La Commissione dell’ambiente del Consiglio nazionale ha terminato la deliberazione sulla legge sul CO2 (17.071), approvando il progetto a chiara maggioranza (18 voti contro 7) nella votazione sul complesso. La Commissione si allinea alle decisioni del Consiglio degli Stati per quanto concerne in particolare gli obiettivi di riduzione, i requisiti per i veicoli, il Fondo per il clima e la tassa sui biglietti aerei (v. comunicati stampa del 29 ottobre 2019, 26 novembre 2019 e del 15 gennaio 2020). Obiettivo della Commissione è presentare al proprio Consiglio un progetto equilibrato. I provvedimenti proposti nell’ambito della legge sul CO2 potranno fornire un contributo essenziale alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Regioni periferiche e di montagna
La Commissione è favorevole all’istituzione di un fondo per il clima attraverso il quale promuovere un’ampia gamma di provvedimenti. Approva il fatto che questo strumento sia flessibile e lasci quindi ampio margine di manovra nell’impiego dei mezzi. Secondo la Commissione è però importante che siano sostenute anche le regioni periferiche e di montagna. Con 15 voti contro 8 e un’astensione ha pertanto deciso che il Consiglio federale dovrà tener conto della loro situazione economica nel distribuire i mezzi del fondo. Una minoranza respinge invece la disposizione complementare.
Misure innovative nel settore dell’aviazione
Sulla scia di quanto deciso dal Consiglio degli Stati, la Commissione intende destinare la metà dei proventi della tassa sui biglietti aerei al finanziamento di provvedimenti a favore della protezione ambientale, e distribuire la parte rimanente alla popolazione e all’economia. Alla stregua del Consiglio degli Stati, la Commissione attribuisce grande importanza alla promozione dell’innovazione in campo ambientale. Per far sì che nel settore dell’aviazione si promuovano tecnologie rispettose dell’ambiente, la Commissione propone di menzionarle esplicitamente nel testo di legge. La Commissione ha inoltre precisato la decisione di principio, adottata nel gennaio scorso, a favore della promozione della ricerca e dell’innovazione nel settore dell’aviazione: con 17 voti contro 6 e 2 astensioni, la Commissione suggerisce di consentire l’impiego delle risorse del Fondo per il clima anche per lo sviluppo di carburanti da fonti rinnovabili. I contributi di promozione per tali carburanti dovrebbero coprire fino all’80 per cento dei costi supplementari rispetto al cherosene fossile. Inizialmente sono previsti al massimo 100 milioni di franchi all’anno, ma se la tecnologia si dimostra promettente, l’importo del sostegno finanziario potrà essere aumentato a 300 milioni. Con 14 voti contro 11 la Commissione ha altresì voluto assicurare che le risorse del Fondo per il clima possano essere impiegate per promuovere l’offerta di viaggi ferroviari oltre frontiera – inclusi i treni notturni – in alternativa ai viaggi in aereo. Al riguardo, la minoranza della Commissione non ritiene necessario inserire esplicitamente nella legge questa possibile forma di promozione.
Con 23 voti contro 2, la Commissione propone infine di promuovere, nel settore del trasporto pubblico, tecnologie di propulsione che siano neutrali dal punto di vista del CO2. A tal fine intende impiegare le risorse che la Confederazione potrà risparmiare dal momento in cui la restituzione dell’imposta sugli oli minerali per imprese concessionarie del traffico d’agglomerato e cittadino sarà abolita.
Rischi finanziari legati al cambiamento climatico
Con 18 voti contro 7 la Commissione ha aderito alla decisione adottata dal Consiglio degli Stati di imporre alla FINMA e alla Banca nazionale svizzera l’obbligo di verificare periodicamente i rischi finanziari legati al cambiamento climatico. La Commissione propone tuttavia una leggera modifica dell’articolo 47a: i rapporti sui risultati di tali verifiche devono essere pubblici e contenere proposte di provvedimenti. Una minoranza della Commissione propone invece di stralciare l’articolo.
L’oggetto passa ora all’esame del Consiglio nazionale che se ne occuperà nella sessione primaverile 2020.
Offensiva a favore degli investimenti in impianti fotovoltaici di grandi dimensioni
La Commissione si è inoltre occupata di altri temi. All’unanimità ha deciso di presentare un’iniziativa (20.401) volta ad aumentare le rimunerazioni uniche per gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni. Gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni senza consumo proprio, installati per esempio su tetti di stalle o infrastrutture, sono attualmente penalizzati a causa del basso livello delle rimunerazioni per l’immissione di elettricità nella rete. A questa situazione si può ovviare modificando la legge sull’energia. Pur riconoscendo che, nell’ambito della revisione della legge sull’energia, il Consiglio federale ha previsto ulteriori incentivi per gli investimenti nelle energie rinnovabili, la Commissione intende accelerare i tempi grazie a questo miglioramento mirato. Riprende, in questo modo, le richieste avanzate dalle iniziative parlamentari 18.481 del consigliere nazionale Mathias Reynard e 19.493 del consigliere nazionale Leo Müller, entrambe ritirate.
La Commissione è inoltre favorevole a una maggiore flessibilità nella gestione del Fondo per il supplemento rete. Con 18 voti contro 7 ha accolto la mozione 19.3742, che chiede di esaminare la possibilità di un indebitamento temporaneo del Fondo. In tal modo vi sarebbero più mezzi a disposizione per promuovere le energie rinnovabili. La richiesta contenuta nella mozione dovrà essere attuata nell’ambito della prevista revisione della legge sull’energia.
Nel settore del fotovoltaico la Commissione intende rafforzare anche la funzione esemplare della Confederazione. Con 17 voti favorevoli e 8 contrari ha pertanto accettato un complemento alla mozione 19.3750. La mozione chiede non soltanto di dotare di impianti fotovoltaici le superfici dei tetti e delle facciate dell’Amministrazione federale che vi si prestano, ma anche di procedere più velocemente al risanamento degli immobili della Confederazione e di garantirne l’autonomia sotto il profilo energetico. Una minoranza respinge la mozione.
Nuova mozione della Commissione contro la moria degli insetti
Viste le reazioni negative, con 16 voti contro 8 e un’astensione la Commissione ha deciso di ritirare la mozione 19.3968 e presentarne al suo posto una nuova. La nuova mozione (20.3010), che riprende a grandi linee il testo ritirato, contiene alcune nuove richieste: il Consiglio federale deve indicare i provvedimenti da adottare contro l’inquinamento luminoso e presentare un’analisi della situazione degli insetti nocivi senza nemici naturali. La maggioranza della Commissione confida nel fatto che grazie a queste aggiunte la mozione sarà accolta favorevolmente in seno al Consiglio nazionale.