Per la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale l’aumento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili è una priorità assoluta. Essa è favorevole alla designazione di territori idonei per l’energia solare ed eolica e a un esteso obbligo solare per gli edifici e i parcheggi. Il volume del deflusso residuale delle centrali idroelettriche dovrebbe inoltre essere ridotto se necessario per evitare una penuria di corrente.

La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) ha affrontato le rimanenti divergenze concernenti la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili (21.047). Con 14 voti contro 10 mantiene la decisione del Consiglio nazionale inerente all’obbligo solare: quest’ultimo deve essere applicato per le costruzioni nuove nonché in caso di trasformazione e rinnovamento importanti, in particolare per il risanamento dei tetti. La maggioranza della Commissione reputa che le superfici degli edifici comportino un grande potenziale per l’energia solare, sfruttabile senza ripercussioni per il paesaggio e la biodiversità. Una minoranza respinge ogni obbligo, ritenendo che costituirebbe un’ingerenza troppo forte nella proprietà privata e rimarcando che in inverno l’energia solare fornisce poca corrente. Un’altra minoranza è favorevole all’obbligo solare per gli edifici con una superficie superiore a 300 m2, così come deciso dal Consiglio degli Stati. Con 15 voti contro 10 la Commissione propone inoltre un obbligo, a partire dal 2030, di coprire con tetti dotati di impianti solari i nuovi parcheggi all’aperto permanenti aventi una superficie superiore a 500 m2 nonché quelli esistenti aventi una superficie superiore a 1000 m2. Una minoranza respinge questa disposizione.

Allentamento delle pre​scrizioni in materia di deflusso residuale solo in caso di penu­ria di elettricità

Con 16 voti contro 9 la Commissione propone di rendere possibile, in determinate condi­zioni, un allentamento delle prescrizioni in materia di deflusso residuale per le centrali idroe­lettriche esistenti. Quando si prospetta una situazione di penuria, il Consiglio federale deve poter ridurre al minimo il deflusso residuale (secondo l’art. 31 della legge federale sulla pro­tezione delle acque). Lo scorso autunno il Consiglio federale ha già disposto un simile allen­tamento mediante ordinanza. Una minoranza auspica che questa misura sia applicabile non soltanto in situazione di penuria, ma anche nel caso in cui sia necessario per il raggiungi­mento di un obiettivo di produzione conformemente alla legge sull’energia (art. 2 cpv. 2). Con 13 voti contro 11 e 1 astensione la Commissione sostiene inoltre il progetto di centrale idroelettrica «Chlus», per il quale dovrebbero valere le stesse agevolazioni previste per i 15 progetti selezionati di impianti idroelettrici ad accumulazione. La maggioranza della Com­missione sottolinea la significativa produzione aggiuntiva di elettricità di questo progetto in relazione al suo valore aggiunto ecologico. Una minoranza della Commissione vede invece questa aggiunta come una minaccia al compromesso esistente sull’energia idroelettrica e rifiuta di privilegiare questo singolo progetto.

Approvazione di territori c​on priorità per l’energia eolica e solare

Con 16 voti contro 0 e 9 astensioni la Commissione sostiene il Consiglio degli Stati in merito alla questione dei territori idonei per l’energia eolica e solare. In determinati territori, che i Cantoni definiscono nel piano direttore dopo una ponderazione completa degli interessi, l’e­nergia solare ed eolica dovrebbe avere carattere prioritario. Come il Consiglio degli Stati, la Commissione propone che le nuove centrali idroelettriche non ven­gano escluse in modo assoluto se il tratto con deflusso residuale risultante attraversa un’a­rea protetta di importanza nazionale. Considerato il grande potenziale di produzione, in que­sti casi il progetto non dovrebbe essere escluso fin dall’inizio, ma si dovrebbe almeno proce­dere a una ponderazione fra gli interessi di protezione e quelli di utilizzazione. Una mino­ranza vorrebbe completare questa disposizione: gli impianti non dovrebbero essere autoriz­zati a compromettere in modo significativo l’obiettivo di protezione del territorio interessato (12 voti contro 13). Un’altra minoranza chiede che la protezione assoluta dei biotopi si appli­chi senza limitazioni anche ai tratti con deflusso residuale, come deciso dal Consiglio nazio­nale (9 voti contro 15 e 1 astensione).

La Commissione continuerà la discussione in una prossima seduta, in modo che il disegno di legge possa essere discusso dalle Camere nella sessione autunnale.

Nell’ambito delle sue deliberazioni, la Commissione ha presentato all’unanimità un postulato intitolato «Intelligenza artificiale e sicurezza dell’approvvigionamento: analisi delle basi giuri­diche nel settore dell’energia» (23.3957). Il Consiglio federale è invitato a esaminare come sfruttare i vantaggi dell’IA e limitare i rischi nel settore energetico.

Impiego delle forze di mer​​cato per la protezione del clima

Con 12 voti contro 8 e 5 astensioni la Commissione ha dato seguito all’iniziativa parlamentare 22.451. L’iniziativa depositata dal consigliere nazionale Gerhard Pfister chiede che le emissioni di ogni tipo di gas serra siano soggette a una tassa di incentivazione. In linea di principio, la Commissione ritiene opportuno stabilire un prezzo per le emissioni di gas serra che sia il più possibile correlato al principio di causalità, poiché un comportamento rispettoso del clima dovrebbe essere vantaggioso sotto il profilo finanziario. La Commissione ritiene che l’approccio basato sull’economia di mercato sia un modo possibile per affrontare le sfide future legate al cambiamento climatico. In particolare, la Commissione accoglie con favore il fatto che l’approccio dell’iniziativa parlamentare non preveda alcun divieto. Una parte della Commissione respinge l’iniziativa parlamentare poiché ritiene che l’attuale sistema di protezione del clima sia preferibile.

Con il suo sostegno, la Commissione dichiara di riconoscere fondamentalmente le preoccupazioni dell’iniziativa parlamentare. È tuttavia consapevole che il concetto apparentemente semplice di una tassa generale sarebbe molto complesso da attuare. Si pongono numerose questioni, per esempio inerenti al contesto internazionale e alla sostenibilità sociale. Posto che anche la commissione omologa del Consiglio degli Stati approvi in linea di principio l’iniziativa parlamentare, la Commissione esaminerà attentamente le opzioni di configurazione concrete in una prospettiva a medio-lungo termine. La Commissione sottolinea che la sua decisione non ha alcun legame diretto con la votazione di domenica scorsa sulla «legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica (controprogetto indiretto all’Iniziativa per i ghiacciai)». Il suo obiettivo non è quello di stravolgere bruscamente il collaudato mix di strumenti, ma di condurre una discussione approfondita sull’efficacia e l’accettazione delle misure di politica climatica.

Gestione d​ei rischi connessi ai pericoli naturali

La Commissione ha deciso all’unanimità di entrare in materia sulla modifica della legge federale sulla sistemazione dei corsi d’acqua (23.030). La revisione mira a rafforzare una gestione integrale dei rischi connessi ai pericoli naturali come inondazioni, frane, cadute di massi e valanghe. Nel senso di una gestione integrale del rischio, i Cantoni, con il supporto della Confederazione, dovranno combinare in modo ottimale e applicare in modo efficiente gli interventi pianificatori e le misure biologiche e tecniche. L’obiettivo è garantire una buona protezione alla popolazione, nonostante l’aumento dei rischi a causa dello sviluppo degli insediamenti e dei cambiamenti climatici.

Con 16 voti contro 7 e 1 astensione, la Commissione ha infine deciso di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 21.487 «Dare maggiore importanza alle energie rinnovabili e allo sviluppo economico che agli inventari delle autorità senza legittimità democratica», convinta che le procedure applicate e gli strumenti necessari si siano rivelati validi e garantiscano il coinvolgimento richiesto degli interessati.

Presieduta dal consigliere nazionale Jacques Bourgeois (PLR/FR), la Commissione si è riu­nita a Berna il 19 e 20 giugno 2023. A parte della seduta era presente il consigliere federale Albert Rösti.