Con 8 voti contro 3 e 2 astensioni, la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) propone di non entrare in materia sul progetto 16.498. Ne condivide appieno l’obiettivo principale, ossia quello di proteggere le infrastrutture del settore energetico, data la loro importanza per la sicurezza nazionale. Come il Consiglio nazionale, la Commissione vuole evitare che imprese estere possano rilevare, in modo incontrollato, infrastrutture energetiche d’importanza strategica. Nel frattempo la situazione è però cambiata: il 15 dicembre 2023 il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il disegno di legge federale sulla verifica degli investimenti esteri (23.086). Il progetto si concentra sulle acquisizioni che rischiano di compromettere l’ordine o la sicurezza pubblici e prevede che le acquisizioni di imprese che operano in un settore critico (come le infrastrutture sanitarie, di telecomunicazioni o di trasporto) da parte di investitori esteri controllati da uno Stato debbano essere sottoposte a un obbligo di approvazione. Tra i settori critici il Consiglio federale annovera anche la produzione di elettricità, le condotte per il gas naturale e le reti elettriche. In questo contesto, per la Commissione è preferibile disciplinare le acquisizioni di infrastrutture energetiche da parte di investitori esteri attraverso la legge sulla verifica degli investimenti, invece di prevedere una soluzione particolare per il settore dell’energia. È dell’avviso che l’approccio proposto dal Consiglio federale presenti il vantaggio di ridurre al minimo le possibilità di eludere la legge e di prevedere restrizioni dei diritti fondamentali solo in caso di possibile minaccia per la sicurezza del nostro Paese. Ciò significa che gli investimenti esteri rimarrebbero in linea di principio autorizzati, ma che lo Stato si riserverebbe la possibilità di intervenire qualora dovessero emergere timori dal punto di vista della sicurezza.
Una minoranza della Commissione propone l’entrata in materia, ritenendo che il progetto 16.498 sia la via giusta per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento, in quanto elemento essenziale. La vendita a imprese estere di infrastrutture energetiche importanti dovrebbe essere assoggettata alla Lex Koller e seguire la regola del divieto con eccezioni.
Protezione contro le piene in funzione del rischio: un compito condiviso
La Commissione ha accolto all’unanimità la revisione parziale della legge federale sulla sistemazione dei corsi d’acqua (23.030). Si compiace del fatto che venga garantita un’adeguata protezione contro i pericoli naturali attraverso un insieme di misure economicamente vantaggiose e che la Confederazione continui a partecipare al loro finanziamento. La Commissione chiede di precisare alcuni aspetti (ad esempio per quanto concerne il consolidamento di opere di protezione esistenti a seguito di eventi dannosi), in relazione ai quali essa considera particolarmente importante garantire il carattere proporzionale della richiesta.
Una minoranza propone di menzionare nell’articolo sullo scopo la conservazione della funzione ecologica delle acque.
Diritti d’acqua immemorabili
Con 9 voti contro 3, la Commissione propone di accogliere il secondo punto della mozione 23.3498 ”Proteggere il diritto d’acqua immemorabile e istituire un quadro chiaro per l’applicazione delle disposizioni sui deflussi residuali”, allineandosi così alla decisione del Consiglio nazionale. Per trasformare i diritti d’acqua immemorabili in concessioni occorre definire dei limiti temporali chiari. La Commissione auspica maggiore certezza giuridica e un’attuazione coerente delle disposizioni sulla protezione delle acque. Una minoranza non ritiene necessario intervenire a livello legislativo e propone di respingere la mozione. Con 11 voti favorevoli, 2 astensioni e nessun voto contrario, la Commissione ha inoltre accolto un postulato dal titolo “Inventario degli impianti idroelettrici storici in Svizzera” (24.3007), che mira a raccogliere dati completi riguardanti gli impianti idroelettrici di notevole interesse sotto il profilo del patrimonio culturale e storico.
Sicurezza dell’approvvigionamento elettrico in inverno
La Commissione ha deciso all’unanimità di sostenere la mozione 23.3022 “Garantire l’approvvigionamento elettrico in inverno con impianti di cogenerazione forza-calore”. La mozione incarica il Consiglio federale di includere nel progetto di legge concernente le centrali di riserva nel quadro della riserva energetica (la cui procedura di consultazione si è conclusa il 20 ottobre 2023) delle disposizioni per garantire l’approvvigionamento di energia elettrica in inverno con impianti di cogenerazione forza-calore. Il Consiglio federale è in particolare invitato a indicare quanta potenza aggiuntiva sarà necessaria entro il 2035 e come questi impianti potranno funzionare in modo neutrale dal punto di vista climatico.
Sviluppo dell’approvvigionamento di gas rinnovabile
La Commissione ha esaminato quattro mozioni riguardanti l’approvvigionamento di gas rinnovabile. La prima di queste mozioni (23.3019) incarica il Consiglio federale di creare delle condizioni quadro per incoraggiare la produzione di gas a livello nazionale e per facilitare l’importazione di gas rinnovabile. La percentuale di gas rinnovabile dovrebbe essere aumentata progressivamente sul lungo termine fino a raggiungere il 100 per cento del volume consumato. La Commissione condivide questa richiesta e sottolinea l’importanza di inserire la mozione nella logica delle disposizioni relative all’atto mantello (21.047) e alla legge sul CO2 (22.061), attualmente in fase di revisione. Inoltre, poiché è in corso di elaborazione un progetto di legge sull’approvvigionamento di gas, propone all’unanimità di accogliere la mozione affinché la questione del gas rinnovabile sia tenuta in considerazione.
La mozione 22.3193 “Gli impianti a biogas devono poter vendere il loro gas come biometano” chiede che vengano adottate misure a favore degli impianti di produzione e trattamento del biogas al fine di sostenere il processo di metanizzazione e l’immissione del biometano nella rete del gas. Le disposizioni previste nell’atto mantello vanno già nella direzione auspicata dalla mozione, ma la Commissione ritiene che il potenziale di produzione possa essere sfruttato ancora meglio e propone quindi all’unanimità di accogliere la mozione. Propone inoltre di accogliere altre due mozioni: la prima (21.4318) chiede di esentare dalla tassa sul CO2 il biogas importato attraverso la rete di gasdotti transfrontaliera e la seconda (21.4606) di elaborare un sistema di incentivi per incoraggiare la costruzione di impianti finalizzati a trasformare in gas sintetici (p. es. idrogeno o metano) l’esubero di energia elettrica solare.
La Commissione si è riunita Berna il 1° febbraio 2024 sotto la presidenza del consigliere agli Stati Beat Rieder (M-E, VS). A parte della seduta era presente il consigliere federale Albert Rösti.