Rifugi di protezione civile
La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale non intende sopprimere l’obbligo di costruire rifugi di protezione civile sostituendolo, come chiesto da un’iniziativa parlamentare, con l’obbligo di installare collettori solari. La Commissione ritiene che i rifugi costituiscano tuttora un elemento fondamentale del sistema di protezione della popolazione e debbano pertanto essere mantenuti.

La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) propone, con 14 voti contro 8, di non dare seguito a un’iniziativa parlamentare dell’esponente zurighese dei Verdi Balthasar Glättli (13.481). L’iniziativa intende sopprimere per i privati l’obbligo di costruire rifugi di protezione civile o di versare il corrispondente contributo sostitutivo, rimpiazzandolo con l’obbligo di installare collettori solari (fotovoltaici o termici) per un importo analogo. Secondo la maggioranza della Commissione le due questioni devono essere considerate separatamente. A suo parere il mantenimento dell’obbligo di costruire rifugi s’impone poiché questi ultimi forniscono sicurezza in caso di avvenimenti gravi e restano un elemento fondamentale del sistema di protezione della popolazione. La questione dei collettori solari deve essere integrata alle riflessioni sulla strategia energetica. La maggioranza della Commissione sottolinea tuttavia che sarebbe discriminatorio introdurre un obbligo che si limiti all’installazione di collettori solari. Una minoranza ritiene invece che l’obbligo di costruire nuovi rifugi non sia più giustificato e che l’iniziativa contribuisca a rafforzare l’indipendenza energetica e quindi anche la sicurezza del Paese.

SWISSCOY e situazione in Kosovo

La CPS N prende atto del rapporto presentatole dal DDPS sull’impiego della SWISSCOY nel 2014 e approva l’eccellente lavoro effettuato sul terreno dalla truppa. È tuttavia preoccupata dall’evoluzione della situazione e dall’assenza di progressi in determinati settori. Si dice contrariata dal numero di persone che lasciano il Paese, di cui molte in direzione della Svizzera. La Commissione raccomanda al Consiglio federale di analizzare la situazione e definire una strategia per il caso in cui questi movimenti s’intensificassero.

Ulteriore sviluppo dell’esercito

La Commissione ha svolto una prima serie di audizioni concernenti l’ulteriore sviluppo dell’esercito(14.069). Oltre ai Cantoni, ha sentito i rappresentanti della Società svizzera degli ufficiali, dell’Associazione svizzera dei sottufficiali, della Società degli ufficiali di stato maggiore generale, del gruppo Giardino e di Pro Militia. Prima di esaminare il progetto, la Commissione procederà in aprile a una seconda serie di audizioni. Il Consiglio degli Stati dovrà esaminare l’oggetto in occasione dalla sessione primaverile.

Presieduta dal consigliere nazionale Thomas Hurter (UDC, SH), la Commissione si è riunita a Berna il 23 e 24 febbraio 2015. A parte della seduta era presente il consigliere federale Ueli Maurer, capo del DDPS.

 

Berna, 24 febbraio 2015 Servizi del Parlamento