La Commissione dell’ambiente del Consiglio nazionale vuole ridurre significativamente l’impatto ambientale dell’economia. A tale scopo presenta un’iniziativa che prevede diverse misure volte a rafforzare l’economia circolare.

La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale ha deciso con 18 voti contro 6 di presentare un’iniziativa di commissione (20.433) con l’obiettivo di impostare il consumo in modo più ecologico, chiudendo i cicli dei materiali e riducendo in tal modo significativamente l’inquinamento ambientale. Riunisce così diverse richieste avanzate da numerose iniziative parlamentari in materia (19.445, 19.446, 19.447, 19.448, 19.449, 19.451 e 19.509), che sono state ritirate a favore della nuova iniziativa commissionale. Modifiche della legge sulla protezione dell’ambiente creeranno le condizioni quadro per ottenere un miglioramento duraturo dell’uso efficiente delle risorse. La Confederazione e i Cantoni dovranno collaborare più strettamente con l’economia, la scienza e la società. Al fine di promuovere l’utilizzo di materiali riciclabili, saranno particolarmente utili incentivi per l’ottimizzazione degli imballaggi e la valorizzazione materiale dei rifiuti. Inoltre, il Consiglio federale dovrà riferire regolarmente al Parlamento e richiamare l’attenzione sulla necessità di ulteriori interventi. La Commissione è convinta che questo passo per promuovere l’economia circolare costituisce un importante contributo al rafforzamento di un’economia rispettosa delle risorse. Una parte della Commissione si oppone a questa richiesta. Teme gravi conseguenze in termini di costi che non si può pretendere vengano assunti dalla popolazione.

Valorizzazione ecologica in caso di rinnovo di concessioni di diritti d’acqua

Con 13 voti contro 12 la Commissione ha deciso di presentare un’iniziativa sul tema delle concessioni di diritti d’acqua. L’iniziativa di commissione 20.434 esige che in caso di rinnovo di concessioni sia possibile ordinare misure di valorizzazione ecologica degli habitat interessati. Questa aggiunta consentirà ai Cantoni di adottare misure moderate per contrastare gli effetti negativi sull’ambiente dello sfruttamento della forza idrica. Secondo la Commissione, in occasione del rinnovo delle concessioni è importante tener conto sia degli interessi dell’industria idrica sia della protezione dell’ambiente. La corrispondente modifica di legge rispetta l’obiettivo principale della revisione della legge sulle forze idriche adottata nella sessione invernale 2019 (16.452): per quanto riguarda l’impatto ambientale, occorre considerare lo stato al momento del rinnovo della concessione di diritti d’acqua. Una parte della Commissione ha replicato che una disposizione di analogo tenore sulla valorizzazione ecologica era stata respinta dal Parlamento l’anno scorso. Inoltre, dal profilo della politica istituzionale non è accettabile modificare nuovamente una legge prima dell’entrata in vigore di una sua revisione discussa in modo approfondito in seno alla Commissione.

Ricerca in campo energetico negli anni 2021–2028

Con 17 voti contro 0 e 7 astensioni, la Commissione sostiene il nuovo programma di ricerca energetica SWEET (Swiss Energy Research for the Energy Transition), mediante il quale il Consiglio federale intende promuovere la strategia energetica 2050 (20.029). La CAPTE-N propone una modifica del disegno del Consiglio federale: il finanziamento previsto di 136,4 milioni sia messo a disposizione per i prossimi 8 anni fino alla fine del 2028 e non fino alla fine del 2032, come previsto dal Consiglio federale. In questo modo la Commissione intende accelerare l’ampliamento delle capacità di ricerca e consentire al Parlamento di decidere nuovamente sul finanziamento della ricerca energetica dopo un periodo di otto anni. Questa decisione è stata presa dalla Commissione con 14 voti contro 10. La minoranza propone di seguire il Consiglio federale.

Altri argomenti

Nell’ambito delle deliberazioni sull’iniziativa parlamentare 16.498 «Assoggettare le infrastrutture strategiche dell’economia energetica alla lex Koller», la Commissione ha nuovamente individuato la necessità di proteggere le infrastrutture critiche dal dominio straniero. Con 17 voti contro 6 e 2 astensioni ha infatti deciso di presentare una mozione (20.3461). Il Consiglio federale sarà dunque incaricato di elaborare le basi legali per il controllo degli investimenti nel caso di infrastrutture critiche. Il controllo degli investimenti dovrà intervenire qualora gli investimenti diretti esteri nelle imprese svizzere si traducessero di fatto in un controllo dell’impresa. La Commissione ha sospeso i lavori sull’iniziativa parlamentare.

Inoltre, la Commissione ha sostenuto all’unanimità la mozione 19.4177 «Una strategia globale per l’adattamento del bosco ai cambiamenti climatici», al fine di consentire di mettere a disposizione fondi supplementari per la gestione dei danni in caso di eventi straordinari che minacciano i boschi.

La Commissione ha infine deciso, con 13 voti contro 11, di chiedere in una lettera al Consiglio federale di esaminare se le misure a favore della biodiversità possano essere incluse in un pacchetto di misure per affrontare la crisi economica.

 

Presieduta dal consigliere nazionale Bastien Girod (Gruppo G, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 18 e 19 maggio 2020. A parte della seduta era presente la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga.