1. Innanzitutto la Commissione ha chiarito la questione ancora sospesa dell'assoggettamento degli assicuratori: allineandosi al Consiglio degli Stati, ha deciso di escludere tale assoggettamento dal campo d'applicazione della LSF e di disciplinarlo nella legge sulla sorveglianza degli assicuratori (LSA) in un secondo momento (16 voti contro 7).
La Commissione ha respinto una proposta relativa all'articolo 28, secondo cui i fornitori di servizi finanziari avrebbero potuto accettare indennità da parte di terzi soltanto se le avessero trasferite integralmente ai clienti (18 voti contro 6). È pure stata respinta la proposta di stralciare l'intero capitolo sul registro dei consulenti (art. 30-36: 15 voti contro 8).
Per quanto riguarda le quattro tematiche seguenti, le proposte della CET-N divergono dalla decisione del Consiglio degli Stati: la maggioranza vuole allentare le condizioni per la redazione di un prospetto e portare a 500 il numero di investitori che rende necessario un prospetto; inoltre, un prospetto sarà necessario soltanto se l'offerta pubblica, calcolata su un periodo di 12 mesi, supera 2,5 milioni di franchi anziché i 100000 franchi previsti dal progetto. Un prospetto non sarà necessario nemmeno per le partecipazioni dei lavoratori. La maggioranza della Commissione intende inoltre attenuare le disposizioni sulla responsabilità all'articolo 72: soltanto chi ha effettivamente redatto prospetti o comunicazioni analoghe deve rispondere del danno causato da indicazioni inesatte, mentre per le indicazioni inesatte contenute nel foglio informativo di base è prevista, analogamente al riassunto, una responsabilità ridotta (17 voti contro 5). La maggioranza della Commissione vuole ridurre le multe comminate nelle disposizioni penali (art. 92: 16 voti contro 6, art. 93: 17 voti contro 6). Con 16 voti contro 7 la maggioranza propone di completare l'articolo 40a CO, presente nell'allegato della LSF, in modo tale che il diritto di revoca sia escluso anche nel caso dei contratti relativi a servizi bancari o finanziari e degli strumenti finanziari.
La maggioranza della Commissione è infine contraria – sempre analogamente al Consiglio degli Stati – a introdurre nel Codice di procedura civile un nuovo articolo 114a che avrebbe esonerato i clienti privati che promuovono l’azione dal versare un anticipo delle spese e dal prestare cauzione per le spese ripetibili, lasciando al giudice la possibilità di ripartire le spese processuali secondo equità (17 voti contro 6).
In occasione della seduta del 19 e 20 giugno 2017 la Commissione chiarirà alcune questioni della LSF ancora aperte e passerà quindi all'esame della legge sugli istituti finanziari (LIFin), che fa parte dello stesso progetto. L’oggetto sarà trattato dal Consiglio nazionale nella sessione autunnale.
2. Entrata in materia sui progetti relativi allo scambio automatico di rendicontazioni Paese per Paese
Il progetto del Consiglio federale (16.078) si prefigge di attuare una delle misure del progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting) elaborato dall'OCSE. L'obiettivo è di migliorare la trasparenza in materia d'imposizione fiscale dei gruppi di imprese multinazionali e di contribuire a un'imposizione corretta di queste ultime stabilendo un quadro uniforme per lo scambio automatico di rendicontazioni Paese per Paese. In occasione della sessione primaverile 2017 il Consiglio degli Stati ha approvato, a larghissima maggioranza e con alcune modifiche, il disegno di decreto che approva l'accordo dell'OCSE e il disegno di legge. La Commissione è entrata in materia, con 17 voti contro 7, sul disegno di decreto che approva l'accordo multilaterale e, senza opposizione, sul disegno di legge.
La maggioranza della Commissione ritiene che la Svizzera non abbia molto margine di manovra per quanto riguarda questo oggetto, considerato che è divenuto uno standard internazionale. Anche se per la Svizzera vi è il rischio di una perdita di sostanza fiscale, rifiutarsi di ratificare l'accordo significherebbe per le multinazionali con sede in Svizzera di dover presentare le loro rendicontazioni Paese per Paese in altre giurisdizioni o addirittura essere sottoposte a misure di ritorsione (lista nera). La minoranza della Commissione si oppone all'entrata in materia sul disegno di decreto che approva l'accordo multilaterale in quanto ritiene che la sua ratifica ridurrebbe la sovranità dell’ordine giuridico svizzero. Essa preferisce che questo scambio d'informazioni sia negoziato nel quadro di convenzioni di doppia imposizione. Nella votazione sul complesso la Commissione ha approvato con 16 voti contro 7 il disegno di decreto che approva l'accordo multilaterale.
La Commissione ha avviato la deliberazione di dettaglio sul disegno di legge e continuerà nella seduta del 15 e 16 maggio 2017. Essa attende dall'Amministrazione un rapporto e proposte segnatamente sulle possibilità di trasferire la responsabilità penale delle persone fisiche alle persone giuridiche. L'obiettivo della Commissione è di sottoporre le proprie proposte alla Camera nella sessione estiva 2017.
3. Imposizione fiscale di partecipazioni di collaboratore a start-up
Secondo la Commissione, l'iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Jacqueline Badran (16.424), che si prefigge l'obiettivo di un'imposizione agevolata di partecipazioni di collaboratore a start-up, rileva un'esigenza reale. Essa ritiene tuttavia che la tematica vada affrontata con un approccio più ampio e che diversi punti – tra cui la definizione delle start-up e la questione della parità di trattamento – debbano essere precisati ulteriormente. La CET-N ha pertanto deciso, con 18 voti contro 5 e 2 astensioni, di formulare una propria mozione per un'imposizione fiscale delle start-up che sia concorrenziale e attrattiva sul piano internazionale (mozione 17.3261); di conseguenza propone di non dare seguito all'iniziativa Badran con 18 voti contro 7. Una minoranza respinge anche la mozione della Commissione in quanto ritiene che la necessità di legiferare in materia di imposizione fiscale di partecipazioni di collaboratore non sia sufficientemente dimostrata.
4. Altri oggetti
In merito all’iniziativa popolare «Per derrate alimentari sane, prodotte nel rispetto dell'ambiente e in modo equo (Iniziativa per alimenti equi)» (16.073) la Commissione ha incaricato l’Amministrazione di approfondire ulteriori questioni in un rapporto. Essa intende avviare l’esame materiale nella seduta del 15 e 16 maggio 2017.
La CET-N ha inoltre discusso con il consigliere federale Johann Schneider-Ammann sulle possibili ripercussioni della nuova politica commerciale ed economica annunciata dal presidente statunitense Donald Trump, sulle conseguenze economiche della Brexit per la Svizzera e sull'importanza di garantire continuità nell’assetto futuro delle relazioni tra la Gran Bretagna e la Svizzera.
Presieduta dalla consigliera nazionale Susanne Leutenegger Oberholzer (PS, BL), la Commissione si è riunita a Berna il 3 e 4 aprile 2017. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Alain Berset, Ueli Maurer e Johann Schneider-Ammann.