Esposizione universale 2015 di Milano
Affiancandosi all’unanimità al Consiglio nazionale, la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati propone di approvare il credito d’impegno di 23,1 milioni di franchi per la partecipazione all’Esposizione universale 2015 di Milano. Il padiglione svizzero sarà dedicato non solo al tema dell’esposizione «Nutrire il Pianeta. Energia per la vita», ma presenterà anche altri punti forti del nostro Paese.

La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) è entrata in materia all’unanimità sul progetto «Esposizione universale 2015 di Milano» (12.055 n), come avevano fatto in precedenza la CSEC-N (cfr. comunicato stampa del 7.8.2012) e lo stesso Consiglio nazionale. La CSEC-S è stata convinta dal progetto «Confooderatio Helvetica» di  Netwerch GmBH, selezionato dalla giuria fra 103 proposte. Essa è soddisfatta del progetto preso in considerazione che mira a stimolare i visitatori dell’esposizione a riflettere sulla disponibilità e sulla ripartizione dei prodotti alimentari e ad agire di conseguenza. La Commissione chiede tuttavia al Consiglio federale di provvedere, al momento dell'attuazione del progetto, affinché l’approccio pedagogico non appaia troppo moralistico per il pubblico. Essa auspica inoltre che la Svizzera approfitti di questa occasione per presentare i suoi altri punti forti, come le sue capacità di ricerca e di innovazione nonché la sua diversità culturale. La Commissione è, ciò malgrado, ben consapevole del fatto che non sarà facile conciliare in maniera equilibrata questi aspetti di marketing con il tema dell’esposizione «Nutrire il Pianeta. Energia per la vita».

La CSEC-S ha altresì proposto all’unanimità alla sua Camera di approvare il credito d’impegno di 23,1 milioni di franchi. Il progetto sarà esaminato dal Consiglio degli Stati nel corso della sessione invernale. Affinché la partecipazione svizzera non venga dedicata al solo tema principale dell’esposizione, la Commissione propone alla sua Camera – sempre all’unanimità – di adottare la mozione «L'Expo 2015 deve rappresentare un'opportunità per i trasporti pubblici e il turismo svizzeri» (12.3287 n), depositata dal consigliere nazionale Dominique de Buman. Essa esprime in tal modo la sua volontà di vedere i trasporti pubblici e il turismo integrati in maniera significativa nel progetto globale e debitamente rappresentati nel padiglione svizzero.

Altri oggetti

La mozione «Stop all'importazione di pelli di rettili oggetto di maltrattamenti » (10.4104), depositata dalla consigliera nazionale Franziska Teuscher, chiede l’introduzione del divieto all’importazione di pelli di rettili provenienti dall’Indonesia fino a quando la Confederazione non ottenga la prova che questo Paese rispetta la Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (CITES) e le disposizioni internazionali sulla protezione degli animali. Questa mozione incarica inoltre il Consiglio federale a istituire basi legali che prevedano il divieto d’importazione di pelli di rettili di animali catturati, detenuti o uccisi in condizioni atroci. Con 8 voti contro 1, la Commissione propone alla sua Camera di respingere la mozione, tenendo conto dei lavori in corso: l’Ufficio federale di veterinaria sta elaborando, d’intesa con esperti internazionali, una raccomandazione relativa all’abbattimento dei rettili in condizioni decenti. La raccomandazione sarà sottoposta, per adozione, all’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE). Inoltre, nel quadro della CITES, la Svizzera dirige due gruppi di lavoro che riuniscono rappresentanti di diversi Stati che si occupano a loro volta del commercio internazionale di serpenti asiatici. I risultati dell’attività di questi gruppi saranno analizzati a partire dal mese di marzo 2013, in occasione della Conferenza degli Stati contraenti della Convenzione. Infine, la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD) esamina a sua volta la questione del commercio delle pelli di rettili. La CSEC-S si oppone nettamente all’abbattimento di rettili in condizioni atroci, ma preferisce sostenere i lavori summenzionati piuttosto che vietare le importazioni.

La CSEC-S si è occupata anche della mozione 11.3635 «Divieto di importazione di prodotti derivati dalle foche», depositata dal consigliere nazionale Oskar Freysinger. Questa mozione chiede che la Svizzera, come l’Unione europea, vieti l’importazione e l’esportazione di tutti i prodotti derivati dalle foche come pure il loro commercio, ad eccezione dei prodotti provenienti da forme di caccia tradizionali. Il 20 novembre 2009 è entrato in vigore un regolamento corrispondente del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il commercio di prodotti derivati dalle foche, dichiarato vincolante e obbligatorio per tutti gli Stati membri. Il Canada e la Norvegia hanno in seguito fatto opposizione a questa misura davanti all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC). L’organo di risoluzione delle controversie dell’OMC ha istituito, il 4 ottobre 2012, un gruppo speciale  («panel») incaricato di esaminare la questione. 

La maggioranza della Commissione sottolinea l’importanza di adottare disposizioni concrete  affinché norme severe vengano applicate in materia di protezione degli animali. Tuttavia, essa considera preferibile nel caso specifico sospendere il trattamento della mozione fino a quando l’OMC si sarà pronunciata in maniera definitiva su questo argomento. Un  atteggiamento analogo è stato assunto dalla Commissione anche per quanto concerne la petizione depositata della Fondazione Franz Weber «Nessuna importazione in Svizzera di prodotti derivati dalle foche», i cui obiettivi sono identici a quelli della mozione summenzionata.

Infine, la Commissione ha sentito il consigliere federale Johann Schneider-Ammann, che l’ha informata sullo stato dei lavori in corso relativi alla fusione tra la Segreteria di Stato per l’educazione e la ricerca e l’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia convogliati nella nuova Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), e ha preso atto del nuovo organigramma.

Presieduta dal consigliere agli Stati Felix Gutzwiller (RL/ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 2 novembre 2012P. A parte della seduta era presente il consigliere federale Johann Schneider-Ammann, capo del DFE.

 

Berna,  20 novembre 2012 Servizi del Parlamento