A causa del deficit strutturale che minaccia le finanze della Confederazione negli anni a venire, per le Commissioni delle finanze è primordiale affrontare la questione del freno all’indebitamento. Quattro relatori sono pertanto stati chiamati a presentare ai commissari la storia, la sistematica e i diversi approcci scientifici riguardanti il freno all’indebitamento.
Storia e funzionamento del freno all’indebitamento
Nella prima parte del seminario l’ex consigliere federale Kaspar Villiger, già capo del Dipartimento federale delle finanze, ha illustrato la storia del freno all’indebitamento e le sue esperienze personali maturate durante il periodo in cui sedeva in Consiglio federale. All’epoca l’obiettivo principale del freno all’indebitamento era quello di stabilizzare il debito, ha spiegato Villiger, e tale intento si è rivelato fruttuoso. Nel suo intervento, Villiger ha sottolineato la necessità che tale strumento continui ad essere mantenuto in vigore anche oggi. Dal canto suo, Sabine D’Amelio-Favez, direttrice dell’Amministrazione federale delle finanze, dopo aver spiegato la sistematica del freno all’indebitamento, ha stilato un bilancio degli ultimi anni e presentato un confronto internazionale per quel che riguarda il tasso d’indebitamento. Particolare attenzione è stata dedicata alla spiegazione dei criteri adottati per le uscite straordinarie.
Il freno all'indebitamento: diversi approcci e punti di vista
Nel corso della seconda parte del seminario, le Commissioni hanno potuto ascoltare le relazioni di due ricercatori che stanno studiando a fondo il freno all’indebitamento: il Prof. Dr. Christoph Schaltegger, docente all’Università di Lucerna e direttore dell’Institut für Schweizer Wirtschaftspolitik, ha illustrato l’efficacia del freno all'indebitamento nel contenere il debito e i deficit, sottolineandone inoltre la capacità di far fronte alle situazioni di crisi. A suo avviso, gli investimenti e il benessere sociale non sono inibiti dal freno all’indebitamento, motivo per cui esso è da ritenersi un modello di successo. Il Prof. Dr. Cédric Tille, docente di scienze economiche all’Institut des hautes études internationales et du developpement di Ginevra, ha sottolineato l’importanza della pianificazione a lungo termine, resa necessaria, fra l’altro, dalla maggiore frequenza delle crisi. Le generazioni future, in particolare, beneficerebbero degli investimenti effettuati oggi: per questo motivo, ha spiegato, il freno all’indebitamento nella sua forma attuale dovrebbe essere rivisto.
Le Commissioni delle finanze hanno discusso in modo approfondito con tutti i relatori del freno all’indebitamento e dei possibili adeguamenti dei parametri a livello di gestione e di obiettivi, valutando le varie opinioni espresse al riguardo. Le CdF convengono sul fatto che il freno all’indebitamento costituisce uno strumento importante per le finanze federali e che dovrebbe quindi essere mantenuto. I commissari non trovano però un punto di convergenza sulle eventuali necessità e modalità di adeguamento future di questo strumento.
Presieduto dal consigliere agli Stati Jakob Stark (UDC, TG), il seminario di politica finanziaria si è svolto il 3 luglio 2024 presso il centro Kartause Ittingen di Warth-Weiningen. Il seminario, che per consuetudine si svolge nel Cantone di domicilio del presidente della Commissione che lo organizza, offre anche l’opportunità per incontrare le autorità del Cantone ospitante. I membri delle CdF sono stati accolti dalla sindaca di Warth-Weiningen Katharina Aeschbacher, che ha tenuto un discorso di benvenuto. Le CdF hanno inoltre visitato lo stabilimento della Stadler Rail a Bussnang, dove hanno incontrato il presidente del Consiglio d’amministrazione. Nel corso della serata le Commissioni sono invece state ospiti del Consiglio di Stato del Cantone di Turgovia, rappresentato dal presidente del Governo Walter Schönholzer, dal direttore delle finanze Urs Martin e dal cancelliere dello Stato Paul Roth.