Nella sua inchiesta concernente la centrale elettrica di riserva di Birr, la Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N) rileva una mancanza di trasparenza in merito alle basi informative relative al rischio di una situazione di penuria energetica durante l’inverno 2022/2023. La CdG-N accoglie con favore gli insegnamenti già tratti da questo caso dalle autorità federali coinvolte. Identifica tuttavia un ulteriore potenziale di miglioramento e rivolge al Consiglio federale tre raccomandazioni. Esse mirano a rafforzare la trasparenza e la certezza del diritto nell’eventualità di future decisioni analoghe.

La legge federale sull’approvvigionamento economico del Paese (LAP) stabilisce che, in presenza di una situazione di grave penuria già sopraggiunta o imminente, il Consiglio federale può adottare misure d’intervento economico temporanee. È su questa base che alla fine del 2022 il Consiglio federale ha deciso la messa a disposizione e l’esercizio di una centrale elettrica di riserva sul sito di Birr (AG). Nel 2024 il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha ritenuto che l’esercizio di questa centrale non soddisfacesse le condizioni legali poiché a suo tempo le autorità non avevano presentato con sufficiente chiarezza le basi informative volte ad attestare un rischio di grave penuria energetica. La CdG−N ha approfondito questo caso e presenta oggi le sue conclusioni in un rapporto.

Basi informative esistenti ma non menzionate a sufficienza

L’indagine della CdG-N mostra che, nel dicembre 2022, al momento del rilascio dell’autorizzazione per l’esercizio della centrale di Birr, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) e l’Ufficio federale dell’energia (UFE) disponevano delle basi informative che attestavano un rischio di grave penuria imminente.

La CdG-N constata tuttavia che il Consiglio federale e il DATEC non hanno praticamente fatto quasi alcun riferimento a tali basi informative nelle proposte e nelle decisioni relative a questo dossier. Questa situazione è problematica in quanto non permette di verificare in modo trasparente se l’esercizio della centrale adempisse le condizioni poste dalla LAP.

Secondo la Commissione permangono dubbi anche sul fatto che alla fine del mese di marzo 2023, ovvero nel momento in cui il DATEC ha respinto le opposizioni presentate contro l’autorizzazione di esercizio, vi fosse un rischio accertato di grave penuria imminente. In effetti, una settimana dopo questa decisione del DATEC, l’UFE ha indicato in un comunicato stampa che probabilmente non sarebbe stato necessario mettere in esercizio la centrale.

Rafforzare la trasparenza in relazione alle decisioni volte a far fronte a situazioni di penuria

La Commissione è consapevole che in quel periodo le autorità federali si sono trovate a dover prendere decisioni in tempi rapidi e in un contesto di grande incertezza. Tuttavia, vista la portata delle misure fondate sulla LAP, ritiene importante che le relative basi informative e decisionali siano presentate in modo trasparente. Invita pertanto il Consiglio federale ad accertarsi che in futuro le decisioni volte a far fronte a situazioni di penuria energetica siano sempre corredate di informazioni dettagliate sullo stato dell’approvvigionamento.

Gli accertamenti svolti dalla CdG−N hanno anche evidenziato che nella legislazione non esiste una definizione sufficientemente chiara di situazione di penuria energetica grave e imminente. La Commissione invita dunque il Consiglio federale a colmare questa lacuna in modo da garantire una maggiore certezza del diritto.

La CdG-N ritiene infine necessario che il Consiglio federale perfezioni e completi le valutazioni sulle conseguenze economiche di una potenziale penuria di energia elettrica in quanto questo criterio svolge un ruolo importante per determinare la necessità di adottare misure d’intervento.

Presieduta dal consigliere nazionale Erich Hess (UDC/BE), la Commissione si è riunita a Berna il 28 febbraio 2025.