la ripartizione delle competenze fra la fondazione Pro Helvetia e l’Ufficio federale della cultura (UFC) (art. 20), nonché la competenza di fissare gli obiettivi strategici della fondazione Pro Helvetia (art. 27o). La CSEC-CS ha deciso con 12 voti contro un’astensione di incaricare Pro Helvetia della promozione delle giovani leve. Per il settore della formazione musicale sarà competente l’UFC. Svolgimento e sostegno di eventi e progetti culturali spettano all’UFC. Pro Helvetia deve per contro poter sostenere anche progetti particolarmente innovativi e idonei a dare nuovi impulsi culturali (art. 14 cpv. 2 lett. b). La CSEC-CS ha tuttavia ribadito che sarà il Consiglio federale a fissare gli obiettivi strategici della Fondazione Pro Helvetia, badando però alla sua libertà operativa e artistica. Il progetto sarà ora trasmesso al Consiglio degli Stati per l’eliminazione delle divergenze.
Quale Commissione della seconda camera, la CSEC-CS ha deliberato il progetto di decreto federale sul limite di spesa per aiuti finanziari all’Associazione Memoriav nel periodo 2010–2013 (09.046). Nella passata sessione autunnale, il Consiglio nazionale aveva ridotto il limite di spesa da 14,1 milioni di franchi proposto dal Consiglio federale per il periodo menzionato a 12,8 milioni di franchi. La Commissione ha approfondito le argomentazioni di entrambe le parti e deciso con 7 voti contro 4 di chiedere al suo Consiglio di approvare le decisioni prese dal Consiglio nazionale. Una minoranza proporrà di aderire al progetto del Consiglio federale.
La Commissione ha inoltre trattato la mozione del Consiglio nazionale Doping: sanzionare l’entourage degli atleti (07.3416 n). Essa ha deciso di sospendere la deliberazione di questa mozione e di trattarla nell’ambito della discussione della legge sulla promozione dello sport, che sarà pronta prima della fine dell’anno.
Berna, 9 ottobre 2009 Servizi del Parlamento