Durante la sua prima seduta con la nuova consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) si è occupata principalmente della situazione nel settore dell'asilo. L'incontro si è svolto a Mendrisio, il Comune in cui vive il presidente della Commissione. La situazione migratoria al confine meridionale è tesa e le sfide per i prossimi mesi sono complesse.

In considerazione dell'elevato numero di nuove domande di asilo e della continua fuga dall'Ucraina la situazione è tesa. La Confederazione, i Cantoni, le Città e i Comuni sono sottoposti a forti pressioni. La Commissione riconosce che si stanno compiendo sforzi a tutti i livelli per gestire al meglio la situazione e che la collaborazione è fondamentalmente buona, ma rileva anche che i Cantoni ai confini meridionali e orientali sono maggiormente sollecitati. A causa dell'elevatissimo tasso di occupazione e del corrispondente basso rapporto di assistenza fra personale e rifugiati nei centri, la Commissione è particolarmente preoccupata per l’assistenza dell'elevato numero di minori non accompagnati e per l'assistenza medica. La Commissione auspica una migliore cooperazione con l'Italia e chiede che sia presa in considerazione la pressione sul personale di frontiera e di assistenza. Il fatto che solo una piccola parte dei migranti richieda asilo è un fenomeno che deve essere attentamente monitorato e gestito insieme ai Cantoni.

La Commissione si è inoltre occupata dello statuto S. È stata informata dal presidente del gruppo di valutazione dello statuto S sulle sue prime conclusioni e ha sentito il consigliere di Stato Norman Gobbi, membro del Comitato della CDDGP, e Miriam Behrens, direttrice dell’Organizzazione svizzera aiuto ai rifugiati. La Commissione ha esaminato in modo approfondito lo statuto S, discutendo in particolare delle questioni relative all'analisi dei costi concernenti le tariffe forfettarie globali e di integrazione e dello squilibrio tra le regioni. È stata inoltre discussa la questione delle misure di integrazione per le persone con uno statuto di soggiorno orientato al rientro ma con tempi di rientro incerti. In questo contesto è stata discussa anche la possibilità di affrontare in un secondo momento lo statuto di ammissione provvisoria.

Inoltre, la Commissione è stata informata sullo stato intermedio dell'Agenda Integrazione Svizzera introdotta nel 2019 e sulla sua attuazione nei Cantoni e nei Comuni.

Plurilinguismo nell’Amministrazione federale

La Commissione ha fatto il punto della situazione del plurilinguismo in seno all’Amministrazione federale. Ha sentito in particolare le considerazioni della Delegata federale al plurilinguismo in merito alle priorità e alle misure adottate per favorire la rappresentanza delle diverse comunità linguistiche. La Commissione ha preso atto del fatto che il prossimo rapporto quadriennale 2020-2023 sulla promozione del plurilinguismo è in fase di elaborazione. Anche i lavori di attuazione della mozione 20.3920 e del postulato 20.3921, accolti dalla Commissione in occasione di una precedente discussione, sono sulla buona strada. Secondo la Commissione l’adeguata rappresentanza delle minoranze linguistiche in seno all’Amministrazione federale rimane una sfida importante. Al di là di questo aspetto, occorre anche mettere maggiormente l’accento sulle competenze linguistiche di tutti i collaboratori e garantire che esse siano sufficienti.

Nessun obbligo per i deputati che rappresentano casse malati di dichiarare l’ammontare delle remunerazioni percepite

Con 13 voti contro 9 la Commissione propone alla propria Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Lorenzo Quadri (22.474), con la quale chiede di obbligare i parlamentari che sono membri di consigli d’amministrazione o di organi direttivi di casse malati a rendere pubbliche le remunerazioni che incassano per questi incarichi. Secondo la Commissione è arbitrario prendere di mira unicamente i rappresentanti delle casse malati, escludendo altri detentori di mandati nel settore sanitario o rappresentanti di aziende sussidiate dalla Confederazione. Essa ricorda inoltre l’esistenza di regole di trasparenza che obbligano tutti i parlamentari a dichiarare le loro attività accessorie e a precisare se tali attività sono remunerate oppure no.

Una minoranza sostiene lo scopo generale perseguito dall’iniziativa e auspica una maggiore trasparenza per quanto concerne gli importi percepiti nell’esercizio di attività accessorie remunerate.

Controllo qualitativo degli atti normativi previsti: la Commissione rinuncia all’elaborazione di nuove disposizioni

Con 16 voti contro 5 la Commissione propone alla propria Camera di togliere dal ruolo un’iniziativa parlamentare che vuole ancorare nella legge il controllo qualitativo degli atti normativi previsti (16.500 Iv. Pa. Knecht). Nel 2018 le Commissioni delle istituzioni politiche avevano dato seguito a questa iniziativa. La Commissione del Consiglio nazionale ha tuttavia aspettato ad attuarla poiché contemporaneamente il Consiglio federale era stato incaricato di elaborare alcuni progetti per ridurre la densità normativa. Nel dicembre dello scorso anno il Consiglio federale ha quindi sottoposto al Parlamento progetti per l’introduzione di un freno alla regolamentazione (22.083) e per una legge sullo sgravio delle imprese (22.082). Se si dovesse riscontrare la necessità di ulteriori regolamentazioni nel senso dell'iniziativa parlamentare Knecht, eventuali proposte potranno essere presentate durante la trattazione dei progetti del Consiglio federale.

Presieduta dal consigliere nazionale Marco Romano (M-E, TI), la Commissione si è riunita il 19 e 20 gennaio 2023 nel Cantone di origine del suo presidente in occasione della tradizionale seduta extra muros. Essa ha colto l’occasione per farsi anche un’idea della situazione dei migranti nella parte meridionale del nostro Paese. Oltre alla stazione ferroviaria di Chiasso, la Commissione ha visitato i vari centri per migranti in arrivo presso la stazione ferroviaria di Chiasso e il centro federale d'asilo Pasture a Balerna e ha avuto uno scambio di opinioni con rappresentanti dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) e della Segreteria di Stato della migrazione (SEM).