Ai membri dell’Assemblea federale devono essere applicate prescrizioni sulla trasparenza più severe? La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) ritiene che sia necessario intervenire soltanto in alcuni casi puntuali. Per esempio i parlamentari dovrebbero indicare nel registro degli interessi se la loro attività è retribuita od onorifica. Andrebbe inoltre fatta trasparenza per quanto concerne i viaggi effettuati dai deputati su incarico di organi parlamentari. La Commissione si è invece opposta a numerose altre proposte di regolamentazione più severe.

​Secondo l’articolo 11 della legge sul Parlamento, ogni membro dell’Assemblea federale deve comunicare quali attività esercita oltre al mandato parlamentare. Diverse iniziative parlamentari chiedono ora che anche i redditi derivanti da tali attività debbano essere integralmente o parzialmente notificati o che possano essere dichiarati a titolo facoltativo. Con 16 voti contro 8 la Commissione ha accolto la proposta del consigliere nazionale Peter Keller (V, NW), il quale chiede di introdurre l’obbligo di indicare se un’attività è retribuita o è svolta a titolo onorifico (15.437 Iv. Parl. Keller Peter. Registro degli interessi. Distinguere le attività retribuite da quelle onorifiche). È anche nell’interesse dei parlamentari poter chiarire di fronte all’opinione pubblica che un loro particolare impegno non è legato a una corrispondente entrata finanziaria.

La Commissione non vede al contrario alcun vantaggio nell’obbligo di dichiarare l’ammontare dei redditi derivanti dalle attività extraparlamentari. Non si può infatti partire dal presupposto che l’impegno profuso da un deputato in un determinato ambito sia direttamente proporzionale all’ammontare della retribuzione ricevuta dall’organizzazione direttamente interessata. Con 16 voti contro 7 la Commissione ha pertanto rifiutato un’altra proposta del consigliere nazionale Keller, che chiede di dichiarare i redditi derivanti dalle attività extraparlamentari (15.441 Iv. Parl. Dichiarare i redditi provenienti da attività per le quali sussiste l’obbligo di indicare le relazioni di interesse). Con 16 voti contro 9 la Commissione ha pure respinto due iniziative simili dei gruppi socialista e verde (15.449 Iv. Parl. Gruppo socialista. Trasparenza sui redditi e le relazioni d’interesse dei parlamentari / 15.463 Iv. Parl. Gruppo dei verdi. Completare le relazioni d’interesse dei parlamentari con l’indicazione dell’ammontare delle indennità percepite). Con 14 voti contro 5 e 5 astensioni la Commissione si è opposta anche a una dichiarazione spontanea (15.446 Iv. Parl. Keller Peter. Dichiarazione spontanea di attività onorifiche e retribuite che devono essere indicate quali relazioni d’interesse). I parlamentari possono pubblicare questo tipo di informazioni sulla loro homepage.

Una minoranza della Commissione si è invece espressa a favore di un obbligo di dichiarare le indennità percepite, ritenendo che i cittadini abbiano il diritto di essere informati sulle retribuzioni che potrebbero influenzare i deputati.

 

Creare trasparenza per quel che concerne i viaggi dei parlamentari

Il consigliere nazionale Alfred Heer (V, ZH) chiede che gli organi di informazione possano essere informati dei viaggi effettuati da membri dell’Assemblea federale nell’ambito di un mandato in seno a una delegazione parlamentare (ad esempio Consiglio d’Europa, OSCE ecc.) o a una commissione (15.442 Iv. Parl. Obbligo d’informazione sui viaggi dei membri dell’Assemblea federale). Questa richiesta è stata sostenuta da una maggioranza della Commissione (20 voti contro 4). La Commissione ritiene che i contribuenti abbiano il diritto di sapere quali deputati viaggiano a spese della collettività. Per evitare speculazioni mediatiche è meglio rendere note cifre attendibili.

 

Nessuna trasparenza riguardo alle donazioni ai membri del Parlamento

La consigliera nazionale Nadine Masshardt (S, BE) chiede che i membri del Parlamento debbano rendere conto, a partire da un certo ammontare, delle donazioni da essi ricevute per l’esercizio dell’attività politica (15.452 Iv. Parl. Per una maggiore trasparenza riguardo alle donazioni). Con 16 voti contro 8 la Commissione si è opposta a tale richiesta, intravvedendovi un segnale di sfiducia nei confronti dei deputati. Poiché in Svizzera non vi è un sistema di finanziamento dei partiti, i politici dipendono dalle donazioni private; tuttavia, questo non significa assolutamente che i membri del Parlamento possano essere comprati. La minoranza della Commissione ritiene invece particolarmente preoccupante il fatto che la Svizzera possa essere uno degli ultimi Stati in cui ai cittadini è negato questo livello minimo di trasparenza.

 

Accettazione di regali: nessuna nuova regolamentazione

La consigliera nazionale Masshardt chiede inoltre di modificare la legge sul Parlamento affinché i deputati possano partecipare a un viaggio su invito di un gruppo di interesse, a patto che provvedano essi stessi a pagare le spese di viaggio (15.453 Iv. Parl. Per maggiore trasparenza riguardo ai viaggi dei parlamentari). Con 15 voti contro 10 la Commissione non ritiene necessario intervenire ancora sul piano legislativo: il diritto penale in materia di corruzione e le raccomandazioni dell’Ufficio della Camera prevedono già una regolamentazione sufficiente della materia. La minoranza, dal canto suo, ritenendo che le raccomandazioni possano essere facilmente ignorate, avrebbe accolto positivamente l’introduzione di simili norme nella legge sul Parlamento.

 

Nessun obbligo supplementare di ricusazione

La consigliera nazionale Kathrin Bertschy (GL, BE) chiede che i parlamentari che partecipano ai lavori delle commissioni siano tenuti a ricusarsi nel caso in cui l’oggetto in deliberazione abbia un impatto diretto sul loro reddito (15.467 Iv. Parl. Obbligo di ricusazione dalle sedute commissionali per i parlamentari che hanno un interesse personale diretto di tipo economico). La Commissione si è opposta a questa iniziativa con 16 voti contro 8. Essa ritiene infatti che in singoli casi la difesa di interessi politici sia difficilmente dissociabile da interessi economici personali: l’agricoltore eletto in Parlamento è sì toccato nei suoi interessi quando si dibatte della regolamentazione dei pagamenti diretti, ma è stato eletto anche in quanto agricoltore proprio per difendere questo tipo di interessi. La minoranza della Commissione reputa al contrario importuno il fatto che i lavori commissionali possano essere influenzati in modo unilaterale da determinati interessi personali.

 

Presieduta dal consigliere nazionale Heinz Brand (V, GR), la Commissione si è riunita a Berna il 4 e 5 febbraio 2016.

 

 

Berna, 5 febbraio 2016 Servizi del Parlamento