La conferenza di conciliazione si è chinata sulle ultime divergenze concernenti il progetto di riforma delle PC (16.065) e ha accolto senza voti contrari la proposta di conciliazione

​La proposta della conferenza di conciliazione sulla riforma delle prestazioni complementari (PC) contiene i seguenti punti:

  • introduzione di una soglia d’ingresso: persone sole con una sostanza che supera 100 000 franchi oppure coniugi con una sostanza che supera 200 000 franchi non dovrebbero avere diritto alle prestazioni complementari (PC) (art. 9a LPC; con 18 voti contro 6 e 2 astensioni). A differenza del modello finora sostenuto dal Consiglio nazionale, non si dovrebbe in alcun caso prendere in considerazione la sostanza sotto forma di immobili a uso proprio. Diventa di conseguenza superflua la disposizione relativa al prestito garantito da ipoteca (art. 11a0 LPC). All’immobile in questione vengono tuttavia applicate le consuete regole del calcolo delle PC, pertanto, viene computato come sostanza dedotto l’importo esente da imposta. 
  • restituzione delle PC con un prelievo dalla successione: dopo il decesso di un beneficiario di PC, le prestazioni ricevute devono essere restituite allo Stato per la parte di eredità che supera i 40 000 franchi (art. 16a cpv. 1; secondo Consiglio degli Stati).
  • importi non computabili del patrimonio: gli importi non computabili devono essere ridotti allo stato precedente il nuovo ordinamento del finanziamento delle cure, tenendo comunque conto del rincaro (art. 11 cpv. 1 lett. c; secondo Consiglio degli Stati; all’unanimità)
  • possibilità di trasferire e pagare gli importi delle PC per le tasse giornaliere direttamente agli istituti e agli ospedali (art. 21a cpv. 1; secondo Consiglio nazionale; con 25 voti contro 1).

La proposta di conciliazione, che sarà trattata lunedì 18 marzo in Consiglio degli Stati e martedì, 19 marzo in Consiglio nazionale, consente di ottenere un risparmio pari a 453 milioni di franchi (contro i 427 secondo la decisione del Consiglio degli stati e i 463 secondo la decisione del Consiglio nazionale, cfr. allegato).

Presieduta dal consigliere agli Stati Joachim Eder (PLR, ZG) e in presenza del consigliere federale Alain Berset, la Conferenza di conciliazione si è riunita a Berna il 7 marzo 2019.