Grazie ai lavori della sua sottocommmissione, la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale raggiunge un consenso su un progetto di revisione totale della legge sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile. Nell’ambito della deliberazione di dettaglio, la Commissione accoglie diverse richieste dei Cantoni e propone alla propria Camera svariate modifiche al disegno del Consiglio federale, in particolare per quanto riguarda le organizzazioni partner, i compiti della protezione civile, il modello della ferma continuata, i contributi sostitutivi e la ripartizione dei costi. Nella votazione sul complesso, la CPS-N all’unanimità propone alla propria Camera di accogliere il progetto.

​La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) ha condotto e concluso la deliberazione di dettaglio sulla revisione totale della legge federale sulla protezione della popolazione e la protezione civile (LPPC) (18.085). Essa ha preso atto del lavoro svolto dalla sua sottocommissione, che nelle ultime settimane ha esaminato l’ampio elenco delle modifiche avanzate dai Cantoni e le ha sottoposto proposte di soluzioni. Nell’ambito della deliberazione di dettaglio, su molti punti la Commissione si allinea alle proposte della sua sottocommissione dando così seguito anche a diverse richieste dei Cantoni.

Con 15 voti contro 8, la CPS-N chiede alla sua Camera di designare anche il servizio civile come organizzazione partner nella protezione della popolazione (art. 3). Secondo la Commissione, questa misura può aumentare in modo significativo la sostenibilità del sistema nel suo complesso. La minoranza sostiene invece che il servizio civile non dispone della struttura necessaria per un suo coinvolgimento come organizzazione partner.

Per quanto riguarda i compiti della protezione civile (art. 28), la CPS-N all’unanimità chiede alla sua Camera di rinunciare a estendere il profilo delle prestazioni della protezione civile al settore dell’assistenza sanitaria. In assenza di basi concettuali sul mantenimento del sistema sanitario svizzero in caso di catastrofi e situazioni d’emergenza, la Commissione non ritiene opportuna una simile estensione.

La CPS-N ha respinto, con 20 voti contro 3, la proposta del Consiglio federale di introdurre il modello della ferma continuata (art. 32). Dato che, nella pratica, i militi della protezione civile prestano tra i 70 e gli 80 giorni di servizio, la maggioranza della Commissione non vede per quali motivi una persona dovrebbe fornire su base volontaria 245 giorni di servizio. La minoranza intende invece mantenere questa possibilità.

Per quanto riguarda i rifugi e i contributi sostitutivi (art. 61–67), la CPS-N ha discusso vari modelli e deciso, con 17 voti contro 6 (risp. 17 voti contro 1 e 5 astensioni), di proporre alla sua Camera di mantere in linea di massima il sistema attuale, poiché a suo avviso garantisce la protezione della popolazione in caso di crisi o catastrofi. Contrariamente al disegno del Consiglio federale, la Commissione propone inoltre alla sua Camera di utilizzare i contributi sostitutivi anche per il rimodernamento di rifugi pubblici e privati o per finanziare compiti di istruzione nel settore della protezione civile. Minoranze propongono di abolire l’obbligo di realizzare rifugi e di corrispondere contributi sostitutivi, o almeno di istituire il blocco per la costruzione di nuovi rifugi.

Per quanto riguarda la ripartizione del finanziamento tra Confederazione e Cantoni (art. 92–93), la CPS-N all’unanimità propone alla sua Camera che la Confederazione e non i Cantoni prendano a carico i costi del sistema di gestione del personale dell’esercito e della protezione civile (PISA). Visto che il sistema è gestito e sviluppato dalla Confederazione, la Commissione ritiene che quest’ultima dovrebbe sostenerne anche i costi.L’oggetto 18.085 sarà discusso dal Consiglio nazionale nella sessione estiva. La Commissione ha inoltre deciso di pubblicare entro la fine della settimana le schede informative elaborate dal DDPS all’attenzione della sottocommissione, documenti su cui si sono fondate le deliberazioni e le decisioni prese dalla Commissione.

Nella seduta del 21 e 22 gennaio 2019 la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale è entrata in materia all’unanimità sul progetto di revisione totale della LPPC (18.085). L’audizione della Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri (CG MPP), svoltasi nel corso della stessa seduta, ha tuttavia rivelato notevoli divergenze fra il Consiglio federale e i Cantoni per quanto riguarda la precisa strutturazione del progetto, in particolare nell’ambito della delega di competenze legislative, della trasparenza sulle implicazioni finanziarie nonché delle basi strategiche. Per questo motivo la Commissione ha deciso di istituire una sottocommissione a cui ha affidato il compito di esaminare le richieste dei Cantoni e di sottoporle le necessarie proposte di modifica del progetto.

Rete nazionale di dati sicura

Dopo aver concluso la deliberazione della LPPC, la Commissione ha esaminato anche il progetto 18.088 «Rete nazionale di dati sicura. Credito d’impegno», che chiede di stanziare 150 milioni di franchi per lo sviluppo e l’acquisto del sistema. Sono stati soprattutto gli elevati costi e la lunga fase di attuazione del progetto a sollevare discussioni in seno alla Commissione. In questo contesto la CPS-N ha preso atto che la Rete nazionale di dati sicura è un progetto informatico chiave, attentamente monitorato dalla Delegazione delle finanze. La Commissione apprezza inoltre il fatto che il decreto federale preveda la liberazione del credito in tre fasi, legate all’avanzamento del progetto. In linea di principio la Commissione della politica di sicurezza ritiene necessario istituire un sistema per lo scambio di dati sicuro al fine di garantire la trasmissione di dati e di informazioni a banda larga tra i partner della protezione della popolazione in caso di catastrofe o di situazione d’emergenza, ma anche di ciberattacchi e interruzioni di corrente. L’entrata in materia è stata quindi decisa unanimemente e anche nella votazione sul complesso la CPS-N ha approvato il progetto all’unanimità. Sia l’oggetto 18.088 sia la revisione della LPPC saranno discussi dal Consiglio nazionale nella sessione estiva.

Presieduta dal consigliere nazionale Werner Salzmann (UDC, BE), la Commissione si è riunita a Berna il 15 maggio 2019.