La Commissione propone, con 7 voti contro 6, di rinunciare sia a un limite massimo d’esercizio sia a un piano di esercizio a lungo termine nella legge federale sull’energia nucleare (LENu). Nel corso della sessione invernale il Consiglio nazionale aveva introdotto le disposizioni corrispondenti nel progetto di Strategia energetica 2050 (13.074; art. 25a LENu). La maggioranza della CAPTE-S è del parere che la normativa vigente della LENu sia sufficiente. Essa è convinta che non è necessario limitare la durata d’esercizio in quanto il sistema di vigilanza esistente garantisce in qualsiasi momento l’esercizio sicuro delle centrali nucleari svizzere. Il piano di esercizio a lungo termine non introduce miglioramenti, ma provoca al contrario incertezza del diritto e rende insicuri i gestori delle centrali nucleari per quanto riguarda gli investimenti. La minoranza propone invece di mantenere il piano di esercizio a lungo termine votato dal Consiglio nazionale. Tale piano rafforza l’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) nel suo mandato di vigilanza offrendo una base legale più adeguata per attuare le necessarie misure tecniche di sicurezza per l’esercizio a lungo termine. La minoranza sottolinea che il maggiore sostegno politico dell’IFSN è necessario in particolare per la prossima fase di abbandono dell’energia nucleare. Altre minoranze chiedono di limitare rispettivamente a 50 e 60 anni l’esercizio delle centrali nucleari più vecchie (art. 106a LENu). Infine, la Commissione si allinea chiaramente al Consiglio federale, con 11 voti contro 2, confermando il divieto di rilasciare autorizzazioni quadro per la costruzione di nuove centrali nucleari.
Nell’ambito della legislazione fiscale (n. 2a e 2b) la Commissione ha aderito, con 8 voti contro 5, all’idea del Consiglio nazionale di promuovere nel settore immobiliare, mediante deduzioni fiscali, i risanamenti energetici che soddisfano uno standard minimo. In tal modo essa intende creare incentivi supplementari per incrementare l’efficienza energetica nel settore delle vecchie costruzioni, in cui vi è un notevole potenziale di miglioramento. Al fine di evitare incentivi multipli, la Commissione ha tuttavia deciso, contrariamente al Consiglio nazionale, di ammettere la deduzione solo della metà dei costi di demolizione nel settore delle nuove costruzioni sostitutive e di non includere nell’incentivo fiscale gli immobili appartenenti alla sostanza commerciale. Una minoranza ritiene le disposizioni fiscali un’ingerenza nella sovranità dei Cantoni e vuole mantenere il diritto vigente.
Sono ancora in sospeso, fra l’altro, le decisioni legate alla promozione della forza idrica. La Commissione prevede di concludere le sue deliberazioni nella seduta del 19 agosto.
Presieduta dal consigliere agli Stati Ivo Bischofberger (CE/AI), la Commissione si è riunita a Berna il 10, 11 e 12 agosto 2015. A parte della seduta era presente la consigliera federale Doris Leuthard.
Berna, 12 agosto 2015 Servizi del Parlamento