L’entrata in materia sul controprogetto diretto, che intende elevare al rango costituzionale alcune disposizioni di legge attualmente vigenti pressoché senza modifiche, non ha dato adito a opposizioni. Nella deliberazione di dettaglio la Commissione ha leggermente modificato il controprogetto proposto dal Consiglio federale: con 18 voti contro 6 e 1 astensione propone alla propria Camera di sancire nella Costituzione la nozione di «franco svizzero» invece di «franco» come proposto dal Consiglio federale, per tenere conto di un’importante richiesta dell’iniziativa. Una proposta che chiedeva di inserire nella Costituzione una norma secondo cui il denaro contante va accettato «di regola» quale mezzo di pagamento è stata respinta con 16 voti contro 8. L’obbligo di accettazione stabilito nell’articolo 3 della legge federale sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento (LUMP) non abbisogna, secondo la Commissione, di un’ulteriore disposizione costituzionale. Un’altra proposta secondo cui la Confederazione deve garantire l’accesso al denaro contante anche a persone che beneficiano dell’assistenza sociale o del soccorso d’emergenza è stata respinta dalla Commissione con 18 voti contro 7. La maggioranza della Commissione ritiene che con una simile disposizione costituzionale si ingerisca nella sovranità dei Cantoni, dato che il soccorso d’emergenza viene sovente versato sotto forma di prestazioni in natura. Per ciascuna di queste proposte è stata presentata anche una proposta di minoranza. L’oggetto sarà trattato in Consiglio nazionale nella sessione invernale 2024. Prima di prendere una decisione sull’iniziativa, la Commissione ha sentito una rappresentanza del comitato d’iniziativa.
Entrata in materia sul progetto di revisione parziale della legge sui cartelli
La Commissione ha condotto un’audizione sulla revisione parziale della legge sui cartelli (23.047). Oltre alla Commissione della concorrenza e della scienza (prof. Damiano Canapa) vi hanno partecipato l’Unione svizzera delle arti e mestieri, GastroSuisse e l’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori. La Commissione è poi entrata in materia sul progetto senza opposizioni. Intravvede tuttavia, per diverse disposizioni e proposte inoltrate, la necessità di ulteriori chiarimenti. Da un lato, l’ambito tematico trattato dalla mozione Français 18.4282 è molto complesso. Dall’altro, occorre chiarire questioni inerenti ai prezzi di riferimento, a un possibile divieto di intese su contratti tariffali nel settore delle assicurazioni malattie e alla disposizione derogativa concernente il settore degli sport professionistici, approvata dal Consiglio degli Stati. Su questi temi la Commissione ha chiesto un rapporto aggiuntivo al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca. L’oggetto sarà nuovamente incluso nell’ordine del giorno dopo la presentazione del rapporto, prevista nel primo trimestre del 2025. In occasione della ripresa della deliberazione saranno inoltre sentiti portatori d’interesse del settore dello sport, che illustreranno gli effetti della citata disposizione derogativa.
Convenzione OIL n. 191: rinvio al Consiglio federale
La Commissione ha trattato il messaggio del Consiglio federale concernente l’approvazione della Convenzione n. 191 dell’Organizzazione internazionale del lavoro (24.047). Secondo il Consiglio federale, questa Convenzione rafforza la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e contribuisce alla strategia svizzera per lo sviluppo sostenibile nell’ambito dell’Agenda 2030. La sua ratifica non richiede una modifica di disposizioni vigenti del diritto svizzero. Con 12 voti contro 8 e 4 astensioni la Commissione ha deciso l’entrata in materia sul progetto, ma con 15 voti contro 8 e 1 astensione propone alla propria Camera il rinvio al Consiglio federale. La Commissione chiede al Consiglio federale di illustrare in un rapporto aggiuntivo quali disposizioni della Convenzione OIL n. 191 sono applicabili direttamente e quali indirettamente, nonché di indire in seguito una consultazione. Dopo la consultazione il progetto andrebbe nuovamente sottoposto al Parlamento unitamente al progetto di Convenzione OIL n. 190 (22.045), che era stato rinviato al Consiglio federale dalle Camere nel 2023. Una minoranza respinge il rinvio perché non ritiene necessari ulteriori chiarimenti né vede un nesso fra le due convenzioni n. 190 e 191. Un’ulteriore minoranza propone la non entrata in materia poiché teme che la Convenzione potrebbe comportare in futuro una perdita di flessibilità per il mercato svizzero del lavoro.
Deduzioni fiscali: verificare prima di agire
La Commissione ha discusso la mozione 24.3394 Consentire a entrambi i coniugi di dedurre fiscalmente i versamenti ai partiti, che è stata accolta il 6 giugno 2024 dal Consiglio degli Stati e secondo la quale la deduzione di versamenti ai partiti dovrebbe poter essere fatta valere da ciascun coniuge individualmente e non soltanto in modo congiunto dalla coppia sposata. Secondo la Commissione non vi è alcun dubbio che anche in questo ambito occorre porre fine alla disparità di trattamento tra coppie sposate e singole persone (20 voti contro 0 e 4 astensioni). Con 12 voti contro 11 (0 astensioni) ha però deciso di procedere dapprima a una rilevazione presso i Cantoni riguardante le conseguenze di una modifica della prassi e di esaminare in che modo la parità di trattamento possa essere raggiunta senza una diminuzione delle entrate.
La Commissione ha inoltre nuovamente deliberato sulla mozione 23.3162 Riduzioni fiscali in favore dell'inverdimento dei tetti, modificata dal Consiglio degli Stati, allineandosi unanimemente alla decisione della Camera alta. Quest’ultima vuole che si esamini dapprima in che misura l’inverdimento dei tetti e delle facciate comporti realmente effetti sufficienti di risparmio energetico o di tutela dell’ambiente, prima di introdurre eventuali modifiche di ordinanza.
Altre iniziative parlamentari nel settore del diritto fiscale
Con 15 voti contro 6 e 4 astensioni la Commissione propone di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Wyssmann 23.483, la quale chiede che i contribuenti possano ricevere in qualunque momento e senza indugio il proprio incarto fiscale quando ne fanno richiesta. La Commissione ritiene che non occorra legiferare al riguardo e che le basi legali sancite in particolare nell’articolo 114 LIFD siano sufficienti per consentire ai contribuenti di esaminare i propri atti. L’autonomia dei Cantoni a livello d’esecuzione non dovrebbe essere intaccata. Una minoranza chiede invece di dare seguito all’iniziativa. Ritiene infatti che fra i Cantoni vi siano notevoli differenze nell’attuazione di queste disposizioni legali e che tali differenze vadano affrontate.
Non è stata trovata una maggioranza nemmeno per l’iniziativa parlamentare Amaudruz 24.406, che chiede di modificare la LIFD e tutte le altre disposizioni legali pertinenti affinché le rendite AVS siano dichiarate esenti da imposte. Con 16 voti contro 8 la Commissione propone di non dare seguito all’iniziativa. La maggioranza ritiene che violi sia il principio della sistematica in ambito fiscale secondo cui tutte le entrate soggiacciono all’imposta sul reddito, sia il principio dell’imposizione in funzione della capacità economica. L’iniziativa comporterebbe inoltre massicce perdite fiscali per la Confederazione. La minoranza evidenzia il calo di potere d’acquisto dei beneficiari di rendite e sottolinea che l’iniziativa è stata formulata volutamente in modo aperto, lasciando in tal modo alla Commissione un ampio margine di manovra a livello della sua attuazione.
Produzione di derrate alimentari: più trasparenza sui prezzi e rafforzamento della posizione dei produttori
La Commissione ha trattato l’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Mahaim 24.414 Prezzi di riferimento per proteggere la produzione agricola, dandovi seguito con 19 voti contro 3 e 2 astensioni. La Commissione ritiene che la misura proposta dall’iniziativa di fissare prezzi di riferimento vincolanti potrebbe non essere la soluzione più adeguata. Tenuto conto del potere di mercato dei grandi distributori, vuole tuttavia garantire un migliore equilibrio fra i diversi attori eliminando le distorsioni presenti lungo tutta la catena di produzione. L’iniziativa passa ora alla CET-S.
La Commissione ha inoltre discusso nuovamente l’iniziativa parlamentare dell’ex consigliera nazionale Pasquier-Eichenberger 22.477 Per un'osservazione efficace dei prezzi nelle filiere agroalimentari, dopo che la Commissione omologa del Consiglio degli Stati ha deciso di non darvi seguito (cfr. comunicato stampa della CET-S del 28 agosto 2024). Con 20 voti contro 3 e 0 astensioni, la CET-N ha ribadito la sua posizione a favore di una più attenta osservazione del mercato e una maggiore trasparenza lungo tutta la catena di produzione delle derrate alimentari.
Altra decisione
Con 17 voti contro 7 la Commissione ha respinto la petizione 23.2036 del GSsE, che chiede l’introduzione di un’imposta sugli utili di guerra applicata agli utili in eccesso dei commercianti di materie prime in Svizzera. Una minoranza rileva per contro la necessità di intervenire in tale ambito.
Presieduta dal consigliere nazionale Thomas Aeschi (UDC, ZG), la Commissione si è riunita a Berna il 7 e il 8 ottobre 2024. A parte della seduta erano presenti la Consigliera federale Karin Keller-Sutter e il Consigliere federale Guy Parmelin.