La maggioranza della CPS-S è favorevole alle sei misure proposte, che coincidono nel loro tenore con le richieste formulate nella mozione 22.3055. Un progetto di revisione della legge sul servizio civile (19.020), materialmente simile, è stato respinto dal Consiglio nazionale in votazione finale nell’estate del 2020. Diverse proposte di stralcio delle sei misure sono state tutte respinte dalla Commissione con 9 voti contro 2, o con 8 voti contro 3. Con 9 voti contro 2 sono state parimenti respinte alcune proposte di non entrata in materia o di rinvio del progetto al Consiglio federale con l’incarico di presentare un messaggio rimaneggiato. L’oggetto sarà trattato dal Consiglio degli Stati nella sessione autunnale.
Per la maggioranza della Commissione, le misure contribuiranno a far sì che il servizio civile torni ad adempiere il suo scopo originario, ossia offrire una soluzione di carattere speciale basata sulla Costituzione per persone che si trovano in una situazione particolare. Le misure proposte dovrebbero frenare le domande d’ammissione al servizio civile presentate per motivi estranei al suo scopo, fermo restando che l’accesso al servizio civile per persone con conflitti di coscienza non è messo in discussione. La maggioranza ritiene che queste sei misure siano un primo passo che va nella direzione auspicata e permetteranno – con le altre misure previste (revisione della legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile, revisione della legge sull’esercito e sull’amministrazione militare e ottimizzazione del sistema dell’obbligo di prestare servizio a lungo termine tramite l’introduzione di un obbligo di prestare servizio di sicurezza) – di ridurre il numero relativamente elevato delle ammissioni al servizio civile, contribuendo in tal modo a garantire un apporto duraturo di effettivi all’esercito e alla protezione civile.
La minoranza ritiene, nel complesso, che la modifica proposta non sia equilibrata e che non sarà in grado di rispondere a uno degli obiettivi principali della revisione della legge sul servizio civile, ovvero l’apporto duraturo di effettivi all’esercito. La minoranza reputa anzi che la revisione farà crescere il numero di coloro che preferiranno sottrarsi ai loro obblighi militari attraverso la cosiddetta «via blu» (Partenze dall'esercito per motivi medici). È inoltre dell’avviso che il progetto non consideri l’importanza del servizio civile per l’economia pubblica e per i settori sociali e della sanità. Con la misura 1 (minimo di 150 giorni di servizio civile da prestare in ogni caso) vi è inoltre il pericolo che il progetto violi il principio costituzionale della parità di trattamento, in particolare quando membri dell’esercito che hanno già svolto gran parte dei giorni di servizio passano al servizio civile.
Prima della deliberazione, la Commissione ha svolto audizioni con rappresentanti della Conferenza governativa per gli affari militari, della protezione civile e dei pompieri e della Federazione svizzera del servizio civile (CIVIVA).
Sviluppare una strategia per migliorare la resilienza della società nel suo complesso in relazione alla capacità di difesa della Svizzera
La CPS-S propone all’unanimità di accogliere la mozione 24.4036 nella versione modificata dal Consiglio nazionale. La mozione incarica il Consiglio federale di presentare una strategia globale che comprenda misure concrete intese a rafforzare la resilienza economica e militare della società nonché la sua capacità economica e militare di difesa. L’oggetto sarà trattato dal Consiglio degli Stati nella sessione autunnale.
Rafforzare il ruolo dei prestatori di servizi di hosting e di cloud nella lotta contro le ciberminacce
La Commissione ha deciso all’unanimità di sospendere l’esame della mozione 25.3011, la quale incarica il Consiglio federale di elaborare basi legali che conferiscano ai prestatori di servizi di hosting e di cloud i diritti e gli obblighi necessari nella lotta contro le ciberminacce, al fine di contrastare l’utilizzazione abusiva delle infrastrutture e dei servizi da essi offerti in caso di ciberattacchi. In una delle sue prossime sedute intende, infatti, sentire il parere delle cerchie interessate.
Obbligo di prestare servizio militare per le persone con doppia cittadinanza
Infine, con 6 voti contro 2, la Commissione ha approvato l’iniziativa parlamentare Schmid 24.405 Nessun privilegio in materia di obbligo di prestare servizio militare per le persone con doppia cittadinanza, che torna così alla Commissione omologa del Consiglio nazionale incaricata di elaborare un progetto. La CPS-S ritiene che non sia rispettata l’equivalenza tra il servizio militare in Svizzera (scuola reclute) e in Francia (giornata introduttiva) e auspica che questa situazione venga corretta.
Durante la seduta, la Commissione è stata inoltre informata sullo stato di avanzamento dei progetti prioritari del DDPS, in particolare i progetti Air2030 e ADS 15, nonché sulla situazione attuale nel Vicino Oriente e sull’evoluzione della guerra in Ucraina.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Andrea Gmür-Schönenberger (Il Centro, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 18 agosto 2025. A parte della seduta erano presenti il capo del DEFR, il consigliere federale Guy Parmelin, e il capo del DDPS, il consigliere federale Martin Pfister.