Con 11 voti contro 2 la CIP-S non è entrata in materia su un progetto del Consiglio nazionale, in base al quale in futuro soltanto i parlamentari non rieletti, ma non quelli che lasciano volontariamente il Parlamento, possono chiedere un aiuto transitorio (16.460 n Iv. Pa. Soppressione dell’aiuto transitorio per i parlamentari). Già con la sua decisione del 9 dicembre 2019 il Consiglio nazionale ha scelto una soluzione meno radicale rispetto a quella proposta dalla propria Commissione, che voleva abolire completamente l’aiuto transitorio.
La Commissione ritiene che il saltuario ricorso al modesto aiuto transitorio non giustifichi una modifica della legge: dal 2004 al 2018 infatti l’aiuto transitorio di al massimo 2370 franchi al mese è stato accordato a 22 persone per un totale di 923 000 franchi. Dall’inizio di questa legislatura sono stati autorizzati aiuti transitori a favore di sei parlamentari non rieletti. La Commissione è convinta che l’intensa attività parlamentare non permetta a tutti i deputati di conseguire un reddito accessorio e di garantirsi quindi un sostentamento sufficiente qualora venisse a mancare loro improvvisamente l’indennità per l’attività parlamentare. In questi rari casi l’aiuto transitorio deve permettere agli ex parlamentari di tornare a svolgere un’attività professionale.
Una minoranza della Commissione ritiene che ogni singolo parlamentare sia responsabile di provvedere per tempo alla propria situazione professionale dopo la conclusione dell’attività parlamentare.
Conferimento della garanzia alle costituzioni rivedute di cinque Cantoni
La CIP-S propone di conferire la garanzia federale alle costituzioni rivedute dei Cantoni di Uri, Ticino, Vaud, Vallese e Ginevra (19.066). La revisione della Costituzione di Uri concernente in particolare una modifica del sistema elettorale per il Gran Consiglio ha suscitato intense discussioni, a conclusione delle quali la garanzia è stata conferita con 10 voti contro 2.
Decisione concernente un’iniziativa parlamentare e diversi interventi
La CIP-S si è inoltre espressa sul seguito di un’iniziativa parlamentare e di diversi interventi.
Con 10 voti contro 2 e un’astensione essa propone di non dare seguito all’iniziativa parlamentare del consigliere agli Stati Minder (V, SH), che chiede l’introduzione di un obbligo di domicilio per i membri dell’Assemblea federale (19.490). Visti i rari casi di applicazione prevedibili, la Commissione preferisce lasciare ai deputati la responsabilità della scelta del proprio domicilio. Con 8 contro 0 e 4 astensioni la CIP-S propone altresì di respingere la mozione del Consiglio nazionale 17.3375 «Il passaporto dei pedofili deve essere ritirato». Pur condividendo le preoccupazioni espresse in questa mozione, la Commissione ritiene tuttavia che vi siano già gli strumenti necessari. Con 4 voti contro 4 e 3 astensioni e il voto decisivo del vicepresidente la CIP-S propone di accogliere una mozione del consigliere agli Stati Damian Müller (RL, LU) volta a facilitare il reclutamento di manodopera straniera da parte delle imprese attive nell’ambito delle crociere fluviali svizzere (19.3138 s Mo. [Janiak] Müller Damian. Pari opportunità per le navi da crociera fluviale svizzere). La Commissione ritiene che la situazione particolare di questo settore giustifichi l’introduzione di un regime speciale. Con 11 voti contro 0 e 2 astensioni la CIP-S propone di respingere la mozione del Consiglio nazionale 18.4050 «L'amministrazione potere supremo dello Stato?», ritenendo che essa sia già stata attuata. Da ultimo la CIP-S propone all’unanimità di respingere la mozione del Consiglio nazionale 19.3294 «Spedizione elettronica al posto del voto elettronico», poiché non ritiene l’invio elettronico sufficientemente sicuro.
La Commissione ha inoltre ripreso l’esame di diverse iniziative nell’ambito del voto elettronico (19.312 iniziativa del Cantone di Ginevra, 18.468 Iv. Pa. [Zanetti Claudio] Grüter, 18.427 Iv. Pa. Müller Damian). Dopo aver sentito una rappresentanza della Conferenza dei cancellieri di Stato, proseguirà le sue deliberazioni in una prossima seduta.
Presieduta dal consigliere agli Stati Mathias Zopfi (G/GL), la Commissione si è riunita a Berna il 30 e 31 gennaio 2020.