La Commissione ha avviato le deliberazioni sul disegno di legge federale concernente l’imposta sul tonnellaggio applicabile alle navi (22.035) e propone die entrare in materia.

Presentando questo disegno al Parlamento, il Consiglio federale adempie il mandato conferitogli dal Parlamento nel 2016 nell’ambito delle deliberazioni sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese. L’obiettivo di questo progetto è di creare la possibilità di tassare le navi d’alto mare in base alla capacità di carico e non in base all’utile o alla perdita effettivamente conseguiti, come peraltro avviene già in oltre 20 Paesi dell’UE. Si tratta quindi di garantire la competitività della piazza economica svizzera.
La Commissione ha dapprima sentito rappresentanti delle cerchie interessate; sono stati invitati la Swiss Shipowners Association, Economiesuisse, Alliance Sud, Public Eye e l’Unione sindacale svizzera.
Dopo una discussione approfondita, la Commissione è entrata in materia sull’oggetto con 15 voti contro 9. La maggioranza ritiene che il progetto sia nell’interesse della Svizzera come piazza economica nel suo insieme, ma soprattutto dei Cantoni in cui hanno sede le imprese di navigazione. Considera indispensabile lanciare un segnale di apertura nei confronti delle imprese. Grazie all’introduzione di una imposta sul tonnellaggio si attende inoltre un aumento del gettito fiscale e la creazione di nuovi impieghi. La minoranza esprime i propri dubbi, sia in relazione al principio sia dal profilo della sua costituzionalità. A suo parere, il progetto istituirebbe un trattamento di favore per un settore comunque già in buona salute, creando altresì scappatoie fiscali, e mancherebbe di criteri ecologici efficaci.
La Commissione si occuperà della deliberazione di dettaglio nella sua seduta del mese di agosto.

2. Corapporto relativo alla revisione della legge sull’organizzazione della Posta

Nell’ambito di un corapporto alla Commissione competente (CTT-N), la Commissione si è inoltre occupata del disegno del Consiglio federale concernente la modifica della legge sull’organizzazione della Posta (LOP) (21.048). Appoggiando la linea del Consiglio degli Stati che nella sessione estiva, all’unanimità, non era entrato in materia sull’oggetto, anche la CET-N ha deciso, senza opposizione, di non entrare in materia. La Commissione concorda con il Consiglio degli Stati sul fatto che l’intero gruppo della Posta debba essere considerato nel suo insieme e che occorra dapprima condurre una discussione approfondita sull’impostazione e il finanziamento del servizio postale universale. Considera inoltre sbagliato, dal profilo istituzionale, permettere a PostFinance di concedere prestiti e ipoteche finché rimane indirettamente di proprietà della Confederazione. Qualora la CTT-N entri in materia sull’oggetto, la CET-N propone con 16 voti contro 7 di rinviarlo al Consiglio federale con il mandato di privatizzare PostFinance entrando in borsa mediante emissione di azioni popolari o vendendola a una banca svizzera e di ridefinire il mandato di servizio universale nel traffico dei pagamenti.

Con 18 voti contro 5 la Commissione ha inoltre deciso di chiedere al Consiglio federale, mediante una lettera, di modificare la sua strategia di proprietaria in modo che le future acquisizioni della Posta svizzera o di PostFinance che superano un determinato valore soglia siano sottoposte all’approvazione del Consiglio federale.

3. Estensione dell’Accordo SAI a nuovi Stati partner a partire dal 2023/24

Il Parlamento ha approvato finora l’introduzione dello scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari (Accordo SAI) con 108 Stati partner. Mediante il suo messaggio 22.048 il Consiglio federale propone di estendere tale rete ad altri 12 Stati partner, tra cui l’Ucraina e la Moldova. La Commissione sostiene il progetto con 15 voti contro 7 ritenendo importante che la Svizzera contribuisca ad aumentare la trasparenza fiscale a livello mondiale e a combattere l’evasione fiscale. In linea con la prassi vigente, la Svizzera attuerà l’Accordo SAI con i 12 nuovi Stati partner soltanto quando il Forum globale avrà verificato e confermato che i requisiti giuridici e operativi sono adempiuti. Una minoranza si oppone all’estensione della rete per lo scambio automatico di informazioni poiché, a suo parere, la maggior parte dei 12 nuovi Stati partner non adempie ancora tali requisiti.

La Commissione approva le Convenzioni per evitare le doppie imposizioni con l’Etiopia (22.028) e l’Armenia (22.033) con 15 voti contro 4 e 2 astensioni.

4. Fornitura di prodotti fitosanitari a utilizzatori privati solo con attestato di formazione

La Commissione ha esaminato la mozione 20.4579, accolta dal Consiglio degli Stati nella sessione estiva, la quale chiede che i prodotti fitosanitari tossici per l’uomo, gli insetti o gli organismi acquatici non siano più omologati per gli utilizzatori non professionali. Dopo un’approfondita discussione, la Commissione ha deciso di modificare il testo della mozione nel senso che la vendita di prodotti fitosanitari a utenti non professionali sia subordinata a una «formazione adeguata». La Commissione mira così a creare per l’uso non professionale le stesse condizioni che si applicano all’uso professionale, per esempio nell’agricoltura. Ha adottato la mozione così modificata con 10 voti contro 5 e 9 astensioni. La maggioranza, anziché imporre divieti, vuole fare in modo che chi utilizza prodotti fitosanitari abbia le conoscenze necessarie sui rischi per se stessi e per l’ambiente. Una minoranza della Commissione vuole attenersi al testo originale della mozione, poiché giudica che vi siano sufficienti alternative ai prodotti fitosanitari altamente tossici e che sia quindi irresponsabile continuare a omologarli per l’uso privato. Un’altra minoranza propone di respingere la mozione nella sua versione modificata, ritenendo che non sia necessario né liberale introdurre ulteriori divieti e disposizioni.

5. Incentivi per continuare a esercitare un’attività lucrativa dopo il raggiungimento dell’età di pensionamento

Con 14 voti contro 10 e 1 astensione, la CET-N ha approvato la mozione di commissione 22.3865 «Promuovere la continuazione dell’attività lucrativa, su base volontaria, dopo il raggiungimento dell’età ordinaria di pensionamento». La maggioranza della Commissione sostiene che le persone disposte a continuare a lavorare oltre l'età di pensionamento sono praticamente costrette a rinunciarvi a causa della mancanza di incentivi. Inoltre, offrendo ai beneficiari di una rendita la possibilità di svolgere un’attività lucrativa oltre l’età di pensionamento, si contribuirebbe in modo significativo a sopperire alla carenza di manodopera qualificata. Una minoranza della Commissione sostiene gli obiettivi della mozione ma è contraria alla proposta di istituire incentivi fiscali.

6. Nessuna deduzione fiscale per gli alimenti versati ai figli maggiorenni in formazione

Con 13 voti contro 11 e 1 astensione, rispettivamente con 18 voti contro 7, la CET-N propone alla propria Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 21.424, depositata dal consigliere nazionale Jean-Pierre Grin, e all’iniziativa 20.321 del Cantone di Ginevra, allineandosi così alle recenti decisioni della sua Commissione omologa e del Consiglio degli Stati, che non avevano dato seguito alle due iniziative. Le iniziative chiedono che i genitori divorziati o separati possano dedurre dal proprio reddito imponibile non soltanto gli alimenti versati per i figli minorenni, come finora, bensì anche quelli per i figli maggiorenni in formazione. Secondo la maggioranza della Commissione, infatti, ciò rafforzerebbe la disparità di trattamento tra le coppie separate e quelle coniugate, poiché queste ultime non hanno diritto ad altri sgravi fiscali oltre alla deduzione generale per i figli.

La Commissione ha quindi sospeso le deliberazioni su un’iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Céline Amaudruz «Per un calcolo del valore venale dei titoli non quotati corrispondente al valore contabile dell’azienda» (21.520), al fine di poterla esaminare più in dettaglio. L’iniziativa sarà presumibilmente inserita di nuovo all’ordine del giorno nel quarto trimestre.

Presieduta dal consigliere nazionale Leo Müller (M-E/LU), la Commissione si è riunita a Berna il 20 e 21 giugno 2022. In parte erano presenti alla seduta i consiglieri federali Ueli Maurer e Guy Parmelin.