Nel giugno 2023 il Consiglio degli Stati ha accolto una mozione depositata dal consigliere agli Stati Werner Salzmann (23.3082 s. Offensiva nell’ambito dei rimpatri ed espulsione sistematica degli autori di reati e delle persone potenzialmente pericolose) che chiede al Consiglio federale di presentare una strategia e di prendere le misure necessarie al fine di aumentare nettamente, nei prossimi anni, il numero dei rimpatri e delle espulsioni, in particolare emettendo sanzioni nei confronti dei Paesi non cooperativi. In occasione della sessione invernale 2023, il Consiglio nazionale ha adottato la mozione in una forma modificata, che non menziona sanzioni. Con 10 voti contro 1, la Commissione propone di adottare la versione del testo modificata dal Consiglio nazionale. Condivide infatti il parere del Consiglio nazionale e del Consiglio federale secondo cui le sanzioni rappresentano spesso uno strumento poco efficace o addirittura controproducente.
Con 7 voti contro 5 e un’astensione, la Commissione propone di accogliere il secondo punto della mozione presentata dall’ex consigliere agli Stati Philippe Bauer (23.3838 s), che incarica il Consiglio federale di concludere nuovi partenariati migratori che rispondano a una necessità strategica. La Commissione ritiene che si tratti di sostenere l’attuale politica del Consiglio federale in materia. Con 7 voti contro 4 e 2 astensioni, la Commissione propone per contro di respingere il primo punto di tale mozione, il quale invita il Consiglio federale a porre fine ai partenariati migratori la cui utilità per la Svizzera non è più comprovata, in quanto, adottandolo, si darebbe un segnale sbagliato in merito alla politica migratoria esterna.
La Commissione propone inoltre di approvare la maggior parte dei punti contenuti nella mozione depositata dal Gruppo liberale radicale (23.3533 n), accolta dal Consiglio nazionale in occasione della sessione autunnale del 2023, la quale chiede che vengano adottate varie misure per arginare le migrazioni secondarie irregolari. Con 5 voti contro 2 e 5 astensioni, la Commissione ha comunque respinto il primo punto della mozione: una sua adozione avrebbe l’effetto di minare potenzialmente il principio di proporzionalità, in quanto si impedirebbe alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) di avvalersi, in casi giustificati, di una clausola di sovranità
Altre mozioni nel settore della migrazione
Con 11 voti contro 1, la Commissione propone, per ragioni di natura formale, di respingere la mozione depositata dal consigliere nazionale Mustafa Atici (22.4105 n. Ovviare alla penuria di specialisti impiegando tutti i titolari di una formazione professionale superiore), accolta dal Consiglio nazionale nella sessione autunnale del 2023. Pur condividendo le preoccupazioni dell’autore della mozione, la Commissione osserva che un analogo mandato è già stato conferito al Consiglio federale nel quadro del progetto di revisione della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (22.067. Ammissione agevolata di stranieri con un diploma universitario svizzero). Le Camere hanno infatti rinviato il progetto al Consiglio federale con l’incarico di proporre semplificazioni conformi alla Costituzione per l’ammissione di stranieri titolari di talune categorie di diplomi svizzeri.
Con 7 voti contro 4, la Commissione si è pronunciata in favore della mozione 23.3968 n della sua omologa del Consiglio nazionale (CIP-N) «Statuto di protezione S. Agevolare l’accesso al mercato del lavoro», già accolta dal Consiglio nazionale. Se la mozione verrà approvata dal Consiglio degli Stati, il Consiglio federale sarà chiamato ad agevolare l’accesso al mercato del lavoro delle persone con statuto di protezione S, trasformando l’obbligo di autorizzazione applicabile ai loro contratti di lavoro in un semplice obbligo di notifica. Una minoranza reputa che l’attuale procedura sia sufficientemente rapida e semplice. Considera inoltre che la procedura di notifica rappresenterebbe un passo indietro dal profilo del controllo delle condizioni retributive e di lavoro. Propone dunque di respingere la mozione.
Meccanismo di valutazione Schengen
Dopo che, nella sessione invernale 2023, il Consiglio nazionale si è espresso in favore del testo con 124 voti contro 66, la CIP-S propone ora alla propria Camera, con 9 voti contro 1 e 1 astensione, di adottare il decreto federale che approva lo scambio di note tra la Svizzera e l’UE concernente il recepimento del regolamento (UE) 2022/922 sull’istituzione e sul funzionamento di un meccanismo di valutazione dell’applicazione dell’acquis di Schengen (23.053). Il regolamento è inteso a rendere più efficace, flessibile ed efficiente il meccanismo di valutazione. Le innovazioni più importanti includono misure per accelerare la procedura e rendere più flessibili gli strumenti di verifica disponibili, oltre a usarli in modo mirato.
Presieduta dal consigliere agli Stati Daniel Fässler (M-E/AI), la Commissione si è riunita il 22 e il 23 gennaio 2024 a Berna.