A una prima audizione erano rappresentati la Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDCF), l’Associazione dei Comuni svizzeri, l’Unione delle Città svizzere, il Cantone di Zurigo e la Città di Zurigo. In una seconda tornata le associazioni Swissholdings, economiesuisse, fédération des entreprises romandes, l’Unione sindacale svizzera, l’Unione svizzera delle arti e mestieri e Swiss Family Business hanno presentato i propri pareri. Dopo l’audizione il consigliere federale Ueli Maurer ha presentato il messaggio, esortando a mantenere equilibrato il progetto. La Commissione ha quindi deciso all’unanimità di entrare in materia sul progetto e ha chiesto alcuni chiarimenti all’Amministrazione in vista delle prossime riunioni.
La CET-S si prefigge di preparare coscienziosamente il Progetto fiscale 17 per la sessione estiva affinché possa essere approvato dall’Assemblea federale già nella sessione autunnale. Al fine di raggiungere questo obiettivo, la CET-S ha riservato tutto il tempo necessario per la deliberazione di dettaglio. Le sedute della CET-S sono in agenda per il 3/4 maggio, il 15 maggio e il 24 maggio.
2. Analisi globale della politica agricola
Alla presenza di rappresentanti dell’Ufficio federale dell’agricoltura la Commissione ha condotto una prima discussione riguardo all’«analisi globale dell’evoluzione a medio termine della politica agricola». La CET-S considera il rapporto del Consiglio federale una buona base informativa per l’ulteriore discussione in merito all’orientamento della politica agricola e di libero scambio, ma ritiene che si dovrebbe evitare di mescolare i due temi. Essa si esprime inoltre all’unanimità contro una trattazione del rapporto in Consiglio degli Stati e non condivide la proposta di rinvio della commissione omologa. Il Parlamento si attiverà già a tempo debito, ossia quando ci sarà il messaggio del Consiglio federale sulla politica agricola 22+. Fino ad allora, la CET-S vorrebbe contribuire a calmare e rendere oggettiva la discussione e attendere gli ulteriori sviluppi, anche riguardo agli accordi di libero scambio dell’UE con gli Stati del Mercosur. Poiché il consigliere federale Johann Schneider-Ammann non ha potuto partecipare alla riunione a causa dell’influenza, la CET-S ricupererà discutendo personalmente con lui il rapporto dopo la deliberazione in Consiglio nazionale, dunque al più presto nel prossimo agosto.
3. Nessun nuovo disciplinamento dei volumi di latte
La Commissione si è occupata di due iniziative cantonali, presentate da Friburgo (17.301) e Ginevra (17.310), della mozione 16.3329 del consigliere nazionale Jacques Nicolet nonché della petizione 15.2035 del Groupe SAM, tutte sul tema della gestione dei quantitativi di latte e del suo prezzo. L’Interprofessione Latte (IP Latte) è stata sentita sulle richieste espresse negli interventi summenzionati, vale a dire gestire i quantitativi di latte e conferire il carattere di obbligatorietà generale a un contratto standard. Il 15 novembre 2017 il Consiglio federale ha già soddisfatto la seconda richiesta. La Commissione respinge la reintroduzione di un disciplinamento dei volumi di latte, così come vigeva dal 1977 al 2009: in ragione della stretta interdipendenza tra il mercato del latte in Svizzera e il mercato dell’UE, senza provvedimenti accompagnatori un siffatto disciplinamento indebolirebbe massicciamente il settore nazionale. Occorre piuttosto promuovere la produzione e lo smercio di prodotti ad alto valore aggiunto e discutere l’orientamento del settore lattiero in relazione con la Politica agricola 22+. Gli interventi sono stati quindi tutti respinti all’unanimità. (Informazioni più ampie riguardanti la politica in materia di mercato lattiero si trovano nel contributo blog del 13 aprile 2018 «Pourquoi la politique fait la vie dure au lait» [Perché il latte è diventato un leitmotiv politico]).
4. Precisare la definizione di abuso nella LSA
L’iniziativa parlamentare 17.409 del consigliere agli Stati Josef Dittli chiede di precisare la definizione di abuso nella legge sulla sorveglianza degli assicuratori (LSA). L’accertamento di un abuso da parte delle autorità di sorveglianza deve garantire la protezione dei consumatori, ma senza incidere in misura esagerata sul mercato. La maggioranza della Commissione ritiene che vi sia la necessità di agire, dato che un’interpretazione della nozione di abuso troppo rigida può avere ripercussioni negative per gli assicurati, ad esempio sotto forma di premi più elevati nei contratti quadro o di ritardi nell’introduzione di nuovi prodotti assicurativi. La Commissione dà perciò seguito all’iniziativa con 9 voti contro 3.
5. Nessuna modifica nella concessione di aiuti finanziari alle organizzazioni di protezione dei consumatori
La Commissione si è occupata di due mozioni sulla protezione dei consumatori: la mozione Flückiger 14.3834, che chiede di semplificare le procedure amministrative nella ripartizione degli aiuti finanziari alle organizzazioni di consumatori, nonché la mozione Gössi 14.3880, che vuole precisare le basi legali per la concessione di siffatti aiuti finanziari. Reputa adempiuta la mozione Flückiger, poiché, come richiesto, il Consiglio federale ha già abrogato nel 2015 l’ordinanza del DEFR del 31 maggio 2013 sulla ripartizione degli aiuti finanziari alle organizzazioni di consumatori. La Commissione ritiene che disposizioni legali più incisive di quelle vigenti, come chiesto dalla mozione Gössi, sarebbero un’ingerenza nella libertà di associazione e nella libertà di espressione. Con 12 voti contro 0 e 1 astensione la Commissione propone perciò alla propria Camera di respingere entrambe le mozioni.
6. Altri oggetti
In relazione con i due rapporti del Consiglio federale Tiefzinsumfeld und Frankenstärke: Handlungsoptionen für die Schweiz (Opzioni di intervento della Svizzera in caso di tassi d’interesse bassi e franco forte) e Geldpolitik (Politica monetaria), in adempimento dei postulati 15.3017 e 15.3091, la CET-S ha svolto un’audizione con Thomas Jordan, presidente del direttorio della Banca nazionale svizzera. In tale occasione, oltre alle questioni sollevate nei rapporti, sono stati affrontati argomenti quali il ruolo del denaro contante, le criptovalute o gli investimenti della Banca nazionale.
Presieduta dal consigliere agli StatiPirmin Bischof (PPD, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 12 e il 13 aprile 2018. In parte era presente alla seduta il consigliere federale Ueli Maurer.