La Conferenza di alto rango, cui hanno partecipato rappresentanti di 115 Stati, funge da piattaforma per lo scambio di idee e il dialogo interparlamentare ai massimi livelli. La presidente del Consiglio nazionale e il presidente del Consiglio degli Stati hanno colto l’occasione per allacciare contatti con i loro omologhi e per sensibilizzarli sulla necessità di un sistema multilaterale forte e sul ruolo centrale della Ginevra internazionale quale luogo di dialogo e cooperazione.
Le giornate hanno offerto numerose opportunità di incontri e colloqui. Maja Riniker e Andrea Caroni si sono fra l’altro intrattenuti a livello bilaterale con i presidenti dei parlamenti di Cina, Germania, Israele, Mongolia, Nepal, Austria, Ruanda e Vietnam, nonché con il presidente del Consiglio nazionale palestinese (PNC) nell’ambito di incontri dedicati al dialogo e al rafforzamento delle relazioni bilaterali.
Incontro ufficiale con il presidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo cinese
Particolarmente degno di nota è l’incontro dedicato al 75° anniversario dall’avvio delle relazioni diplomatiche fra la Svizzera e la Cina. Maja Riniker e Andrea Caroni hanno incontrato Zhao Leji, presidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo cinese.
Durante l’incontro, la presidente del Consiglio nazionale ha elogiato lo spirito pionieristico che ha segnato le relazioni bilaterali fra i due Pesi: il riconoscimento precoce della Cina da parte della Svizzera nel 1950, la fondazione della prima joint-venture industriale in Cina nel 1980 o ancora la firma, nel 2013, del primo accordo di libero scambio fra la Cina e un Paese dell’Europa continentale.
Il presidente del Consiglio degli Stati, che si recherà in Cina dal 25 al 28 agosto per una visita ufficiale in occasione delle celebrazioni di questa ricorrenza, ha espresso soddisfazione per i negoziati in corso volti a modernizzare l’accordo di libero scambio e per i progressi concreti compiuti nei primi due cicli di negoziati.
Le due Parti si sono dette preoccupate di fronte all’erosione del multilateralismo e hanno riaffermato il loro comune attaccamento ai valori universali promossi dall’ONU e al promovimento della pace, nonché il loro impegno a favore della sicurezza e della cooperazione internazionale.