Con 16 voti contro 8 la Commissione ha approvato il disegno di modifica della legge sulla radioprotezione (24.090). Riconosce gli sforzi del Consiglio federale volti a creare la necessaria certezza del diritto in diversi settori della radioprotezione e approva il disegno senza modifiche. Una minoranza propone di non entrare in materia sull’oggetto ritenendo che il disciplinamento esistente sia sufficiente, motivo per cui non vede la necessità di una modifica legislativa.
Il progetto sancisce a livello di legge il principio di causalità in diversi ambiti. Viene inoltre disciplinato l’aspetto delle spese relative ai provvedimenti di risanamento di siti e immobili radiologicamente contaminati, alla sorveglianza delle immissioni e all’approvvigionamento della popolazione con compresse di iodio. In merito a quest’ultimo punto una minoranza chiede che i gestori delle centrali nucleari si assumano la totalità dei costi, senza condividerli con i Cantoni. Altre minoranze vogliono estendere o ridurre l’area di distribuzione delle compresse di iodio.
Materiali da costruzione sostenibili nel settore degli appalti pubblici
Con 15 voti contro 9, la Commissione ha deciso di presentare la mozione 25.3426 («Rafforzare i materiali da costruzione sostenibili grazie al ruolo esemplare della Confederazione»). La CAPTE-N sottolinea in tal modo quanto sia importante attuare rapidamente la legge sul clima e sull’innovazione. Per tenere conto del ruolo esemplare che la Confederazione, ai sensi della legge, è tenuta ad assumere per conseguire l’obiettivo delle emissioni nette pari a zero, è necessario che ai materiali da costruzione sostenibili sia attribuito un peso maggiore negli appalti pubblici. Ciò generebbe un effetto leva, in particolare nelle industrie dell’acciaio e del cemento. Una mozione dello stesso tenore è già stata presentata dalla CAPTE-S.
Una minoranza respinge la mozione. Dato che nel settore degli appalti pubblici ci si orienta già oggi al principio della sostenibilità, essa ritiene che non vi sia alcuna necessità di intervenire.
Con 13 voti contro 9 e 2 astensioni la Commissione ha altresì dato seguito all’iniziativa parlamentare 24.421, finalizzata a promuovere l’utilizzazione di legno svizzero derivante da produzione sostenibile per i progetti innovativi e gli edifici pubblici della Confederazione. In questo modo la Commissione intende rafforzare la domanda di legno svizzero per sfruttare appieno il potenziale indigeno di questo materiale.
Nessuna riduzione nell’ambito della protezione del bestiame
Con 21 voti contro 3, la Commissione ha accolto la mozione 24.4469 («Tutti dovrebbero contribuire a finanziare la protezione del bestiame. Basta scaricare ai Cantoni i costi per la protezione dei e dai lupi e altri grandi predatori!»). La Commissione ritiene che la Confederazione debba continuare ad assumersi la responsabilità della protezione del bestiame e contribuire all'80 per cento dei costi delle rispettive misure adottate nei Cantoni. Con l’entrata in vigore della nuova legge sulla caccia, il 1° febbraio 2025, il contributo della Confederazione è stato ridotto al 50 per cento.
Appianamento delle divergenze sulla riserva di energia elettrica
La Commissione ha avviato la procedura di appianamento delle divergenze relativa alla modifica della legge sull’approvvigionamento elettrico intesa a costituire una riserva di energia elettrica (24.033). Si esprime all’unanimità a favore di rendere attraenti le gare d’appalto per la partecipazione alla riserva di consumo. È infatti auspicabile coinvolgere in questo meccanismo il maggior numero possibile di grandi consumatori, così da garantire una riduzione del consumo di energia elettrica in situazioni di approvvigionamento critiche. Si intende inoltre istituire un ulteriore incentivo alla partecipazione: il Consiglio federale dovrà poter esentare dai costi della riserva energetica anche le imprese che, pur partecipando alla riserva di consumo, non raggiungano la soglia minima di intensità energetica richiesta.
Il progetto deve inoltre prevedere che i gestori di centrali idroelettriche ad accumulazione siano obbligati a costituire una riserva energetica. Con 16 voti contro 8 la Commissione si dice favorevole a un indennizzo adeguato e predeterminato, pur attenendosi alla proposta del Consiglio federale per quanto concerne le basi di calcolo. La minoranza propone di commisurare tale indennizzo ai mancati ricavi. Con 17 voti contro 6 la Commissione propone che le sanzioni pecuniarie comminate alle imprese che violano i propri obblighi relativi alla partecipazione alla riserva di energia elettrica siano calcolate in base alla loro cifra d’affari annua. La minoranza è contraria a questo principio e, su questo punto, si allinea al Consiglio degli Stati. La Commissione è concorde sul fatto che le infrazioni alla legge sull’approvvigionamento elettrico commesse per negligenza debbano continuare a essere perseguite.
La Commissione riprenderà i lavori nella sua prossima seduta, in occasione della quale discuterà in dettaglio anche la promozione degli impianti di cogenerazione forza-calore, affinché le Camere possano trattare il progetto nella sessione estiva.
Smaltimento delle acque di scarico nelle regioni discoste
Con 15 voti contro 8 e 1 astensione, la Commissione propone di accogliere la mozione 23.4379. Con la mozione in oggetto si intende incaricare il Consiglio federale di rendere meno severo l’obbligo di allacciamento alle canalizzazioni pubbliche imposto alle fattorie situate nelle regioni discoste. Le aziende che passano dall'allevamento di bovini e di suini a quello di altre specie animali, come ovini, caprini o equini, non devono essere obbligate a costruire costosi allacciamenti alle canalizzazioni.
Una minoranza della Commissione respinge invece la mozione: non vuole che l’obbligo di allacciamento alle canalizzazioni pubbliche venga allentato, poiché lo ritiene uno strumento importante per la salvaguardia della qualità delle acque.
Altri oggetti
Con 13 voti contro 10 e 1 astensione la Commissione è entrata in materia sul progetto concernente l’approvazione dell’Accordo sul cambiamento climatico, il commercio e la sostenibilità (25.030). Alla luce degli attuali sviluppi della politica commerciale, la Commissione ritiene necessaria un’analisi approfondita e discuterà la proposta solo in un secondo momento.
La Commissione ha infine avviato le deliberazioni sull’iniziativa per un fondo per il clima (25.022) e ha sentito il comitato d’iniziativa.
Presieduta dal consigliere nazionale Christian Imark (V, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 7 e il 8 aprile 2025. A parte della seduta era presente il consigliere federale Albert Rösti.