La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) raccomanda al Consiglio federale di abolire, per le persone la cui non contagiosità è stata accertata, le restrizioni individuali che pregiudicano gravemente i diritti fondamentali, quali ad esempio le quarantene. Nel caso delle persone vaccinate, queste restrizioni decadranno non appena sarà provato che il vaccino contro il COVID-19 impedisce anche il contagio.

La CIP-S ha discusso in modo approfondito la tematica delle agevolazioni che potrebbero essere concesse alle persone vaccinate contro il COVID-19, in particolare dal punto di vista dei diritti fondamentali e della protezione dei dati. Sull’argomento ha sentito esperti di diritto provenienti dal mondo accademico, la presidente della Commissione nazionale di etica, rappresentanti dell’Ufficio federale della sanità pubblica e dell’Ufficio federale di giustizia nonché l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza. Ha esaminato diverse questioni, in particolare se occorreva obbligatoriamente prevedere agevolazioni per le persone vaccinate in vista di un ripristino delle libertà e dei diritti fondamentali e in quale misura i privati potevano decidere di riservare l’accesso a determinati servizi alle persone vaccinate nell’ambito dell’autonomia contrattuale.

La Commissione ha preso atto con soddisfazione delle discussioni svoltesi in seno al Consiglio federale su questo argomento. Con 6 voti contro 1 e 5 astensioni ha deciso di formulare i seguenti auspici:

  • dal momento in cui è scientificamente accertato che una vaccinazione impedisce efficacemente di contagiare altre persone, non dovranno più essere ordinate pesanti ingerenze individuali nei diritti fondamentali (soprattutto quarantene) nei confronti delle persone debitamente vaccinate; per questo momento vanno inoltre verificate accuratamente ulteriori agevolazioni. Ciò si applicherà per analogia anche ad altre prove che attestino la non contagiosità (guarigione o test negativo);
  • il Consiglio federale è invitato a preparare per tempo le basi necessarie per istituire un sistema di certificazione sicuro e praticabile atto a provare l’avvenuta vaccinazione e/o un pertinente certificato di vaccinazione.

In allegato al presente comunicato stampa figurano un elenco delle domande e risposte nonché tre documenti che illustrano i pareri dei prof. Belser e Stöckli dell’Università di Friburgo e dell’Ufficio federale di giustizia (in tedesco e francese).

Presieduta dal consigliere agli Stati Andrea Caroni (RL/AR), la Commissione si è riunita il 23 febbraio 2021 a Berna.