Per la Commissione il contributo all'allargamento destinato alla Croazia è la logica conseguenza della politica svizzera di non discriminazione nei confronti di tutti gli altri membri dell'UE. Questo contributo serve inoltre a rilanciare le relazioni con l'Unione europea. Per queste ragioni la Commissione ritiene che in tal modo si promuova adeguatamente lo sviluppo economico e istituzionale della Croazia e si favorisca la sicurezza e la stabilità in Europa.
12.2042 Pet. Diritto senza frontiere, c/o Alliance Sud. Diritto senza frontiere. Chiare regole per le multinazionali svizzere in tutto il mondo
La CPE-S ha ricevuto dalla propria Camera il mandato di elaborare un intervento parlamentare nel senso della petizione, decidendo con 7 voti contro 5 di presentare un postulato. Questo postulato incarica il Consiglio federale di presentare un rapporto sulle misure giudiziarie ed extra-giudiziarie messe in atto da altri Stati per permettere alle persone che subiscono una violazione dei diritti umani ad opera di un’impresa con sede in un Paese ospite, di ottenere una riparazione nel Paese d’origine di questa società. Invita anche il Governo a valutare la messa in atto di eventuali misure giudiziarie ed extra-giudiziarie che potrebbero permettere di ottenere una riparazione anche in Svizzera in qualità di Paese d’origine delle imprese.
La CPE-S ha inoltre preso atto del rapporto di diritto comparato elaborato in adempimento al postulato 12.3980, presentato dalla Commissione di politica estera del Consiglio nazionale, sui meccanismi di diligenza in materia di diritti umani e di ambiente per le attività di imprese svizzere all’estero. Nel corso del suo esame, la CPE-S, che ha giudicato positivamente lo studio, si è interessata in particolare alla problematica della standardizzazione delle norme nonché alle misure adottate da altri Paesi o dalla Comunità internazionale.
Altri temi
Alla presenza del presidente della Confederazione Didier Burkhalter la Commissione ha discusso approfonditamente diversi temi attuali di politica estera. Ha approvato in particolare la posizione e il modo di procedere del Consiglio federale nella questione del conflitto ucraino. Ritiene importante che il dialogo fra le parti prosegua e che si tenga in debita considerazione la neutralità della Svizzera. La Commissione si è anche informata sugli sviluppi della crisi nella Striscia di Gaza. La Commissione si è peraltro chinata sul rapporto pubblicato dal New York Times secondo il quale nel 2009 gli ostaggi svizzeri nel Mali sarebbero stati liberati grazie al pagamento di un riscatto. La Commissione constata che la Svizzera non paga alcun riscatto in caso di rapimenti.
La Commissione si è inoltre informata sulla questione della partecipazione di partner non europei a società europee di navigazione aerea.
Con 9 voti contro 1, la CPE-S ha quindi accolto una versione leggermente modificata della mozione 12.4267 del Consiglio nazionale che chiede di rafforzare la Ginevra internazionale e la Svizzera come sedi della diplomazia internazionale e multilaterale.
La Commissione ha infine approvato senza voti contrari i valori di riferimento del mandato negoziale per un accordo aggiuntivo con l'UE per l'approntamento di uno strumento inteso a sostenere finanziariamente il controllo delle frontiere esterne e il settore dei visti nel quadro del Fondo per la sicurezza interna (ISF-Frontiere).
Berna, 12 agosto 2014 Servizi del Parlamento