Legge sulla formazione continua
La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC- N) ha concluso la deliberazione di dettaglio concernente la legge sulla formazione continua che ha approvato nella votazione sul complesso. Il risultato è un disegno che contiene ancora diverse proposte di minoranza. Il Consiglio nazionale dovrà decidere sulle proposte – presumibilmente durante la sessione invernale. 

Sette anni dopo che Popolo e Cantoni avevano accettato l’articolo 64a della Costituzione federale e approvato così la richiesta di sancire a livello costituzionale l’importanza della formazione continua, il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento, il 15 maggio 2013, il disegno di legge federale sulla formazione continua (13.038 n). Nel corso della seduta di ieri la CSEC-N ha portato a termine la deliberazione di dettaglio durante la quale si sono delineate chiaramente due posizioni contrastanti, del resto già emerse durante il dibattito di entrata in materia: non è stato possibile trovare una maggioranza consolidata né sull’ipotesi di una sostanziale estensione delle disposizioni legislative in questo ambito né al contrario su quella di snellire al massimo il disegno di legge (si veda anche Comunicato stampa del 30 agosto 2013).

Le discussioni più approfondite hanno riguardato in particolare due aspetti, quello delle competenze di base degli adulti e quello del finanziamento della formazione continua. Per quanto riguarda le competenze di base – il cui mantenimento e promozione sono sostenuti dalla Confederazione – il dibattito si è incentrato sul tipo di competenze che dovrebbero essere incluse tra quelle di base. Nella legge non sono state contemplate, ad esempio, conoscenze nel campo dell’economia o della gestione finanziaria, mentre l’elenco delle competenze di base è stato integrato con competenze sociali e nell’ambito educativo. Nelle disposizioni in questione è stata aggiunta infine anche la capacità di esprimersi oralmente in una delle lingue nazionali.

La Commissione è consapevole dell’importanza dell’apprendimento permanente. A partire da questo principio si è in particolare concentrata sulle modalità di sostegno finanziario che dovrebbero essere offerte dalla Confederazione. La richiesta di finanziamento parziale dei periodi di congedo lunghi per formazione continua tramite l’AVS, sotto forma di anticipazione della rendita per un lasso di tempo limitato, è stata respinta con 12 voti contro 9. La maggioranza è del parere che la nuova legge sulla formazione continua debba essere una legge quadro, che includa un numero limitato di ambiti di promozione, e pertanto il disegno non contiene aspetti riguardanti le corrispondenti leggi specifiche.
Con 13 voti contro 9 la Commissione ha poi respinto la proposta di imporre ai datori di lavoro di concedere un congedo annuale per la formazione continua.
Infine, una maggioranza della Commissione ha ritenuto che la Confederazione e i Cantoni dovrebbero coinvolgere le organizzazioni del mondo del lavoro e collaborare con queste ultime nei loro sforzi per garantire agli adulti l’acquisizione e il mantenimento delle conoscenze di base.

Con 13 voti contro 6 e 3 astensioni il progetto è stato accolto nella votazione sul complesso e trasmesso al Consiglio nazionale per deliberazione. Il testo comprende ancora molte proposte di minoranza che dovranno discusse dalla Camera. Il Consiglio nazionale tratterà presumibilmente il disegno durante la sessione invernale.

La Commissione ha quindi esaminato il Protocollo addizionale di Nagoya-Kuala Lumpur. Biosicurezza. Responsabilità e risarcimenti (13.062), che il Consiglio federale aveva trasmesso al Parlamento il 14 agosto. Questo Protocollo disciplina la gestione dei danni alla biodiversità causati da organismi geneticamente modificati giunti da oltre frontiera. Il Protocollo addizionale introduce una norma minima internazionale per la responsabilità in caso di danni alla biodiversità. Una minoranza ha proposto di non entrare in materia sul progetto ritenendolo poco vantaggioso per la Svizzera e foriero di costi supplementari e di un'eventuale ridotta certezza del diritto. La maggioranza accoglie con favore il Protocollo addizionale considerandolo già in linea con la strategia del nostro Paese in materia di OGM. La ratifica non comporterebbe inoltre oneri supplementari per la Svizzera. Con 13 voti contro 9 la CSEC-N è entrata in materia sul «Decreto federale che approva il Protocollo addizionale di Nagoya-Kuala Lumpur in materia di responsabilità e risarcimenti al Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza». Con lo stesso risultato nella votazione sul complesso la Commissione ne propone l'approvazione. Una minoranza propone alla Camera di non entrare in materia sul progetto. Con l'approvazione del decreto federale da parte delle due Camere il Consiglio federale è autorizzato a ratificare il Protocollo addizionale.

La Commissione ha infine proceduto ad alcune audizioni relative all’iniziativa popolare sulle borse di studio e al controprogetto indiretto del Consiglio federale (Revisione totale della legge sui sussidi all'istruzione, 13.058 n) ascoltando alcuni rappresentanti del comitato di iniziativa e di altre cerchie interessate dall'attuazione della legge sui sussidi all'istruzione. La discussione di entrata in materia e la deliberazione di dettaglio si svolgeranno il 31 ottobre.

Presieduta dal consigliere nazionale Christian Wasserfallen (RL/BE), la Commissione si è riunita a Berna il 10 e l’11 ottobre 2013. A parte della seduta era presente il consigliere federale Johann Schneider-Ammann.

 

 

Berna, 11 ottobre 2013 Servizi del Parlamento