La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale ha approvato i crediti d’impegno nel settore ambientale per il periodo 2025–2028 per un importo di 2,207 miliardi di franchi. Tuttavia, vista la difficile situazione in cui versano le finanze federali, si è pronunciata contro lo stanziamento di 25 milioni di franchi supplementari annui a favore di misure per la protezione dell’ambiente nelle foreste.

Con 24 voti favorevoli, nessuno contrario e 1 astensione la Commissione ha approvato il decreto federale concernente crediti d’impegno nel settore ambientale (23.081), che consente alla Confederazione di sostenere, anche nel periodo 2025–2028, diverse misure cantonali a favore dell’ambiente per un importo complessivo di 2,207 miliardi di franchi. I fondi saranno utilizzati nei settori della protezione contro le piene, della depurazione delle acque di scarico, delle foreste, della natura e del paesaggio, della protezione contro i pericoli naturali, della rivitalizzazione dei corsi d’acqua, della protezione contro l’inquinamento fonico, degli animali selvatici e della caccia, nonché del risanamento dei deflussi residuali. Con 15 voti contro 8 e 1 astensione la Commissione propone di stanziare 451 milioni di franchi per il credito d’impegno «Foresta», come proposto anche dal Consiglio federale. Il Consiglio degli Stati aveva deciso di aumentare questo credito di 100 milioni per finanziare misure aggiuntive di adattamento delle foreste ai cambiamenti climatici, in attuazione della mozione 23.4155. Una minoranza sostiene questa versione. Tuttavia, secondo la maggioranza della Commissione le finanze federali non consentono per il momento alcun margine di manovra per simili aumenti di spesa. Con la sua proposta il Consiglio federale è riuscito a stabilire un giusto equilibrio tra i vari interessi e la Commissione è contraria a esentare un singolo settore dagli sforzi di risparmio. Diverse minoranze chiedono l’aumento dei crediti per la rivitalizzazione, la natura e il paesaggio e la protezione contro l’inquinamento fonico, in modo da poter sostenere un numero maggiore di misure cantonali in questi settori.

Protezione contro le piene nel Reno alpino

La Commissione ha approvato senza voti contrari il progetto per la protezione contro le piene del Reno dalla foce dell’Ill al lago di Costanza (24.044). La protezione contro le piene nel Reno alpino («opera da eseguirsi in comune» con lo Stato austriaco) è un progetto generazionale la cui realizzazione è prevista sull’arco dei prossimi 30 anni circa. L’opera consentirà di aumentare la capacità di deflusso e di proteggere le zone circostanti da piene con periodo di ritorno di 300 anni. Il paesaggio del Reno sarà inoltre valorizzato come spazio ricreativo. Il fabbisogno finanziario per la Svizzera ammonta a circa 1 miliardo di franchi, di cui 200 milioni circa saranno a carico del Cantone di San Gallo. Dopo aver esaminato il progetto, in particolare per quanto riguarda la portata delle previste misure di protezione contro le piene e la preservazione della capacità di produzione agricola dell’area interessata, la Commissione si è convinta della sua validità e ha approvato in gran parte i tre disegni.

La gestione delle acque deve rimanere di competenza cantonale

Con 17 voti contro 8 la Commissione propone di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 23.447, che chiede di modificare la Costituzione affinché alla Confederazione sia attribuita la competenza di adottare misure per lottare contro la penuria di risorse idriche. La Commissione constata che il Consiglio federale ha già avviato i lavori per migliorare la base di dati per la pianificazione cantonale delle risorse. Inoltre, nell’ambito del programma di legislatura 2023–2027, il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di elaborare una strategia nazionale sulla gestione delle risorse idriche. La Commissione sottolinea che la sicurezza dell’approvvigionamento idrico è una questione importante. Tuttavia, considerati i lavori in corso, ritiene che al momento non sia opportuno discutere di una nuova competenza da attribuire alla Confederazione. La lotta contro la penuria di risorse idriche deve continuare a rimanere di competenza dei Cantoni.

La minoranza della Commissione sostiene l’iniziativa parlamentare, poiché ritiene necessario intervenire a livello federale dato che per lottare contro la penuria di risorse idriche è indispensabile un coordinamento nazionale. A suo modo di vedere l’iniziativa parlamentare sarebbe il modo adatto per consolidare strategie e strumenti per la gestione della siccità applicabili a lungo termine e a livello nazionale.

Prezzi indicativi per il legname svizzero

Con 19 voti conto 3 e 2 astensioni la Commissione ha accolto il progetto della Commissione omologa del Consiglio degli Stati (21.463). Con le modifiche della legge forestale s’istituiscono le basi legali affinché il settore possa pubblicare i prezzi indicativi per il mercato del legname grezzo. I prezzi indicativi offrono punti di riferimento per le trattative sui prezzi tra gli operatori del mercato e servono per pianificare la raccolta di legname in base alla domanda.

Altri temi

La Commissione ha discusso dei progetti delle ordinanze d’applicazione della legge sul clima e sull’innovazione. Raccomanda in particolare al Consiglio federale di rendere il più accessibile possibile le tabelle di marcia per la riduzione a zero delle emissioni nette e i programmi d’incentivazione nonché di ridurre al minimo l’onere amministrativo.

La Commissione si è anche occupata delle basi giuridiche per una riserva energetica (modifica della legge sull’approvvigionamento elettrico, 24.033), analizzando diverse possibilità per la costituzione di tale riserva. Proseguirà questi lavori nel prossimo trimestre.

Infine, la Commissione è stata consultata in merito alla revisione dell’ordinanza sulla caccia (OCP) e ha svolto una discussione sul disegno, decidendo di incaricare l’Amministrazione di analizzare la possibilità di effettuare tiri di difesa in caso di attacchi di lupi.

Presieduta dal consigliere nazionale Christian Imark (V, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 12 e il 13 agosto 2024. A parte della seduta era presente il consigliere federale Albert Rösti.