La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) sostiene l’ampio programma di promozione della trasformazione digitale nel settore sanitario (DigiSanté) e lo stanziamento del relativo credito d’impegno di 391,7 milioni di franchi. Tuttavia, stabilisce chiare linee guida per il Dipartimento federale dell’interno (DFI) per quanto riguarda la definizione degli obiettivi, il controlling e il coinvolgimento delle cerchie interessate e chiede che si presenti un rendiconto annuale al Parlamento. La CSSS-N respinge la proposta della Commissione delle finanze di compensare all’interno del DFI i posti creati nell’ambito del programma.

La Commissione ha approvato nella votazione sul complesso, con 17 voti contro 8, il credito d’impegno per il programma di promozione della trasformazione digitale nel settore sanitario (DigiSanté; 23.076). Nella sua ultima seduta aveva già deciso di entrare in materia. Questo programma su larga scala mira a migliorare nell’arco di dieci anni la qualità delle cure, l’efficienza e la trasparenza del sistema sanitario e la sicurezza dei pazienti.

Anche la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) si era occupata del credito d’impegno, chiedendo che tutti i posti supplementari creati nell’ambito del programma DigiSanté siano compensati all’interno del DFI. La CSSS-N ha respinto questa proposta con 17 voti contro 8. Ritiene che un obbligo in tal senso metterebbe a rischio l’attuazione del programma, in quanto si dovrebbe esternalizzare un maggior numero di lavori sottraendo fondi destinati a progetti e con il rischio di notevoli ritardi. Inoltre, il DFI sarà già chiamato a fornire notevoli contributi propri, che non sono inclusi nel credito. Una minoranza propone di accettare la proposta della CdF-N.

Con 21 voti contro 0 e 4 astensioni, la Commissione ha tuttavia deciso di inserire nel decreto federale concernente il credito d’impegno linee guida sulla definizione delle priorità dei progetti, sulla definizione degli obiettivi e sul coinvolgimento di attori esterni. Inoltre, il DFI dovrà riferire annualmente al Parlamento. Le priorità devono essere definite sulla base dei benefici previsti sia per gli attori sia per i pazienti. Gli obiettivi devono essere misurabili e adeguatamente controllati. Inoltre, la CSSS-N ha deciso con 13 voti contro 12 di sancire esplicitamente nel decreto che le prestazioni dell’amministrazione federale devono essere accessibili a tutta la popolazione e che si deve prestare particolare attenzione alle esigenze delle persone con disabilità. Una minoranza respinge questa aggiunta.

Il progetto è in tal modo pronto per la sessione primaverile.

Sulla base di un rapporto dell’amministrazione sui sistemi informativi di ospedali e studi medici, la CSSS-N ha altresì deciso, con 13 voti contro 8 e 4 astensioni, di presentare un postulato che chiede di esaminare l’introduzione standard minimi per i produttori di tali sistemi primari nel settore dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (24.3013).

Le personein una posizione analoga a quella dei datori di lavoro devono ricevere più rapidamente l’indennità di disoccupazione

Con 13 voti contro 12, la Commissione ha adottato all’attenzione della Camera il suo progetto in adempimento dell’Iv. Pa. Silberschmidt. Gli imprenditori che pagano i contributi per l’assicurazione contro la disoccupazione devono anche essere assicurati contro la disoccupazione (20.406). In precedenza aveva preso atto dei risultati della consultazione. In risposta a pareri giunti dal settore culturale, la CSSS-N ha deciso, con 13 voti contro 12, di inserire nella variante della maggioranza una disposizione che prevede alcune eccezioni per le persone che cambiano spesso rapporto di lavoro o che hanno impieghi temporanei. Ad esempio, per ricevere l’indennità di disoccupazione non sarà necessario che abbiano lavorato nell’azienda in questione per almeno due anni. Saranno anche esenti dall’obbligo di rimborso se saranno riassunte nella stessa azienda. La Commissione ha inoltre deciso all’unanimità di inserire nel progetto una clausola di valutazione: cinque anni dopo l’entrata in vigore della revisione, il Consiglio federale dovrà esaminare l’attuazione, l’efficacia e le conseguenze finanziarie del progetto e proporre gli eventuali adeguamenti necessari. Nel complesso, la CSSS-N ha deciso, con 13 voti contro 12, di attenersi alla variante della maggioranza posta in consultazione, preferendola alla variante «Obbligo di pagare i contributi solo per le persone che hanno diritto alle prestazioni». Diverse minoranze ripropongono alla Camera quanto già sottoposto in consultazione. Quale prossimo passo, il Consiglio federale avrà la possibilità di esprimersi. Il progetto dovrebbe essere pronto per la sessione estiva.

Assegni familiari: la Commissione vuole rafforzare il potere di acquisto delle famiglie

Con 13 voti contro 12, la Commissione ha dato seguito all’Iv. Pa. Jost «Famiglie forti grazie ad assegni adeguati» (23.406), che prevede di aumentare di 50 franchi l’ammontare minimo degli assegni familiari, portando a un mimino di 250 franchi l’assegno per i figli e di 300 franchi l’assegno di formazione. Alcuni Cantoni già versano assegni familiari pari o superiori a 250 franchi, ma la maggior parte dovrebbe modificare la propria prassi. La Commissione sottolinea che gli assegni familiari consentono di aiutare sia le famiglie in situazioni precarie sia le famiglie del ceto medio, che attualmente sono confrontate a una perdita di potere d’acquisto dovuta all’aumento dei premi e delle pigioni e all’inflazione. Sostenendo le famiglie, la Commissione mira a ridurre il rischio che i bambini siano confrontati a situazioni di povertà. Con 16 voti contro 8, propone invece di non dare seguito all’Iv. Pa. Piller Carrard dal tenore simile «Rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie» (22.499), poiché ritiene che l’aumento richiesto di 100 franchi e i conseguenti costi supplementari sarebbero troppo onerosi da finanziare.

LAMal: la pubblicità non deve essere finanziata dai premi degli assicurati

Con 12 voti contro 12 e il voto decisivo della presidente, la Commissione ha deciso di dare seguito all’Iv. Pa. (Hurni) Piller Carrard. Porre fine alla pubblicità effettuata sulle spalle degli assicurati! (22.497). I costi della pubblicità per l’assicurazione obbligatoria sono attualmente contabilizzati come costi amministrativi e sono quindi finanziati dai premi. Nel 2022 questi costi ammontavano a quasi 73 milioni di franchi. Dato che l’assicurazione di base è obbligatoria e che la pubblicità non contribuisce alla prevenzione o alla promozione della salute, la maggioranza della Commissione ritiene che la pubblicità non apporti alcun valore aggiunto e che i relativi costi non debbano essere finanziati dai premi. Alla luce dei continui aumenti dei premi, ritiene che questa pratica non sia più accettabile. Il divieto di pubblicità si applicherebbe solo all’assicurazione obbligatoria, mentre gli assicuratori potrebbero continuare a promuovere i loro prodotti nel settore delle assicurazioni complementari.

L’iniziativa dovrà ora essere esaminata dalla Commissione omologa del Consiglio degli Stati.

Altri oggetti

Per quanto riguarda il progetto di digitalizzazione nell’ordinamento delle indennità di perdita di guadagno (23.067) per chi presta servizio, la Commissione ha deciso con 16 voti contro 7, nella votazione sul complesso, di allinearsi al disegno del Consiglio federale. Era già entrata in materia sul disegno nella sua ultima riunione e aveva richiesto ulteriori informazioni sulle conseguenze finanziarie della modifica. Una minoranza proporrà alla Camera nella sessione primaverile di non entrare in materia poiché teme che, di fatto, l’attuazione del progetto non porterà ad alcuna semplificazione.

La Commissione si è informata sul disegno di ordinanza del Consiglio federale relativo all’adeguamento della struttura tariffale per la fisioterapia ambulatoriale. Come la sua omologa del Consiglio degli stati, anche la CSSS-N vuole seguire da vicino gli sviluppi di questo progetto controverso. Prevede di riprendere l’oggetto in una prossima seduta. Con 12 voti contro 11 ha inoltre deciso di depositare un postulato (24.3014) che chiede di esaminare in che modo sia possibile tenere conto del rincaro nelle convenzioni tariffali dei diversi fornitori di prestazioni.

La Commissione è stata consultata in merito all’ordinanza sui prodotti del tabacco. Raccomanda al Consiglio federale di apportare modifiche a diversi punti. Ad esempio, si dovrebbe rinunciare ad allegare fisicamente le informazioni al prodotto. Tali informazioni dovrebbero invece poter essere riportate direttamente sull’imballaggio e non dovrebbero obbligatoriamente essere disponibili in tutte le lingue ufficiali. Inoltre, non dovrebbero essere richieste avvertenze per la sponsorizzazione. Infine, la Commissione sottolinea che occorre garantire che il sistema d’informazione previsto per la notifica dei prodotti sia facile da usare.

La Commissione è stata informata dell’accordo di cooperazione nell’ambito della salute inserito nella bozza di mandato negoziale con l’UE del Consiglio federale. Rinuncia a rivolgere raccomandazioni al Consiglio federale.

La Commissione è stata informata del contenuto dei negoziati in corso all’OMS sul Regolamento sanitario internazionale e sull’accordo sulle pandemie. Con 13 voti contro 11 e 1 astensione, ha deciso di raccomandare al Consiglio federale di conferire al Parlamento la decisione di ratificare un’eventuale adesione all’accordo dell’OMS sulle pandemie.

La Commissione ha esaminato la questione del long covid e ha sentito una delegazione dell’organizzazione «Long Covid Svizzera». Constata che la necessità di agire è riconosciuta dai vari attori coinvolti e dal Consiglio federale, ma sottolinea che devono ancora essere affrontate sfide importanti per garantire un’assistenza adeguata ed efficace alle persone colpite da questa malattia. La Commissione rileva l’importanza della ricerca scientifica in questo campo e sarebbe favorevole alla creazione di centri di competenza specializzati per il trattamento del long covid.

La Commissione propone, con 16 voti contro 7, di non dare seguito all’Iv. Ct. VD.La LAMal va modificata in modo tale che i Cantoni che lo desiderano possano istituire per via legislativa un ente cantonale incaricato di fissare e riscuotere i premi e finanziare tutti i costi a carico dell’AOMS (21.322), allineandosi in tal modo a quanto deciso dal Consiglio degli Stati. Ravvisando nell’iniziativa un inutile ed eccessivo intervento nel sistema attuale, la Commissione rinvia a una serie di progetti analoghi che non hanno mai trovato una maggioranza.

La Commissione propone, con 17 voti contro 6 e 2 astensioni, di prolungare il termine per l’attuazione dell’Iv. Pa. Humbel. Concorrenza per i prodotti menzionati nell’elenco dei mezzi e degli apparecchi (16.419). Ha inoltre deciso di sospendere i suoi lavori in attesa del messaggio relativo alla revisione nel settore affine delle analisi di laboratorio, nel quale si prevede che anche in questo ambito i prezzi dovranno essere negoziati dai partner tariffali e non più dalle autorità. Quale primo passo, la Commissione ha preso atto dei risultati della consultazione.

La Commissione propone, con 16 voti contro 7 e 1 astensione, di prolungare di un anno il termine per l’attuazione della Mo. Consiglio nazionale (Darbellay). Colmare le lacune giuridiche nell’assicurazione contro gli infortuni (11.3811).

Presieduta dalla consigliera nazionale Barbara Gysi (PS, SG), la Commissione si è riunita a Berna il 22 e il 23 febbraio 2024. A parte della seduta era presente la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.