La Commissione accoglie con favore il rapporto del Consiglio federale sul futuro orientamento della politica agricola e la visione globale ivi contenuta della politica agro-alimentare. Ha deciso senza voti contrari di entrare in materia sulla PA 22+ e ha avviato la deliberazione di dettaglio.

Nella passata sessione invernale 2022, il Consiglio degli Stati si è occupato quale Camera prioritaria del messaggio concernente l’evoluzione della politica agricola a partire dal 2022 (PA22+), disponibile da febbraio 2020 (PA22+, 20.022). Si è allineato alla nuova raccomandazione del Consiglio federale del giugno 2022 secondo cui occorre procedere a tappe nell’ulteriore sviluppo della politica agricola e porre l’accento al momento soprattutto su misure nel settore economico e sociale (cfr. Rapporto del Consiglio federale del 22 giugno 2022). Anche la CET-N è favorevole a questo modo di procedere a tappe. Secondo la Commissione, il rapporto del Consiglio federale, in particolare la sua visione globale della politica agro-alimentare che tiene conto dell’intera catena di creazione del valore, offre una buona base di discussione per la futura politica agricola. L’obiettivo di un aumento della produttività agricola del 50 per cento nei prossimi 30 anni è giudicato dalla Commissione come ambizioso, forse troppo ambizioso. Lo stesso dicasi per l’obiettivo del Consiglio federale di ridurre di due terzi le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione nello stesso arco di tempo. Per una minoranza della Commissione il ritmo della riforma proposto dal Consiglio federale è invece troppo lento. Essa vuole pertanto correggere gli incentivi sbagliati presenti nel sistema già durante l’attuale fase della riforma. Nessuno contesta il fatto che occorra agire e la Commissione è pertanto entrata in materia senza voti contrari sulla modifica della legge sull’agricoltura (disegno 1).

Nella deliberazione di dettaglio concernente i primi 12 articoli, la CET-N intende seguire la linea suggerita dal Consiglio degli Stati. Diverse proposte per includere nella legge, in aggiunta ai disciplinamenti vigenti, la richiesta di canali di distribuzione più brevi e misure a favore di forme di produzione particolarmente rispettose degli animali o per ridurre le emissioni di gas serra nel settore agro-alimentare sono state respinte dalla maggioranza rispettivamente con 14 voti contro 10 e con 15 voti contro 10. Secondo la maggioranza queste richieste senz’altro giustificate sono tenute sufficientemente in considerazione anche senza una base legale supplementare. Parimenti la Commissione si è espressa con 6 voti contro 15 e 4 astensioni contro l’adeguamento o persino l’abrogazione delle vigenti disposizioni sulla promozione dello smercio (art. 12).

La Commissione intende concludere la deliberazione di dettaglio nella seduta del 30/31 gennaio 2023, affinché il Consiglio nazionale possa occuparsi del messaggio nella sessione primaverile.

Aumento temporaneo della promozione dell’innovazione nel turismo

Con 19 voti contro 6 la Commissione propone di approvare il messaggio concernente la modifica della legge federale che promuove l’innovazione, la collaborazione e lo sviluppo delle conoscenze nel turismo (22.051) e il credito aggiuntivo all’attuale credito d’impegno. Il Consiglio federale intende in tal modo aumentare temporaneamente la partecipazione della Confederazione nei progetti Innotour nell’ambito del programma di rilancio (Recovery Plan) dal 2023 al 2026. La CET-N è consapevole della situazione in cui versano le finanze federali, ma vuole comunque rafforzare in modo mirato l’innovazione e la creazione di valore nel settore del turismo, che sta iniziando poco a poco a riprendersi dopo la pandemia. Una minoranza propone di non entrare in materia sulla legge federale.

La CET-N non vuole una deduzione diretta delle imposte dallo stipendio

La Commissione ha discusso l’iniziativa parlamentare 22.439 presentata dal consigliere nazionale Emmanuel Amoos «Prelievo diretto facoltativo delle imposte sul reddito», decidendo di non darvi seguito (15 voti contro 10). La maggioranza sostiene che la proposta di introdurre una deduzione facoltativa dallo stipendio comporterebbe per le imprese e per l’amministrazione un onere burocratico supplementare, mentre per i contribuenti non cambierebbe nulla, poiché dovrebbero comunque compilare la dichiarazione d’imposta. Il problema principale delle persone indebitate è la gestione del denaro; il fatto di rendere facoltativa questa deduzione non risolverebbe il problema, tanto più che gli anticipi d’imposta volontari sono già possibili. La minoranza desidera dare seguito all’iniziativa perché ritiene che con una deduzione dallo stipendio vi sarebbero meno persone indebitate. Inoltre, le aziende dispongono delle conoscenze necessarie visto che già oggi la maggior parte di esse deve pagare l’imposta alla fonte per i collaboratori stranieri.

Migliorare la trasparenza dei prezzi dei carburanti

Con 12 voti contro 10 la Commissione propone di accogliere una mozione del consigliere agli Stati Pirmin Bischof (22.3804), che chiede di istituire un calcolatore online per i prezzi dei carburanti, aggiungendo tuttavia una modifica. La maggioranza della Commissione continua a sostenere la necessità di una maggiore trasparenza per quanto riguarda i prezzi dei carburanti. Rispetto all’agosto 2022, quando la CET-N aveva presentato una mozione di commissione di tenore analogo (22.3884), la situazione è mutata, perché un privato ha nel frattempo iniziato a gestire un calcolatore dei prezzi dei carburanti presso le stazioni di servizio. Occorre tener conto di questo fatto introducendo una modifica nel testo, in cui si stabilisce che il Consiglio federale può adempiere il mandato della mozione in collaborazione con privati. Una minoranza respinge la mozione argomentando che grazie all’offerta privata non sussiste più la necessità di legiferare e si può pertanto rinunciare a spendere denaro pubblico.

No all’adeguamento del valore venale di titoli non quotati in borsa

Con 17 voti contro 7 e 1 astensione la CET-N propone inoltre alla propria Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Céline Amaudruz «Per un calcolo del valore venale dei titoli non quotati corrispondente al valore contabile dell’azienda» (21.520). La maggioranza della Commissione non ritiene appropriata la modifica richiesta dell’articolo 14 della legge federale sull’armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni. A suo avviso, con una valutazione secondo il valore contabile, in caso di cambiamenti della situazione sul fronte dei proventi di PMI vendute vi è il rischio di un’imposizione ridotta, con conseguenti minori entrate per i Cantoni. Una minoranza desidera dare seguito all’iniziativa poiché ritiene il diritto vigente inadatto, in particolare per quanto riguarda l’imposizione delle piccole imprese le cui entrate sono state generate completamente dal titolare. Benché respinga l’iniziativa, la Commissione intende approfondire questa tematica e svolgere audizioni.

Presieduta dal consigliere nazionale Leo Müller (M-E/LU), la Commissione si è riunita a Berna il 9 e il 10 gennaio 2023. In parte era presente alla seduta il consigliere federale Guy Parmelin.