Il 24 marzo 2011 la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N) ha deciso di esaminare subito sia le divergenze, create dal Consiglio degli Stati nella sessione invernale 2010, sul testo del controprogetto diretto, sia la raccomandazione di voto sull’iniziativa popolare «contro le retribuzioni abusive» (08.080). Contrariamente a quanto aveva deciso in precedenza, ha iniziato il succitato esame prima che fosse portato a termine l’appianamento delle divergenze tra le versioni del controprogetto indiretto approvate dalle due Camere.
La Commissione ha proceduto a un nuovo esame del controprogetto diretto respingendo diverse proposte che intendevano modificare la formulazione accettata del Consiglio nazionale nel corso della sessione primaverile 2010. Ha segnatamente rifiutato con 16 voti contro 7 una proposta secondo cui nel diritto fiscale le retribuzioni eccessive avrebbero dovuto essere considerate come utili. Con 7 voti contro 5 e 14 astensioni, la Commissione ha inoltre rifiutato di togliere di ruolo il controprogetto diretto, come chiesto dal Consiglio degli Stati. Ha di conseguenza proposto di mantenere il controprogetto diretto del Consiglio nazionale.
Con 10 voti contro 8 e 7 astensioni, la Commissione propone, contrariamente alla prima decisione del Consiglio nazionale, di raccomandare al Popolo e ai Cantoni di respingere l’iniziativa popolare.
10.443 s Iv. pa. Controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «contro le retribuzioni abusive». Progetto 1
Durante la sessione primaverile 2011 il Consiglio nazionale è entrato in materia sul Progetto 1 del Consiglio degli Stati concernente il controprogetto indiretto, in conseguenza di che la Commissione ha iniziato la deliberazione di dettaglio che proseguirà in occasione della seduta del 12 e 13 maggio 2011; al termine della deliberazione, la Commissione pubblicherà un comunicato per spiegare le proposte che intende presentare al proprio Consiglio.
10.051 Accelerazione della procedura per gli acquisti pubblici. Legge federale
Nel novembre 2010 la Commissione aveva deciso all’unanimità di entrare in materia sul progetto di revisione della normativa concernente l’effetto sospensivo dei ricorsi in materia di acquisti pubblici. Il progetto voleva evitare i notevoli ritardi e gli elevati costi supplementari derivanti dai ricorsi contro procedure di aggiudicazione concernenti progetti urgenti di importanza sopraregionale. Il Consiglio federale propone che l’effetto sospensivo dei ricorsi sia obbligatoriamente soppresso nei casi in cui sono adempiute determinate condizioni. La Commissione considera problematica una soluzione di questo genere e, prima di avviare la deliberazione di dettaglio, aveva chiesto all’amministrazione di compiere un’analisi approfondita della soluzione del Consiglio federale e di sottoporle proposte alternative. La Commissione è giunta alla conclusione che il diritto attuale permette di compiere una ponderazione degli interessi specifici in gioco in ogni singolo caso e che le domande di concessione dell’effetto sospensivo vengono comunque trattate senza indugio. Il diritto vigente prevede inoltre il ricorso al Tribunale federale nei casi in cui il Tribunale amministrativo federale non applica correttamente le disposizioni concernenti l’effetto sospensivo dei ricorsi in materia di acquisti pubblici. Rimane peraltro possibile presentare una denuncia amministrativa presso il Tribunale federale, l’autorità di vigilanza sul Tribunale amministrativo federale. Infine, le alternative non erano scevre di inconvenienti. La Commissione ritiene pertanto che non occorre modificare la legge sugli acquisti pubblici e ha di conseguenza riconsiderato senza voti contrari la propria decisione del novembre 2010 proponendo di non entrare in materia sul progetto del Consiglio federale.
09.520 n Iv. pa. John-Calame. Adozione – mitigare le disposizioni
09.3026 n Mo. Consiglio nazionale (Prelicz-Huber). Adozione a partire dai 30 anni d’età
Con 15 voti contro 7 e 2 astensioni, la Commissione ha approvato la modifica apportata dal Consiglio degli Stati al testo della mozione 09.3026 n Consiglio nazionale «Adozione a partire dai 30 anni d’età» depositata da Katharina Prelicz-Huber. Nella sua versione modificata, la mozione riprende anche gli obiettivi dell’iniziativa parlamentare 09.520 n «Adozione – mitigare le disposizioni» depositata da Francine John-Calame. Come la propria omologa del Consiglio degli Stati, la Commissione ritiene che sia più opportuno conferire un mandato al Consiglio federale piuttosto che redigere un’iniziativa parlamentare. Con 14 voti contro 8, propone quindi al proprio Consiglio di non dare seguito all’iniziativa. Una minoranza della Commissione sostiene l’iniziativa e respinge la mozione.
La nuova versione della mozione incarica il Consiglio federale di modificare le disposizioni sull’adozione riducendo l’età minima e la durata del matrimonio necessarie per le coppie che vogliono adottare. Dovrebbero inoltre poter adottare anche le coppie che convivono stabilmente; la Commissione ha tuttavia precisato che ciò varrà soltanto per le coppie eterosessuali.
10.435 n Iv. pa. Galladé. Vietare la prostituzione minorile
10.439 n Iv. pa. Barthassat. Vietare la prostituzione minorile
Con 13 voti contro 7 e 3 astensioni, la commissione ha deciso di dare seguito alle due iniziative parlamentari di tenore identico. Questi due testi chiedono che sia vietata la prostituzione minorile, che siano previste sanzioni penali contro i clienti di prostituti/e minori e che sia ratificata la convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei fanciulli contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali.
Autorità parentale congiunta
Con 15 voti contro 2 e 3 astensioni, la Commissione ha deciso di depositare una mozione che incarica il Consiglio federale di sottoporre al Parlamento una revisione della normativa concernente l’autorità parentale e le relazioni giuridiche tra genitori e figli. In una prima fase occorre adoperarsi affinché l’autorità parentale congiunta divenga rapidamente la norma. A tal fine è possibile basarsi sui lavori preliminari relativi al progetto posto in consultazione. In un secondo tempo va elaborata una nuova normativa sul mantenimento e sulle cure dei figli di genitori non sposati, separati o divorziati. Le priorità del progetto devono essere il benessere dei figli e una procedura basata sulla collaborazione tra i genitori; vanno pure eliminate le attuali disparità. Occorre avviare senza indugio i lavori relativi a questo progetto che deve essere rapidamente sottoposto al Parlamento.
10.3747 s Mo. Consiglio degli Stati (Frick). Potenziare il sistema delle multe disciplinari per sgravare le autorità penali e i cittadini
La mozione vuole che siano previste anche multe disciplinari per le infrazioni minori alla legislazione federale. Con 14 voti contro 4 e 2 astensioni la Commissione propone al suo Consiglio di adottare la mozione. Una minoranza chiede il rifiuto della mozione.
Presieduta dalla consigliera nazionale Anita Thanei (PS, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 7 e l’8 aprile 2011. A parte della seduta erano presenti le consigliere federali Doris Leuthard e Simonetta Sommaruga hanno presenziato.
Berna, 8 aprile 2011 Servizi del Parlamento