Strategia energetica 2050
La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati si esprime a favore di valori limite più severi per le emissioni di CO2 delle automobili, degli autofurgoni e dei veicoli trattori a sella leggeri. Per contro rinuncia a disposizioni in materia di efficienza per le aziende elettriche. Dubita dell’efficacia della misura e teme un notevole onere burocratico per l’attuazione. 

Nell’ambito del trattamento del progetto concernente il primo pacchetto di misure della Strategia energetica 2050 (13.074), la Commissione ha terminato la deliberazione di dettaglio della legge sull’energia con poche eccezioni, tra cui in particolare la promozione concreta delle energie rinnovabili in relazione alla forza idrica. A questo riguardo ha deciso di ampliare il sostegno alla geotermia: oltre alle garanzie contro i rischi potranno essere forniti contributi già per la ricerca di risorse geotermiche. La Commissione ha deciso con 7 voti contro 5 di stralciare gli obiettivi in materia di efficienza per i gestori di rete (art. 48 segg.) decisi dal Consiglio nazionale. La maggioranza dubita dell’efficacia delle misure e prevede notevoli oneri burocratici per l’attuazione. Una minoranza propone una soluzione di compromesso che prevede di sostenere, nell’ambito di gare pubbliche, progetti e programmi destinati ad aumentare di 1,5 TWh l’efficienza nel consumo di energia elettrica. Se dovesse risultare che questo obiettivo non può essere raggiunto con provvedimenti volontari, il Consiglio federale potrà impartire direttive vincolanti ai fornitori di elettricità. Un’altra minoranza aderisce alla decisione del Consiglio nazionale. Infine la Commissione ha accettato con 6 voti contro 4 di introdurre nella legge sul CO2, in conformità alle norme dell’UE, valori limite più severi per le emissioni di CO2 delle automobili e ha aderito alla decisione di estendere la misura agli autofurgoni e ai veicoli trattori a sella leggeri. Una minoranza respinge l’estensione delle prescrizioni sulle emissioni di CO2 a questi automezzi. Un’altra minoranza chiede invece di rimandare l’inasprimento e l’estensione delle prescrizioni.

 

Rinnovo del credito quadro per l’ambiente globale
La Commissione segue con 11 voti contro 1 e 1 astensione la decisione del Consiglio nazionale di rinnovare per la sesta volta il credito quadro per l’ambiente globale. Il credito di circa 148 milioni di franchi è destinato al sostegno del Fondo mondiale per l’ambiente (GEF) e a ulteriori meccanismi di finanziamento destinati all’attuazione di convenzioni e protocolli internazionali nel settore ambientale. La maggioranza della Commissione intende rafforzare con il credito quadro l’impegno della Svizzera nella lotta contro i problemi ambientali globali e consolidare il ruolo del Paese nel Consiglio esecutivo del GEF. La minoranza propone invece una riduzione di circa 19 milioni di franchi del credito, poiché, grazie ai guadagni di valuta, anche dopo questa riduzione il contributo della Svizzera nell’unità monetaria della Banca mondiale si manterrebbe al livello attuale. La minoranza è dell’opinione che un aumento di fatto del contributo svizzero non sia opportuno in un periodo di tagli budgetari.

Infine la Commissione ha depositato con 11 voti contro 0 e 2 astensioni l’iniziativa «Soppressione delle priorità nella rete di trasporto transfrontaliera» (15.430) che intende eliminare un’incertezza del diritto nella legge sull’approvvigionamento elettrico in rapporto all’attribuzione di capacità nella rete di trasporto transfrontaliera.
 
Presieduta dal consigliere agli Stati Ivo Bischofberger (CE/AI) e in parte dalla consigliera federale Doris Leuthard, la Commissione si è riunita a Berna il 28 e 29 aprile 2015.

 

Berna, 30 aprile 2015  Servizi del Parlamento