La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG-S) ha esaminato diversi casi di immunità sui quali la Commissione dell’immunità del Consiglio nazionale (CdI-N) ha già deliberato nelle sue sedute del 18 novembre 2024 e del 12 febbraio 2025. Contrariamente a quanto deciso dalla CdI-N, con 8 voti contro 4 e 1 astensione, la Commissione è entrata in materia sulla richiesta di soppressione dell’immunità del consigliere nazionale Andreas Glarner.

Per quanto attiene ai fatti alla base delle richieste di soppressione dell’immunità esaminate, la Commissione rinvia ai comunicati stampa della CdI-N del 18 novembre 2024 (richieste concernenti l’ex consigliere nazionale Keller, i consiglieri nazionali Aeschi e Graber e il consigliere nazionale Glarner) e del 12 febbraio 2025 (richieste concernenti i consiglieri nazionali Aeschi e Graber e il giudice federale Bacher).

Consiglieri nazionali Aeschi (24.193) e Graber (24.194): la Commissione conferma l’immunità

La CAG-S è, in entrambi i casi, entrata in materia all’unanimità sulla richiesta del Ministero pubblico della Confederazione e, con 11 voti contro 1 e 1 astensione (per Aeschi) e 9 voti contro 3 e 1 astensione (per Graber), ha deciso di non sopprimere l’immunità dei due consiglieri nazionali.

La Commissione condivide il parere della CdI-N secondo cui, in base alle dichiarazioni degli interessati, appare molto probabile che nel caso in questione si sia verificato un malinteso tra i due consiglieri nazionali e gli assistenti del Servizio federale di sicurezza presenti in loco e che, in ultima analisi, si sia quindi trattato di un problema di comunicazione, sfociato purtroppo in una colluttazione fisica e in un alterco verbale. La Commissione sottolinea anche che, conformemente alla sua prassi e a quella della CdI-N, l’immunità non deve essere soppressa se, nell’ambito di una valutazione preliminare, la punibilità di un comportamento si rivela dubbia o non è data. Pertanto, la Commissione non ritiene proporzionata la soppressione dell’immunità dei consiglieri nazionali Aeschi e Graber.

La decisione delle commissioni è dunque definitiva.

Consigliere nazionale Andreas Glarner (24.195): la Commissione decide diversamente in merito all’entrata in materia sulla soppressione dell’immunità

Con 8 voti contro 4 e 1 astensione, la Commissione è entrata in materia sulla richiesta del Ministero pubblico del Cantone di Berna.

Contrariamente a quanto deciso dalla CdI-N, la Commissione ritiene che le dichiarazioni pubblicate dai parlamentari sui media sociali concernenti questioni rilevanti per la società nel suo complesso costituiscano un elemento centrale dell’attività politica. Quando i parlamentari si rivolgono al pubblico proponendo tali contenuti, si deve in linea di principio partire dal presupposto che lo stiano facendo in qualità di deputati poiché il pubblico li percepisce in tale ruolo.

L’oggetto ritorna alla CdI-N per l’appianamento delle divergenze.

Ex consigliere nazionale Peter Keller (24.192): la Commissione conferma l’immunità

Nel caso dell’ex consigliere nazionale Peter Keller, con 10 voti contro 3, la Commissione è entrata in materia sulla richiesta del Ministero pubblico del Cantone di Berna e, sempre con 10 voti contro 3, ha deciso di non sopprimere l’immunità dell’ex consigliere nazionale.

La Commissione rinvia alla decisione presa nel caso Chiesa (24.191, cfr. comunicato stampa della CAG-S dell’8 ottobre 2024 e rapporto della CAG-S del 7 ottobre 2024). Nonostante Marco Chiesa e Peter Keller svolgano funzioni diverse (presidente del partito l’uno e segretario generale l’altro), ritiene che anche nel presente caso vi sia una connessione diretta con la condizione o l’attività ufficiale e che le dichiarazioni fatte durante le campagne per le elezioni e le votazioni rientrino nell’ambito della libertà di espressione e di formazione delle opinioni che regge questi processi democratici e che debbano di conseguenza essere tollerate. La decisione delle commissioni è dunque definitiva.

Giudice federale Jean-Luc Bacher (24.196): la Commissione conferma l’immunità

Come già la CdI-N, la Commissione ha confermato l’esistenza di una connessione diretta ed è entrata in materia all’unanimità sulla richiesta del procuratore generale del Cantone Ticino. Allineandosi alla CdI-N, anche la Commissione ha ritenuto nell’ambito della ponderazione degli interessi che nel presente caso la protezione dei tribunali in quanto istituzioni statali prevalga sull’interesse al perseguimento penale e ha pertanto deciso all’unanimità di non sopprimere l’immunità. La decisione delle commissioni è quindi definitiva.

Presieduta dal consigliere agli Stati Daniel Jositsch (S, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 25 febbraio 2025.