Il progetto posto in consultazione prevede che per la proprietà abitativa occupata personalmente presso il domicilio il valore locativo e le deduzioni per i costi di conseguimento vengano soppressi tanto a livello federale quanto a livello cantonale, ma non per le abitazioni secondarie a uso proprio.

​La Commissione è del parere che per la proprietà abitativa a uso proprio il valore locativo debba essere soppresso tanto a livello federale quanto a livello cantonale, così come le deduzioni per i costi di conseguimento, ossia le spese di manutenzione, le spese di riattazione di immobili di nuova acquisizione, i premi d’assicurazione e le spese d’amministrazione da parte di terzi. Ritiene invece che il valore locativo debba continuare a essere applicato alle abitazioni secondarie a uso proprio e che i costi di conseguimento debbano rimanere deducibili. I costi di conseguimento rimangono anche deducibili per gli immobili locati o affittati. Le deduzioni, giustificate da ragioni extrafiscali, per gli investimenti destinati al risparmio energetico e alla protezione dell’ambiente, per i lavori di cura di monumenti storici nonché per le spese di demolizione saranno generalmente soppresse a livello federale, mentre i Cantoni potranno conservarle nelle loro legislazioni fiscali.

Per quel che riguarda la deducibilità degli interessi maturati su debiti privati, la Commissione pone in consultazione diverse varianti: le varianti 1 e 2 prevedono che gli interessi siano deducibili fino a concorrenza del 100 rispettivamente dell’80 per cento dei redditi da sostanza imponibili; nella variante 3 le deduzioni sono ammesse fino a concorrenza dei redditi imponibili da sostanza immobiliare più 50 000 franchi per partecipazioni di almeno il 10 per cento al capitale azionario o al capitale sociale di una società di capitali o di una società cooperativa, mentre nella variante 4 sono ammesse soltanto fino a concorrenza dei redditi imponibili da sostanza immobiliare. La variante 5 esclude la possibilità di dedurre gli interessi su debiti privati. Nel caso in cui il tasso d’interesse dovesse mantenersi al livello attuale, per tutte le cinque varianti risulterebbero minori entrate per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni. Assumendo invece un tasso ipotecario del 3,5 per cento, la riforma potrebbe risultare più o meno neutra sotto il profilo dei proventi qualora si attuasse una qualsiasi delle prime quattro varianti previste; se si escludesse invece la possibilità di dedurre gli interessi (variante 5) si avrebbero considerevoli maggiori entrate. A seconda del livello dei tassi ipotecari, e a dipendenza della variante che verrà scelta per la deduzione degli interessi passivi, dalla riforma potranno risultare notevoli maggiori o minori entrate per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni. Attraverso tutte queste varianti, sensibilmente più severe di quanto prevede il diritto vigente, la Commissione intende anche contribuire a ridurre l’indebitamento privato e quindi a stabilizzare la piazza finanziaria.

È prevista infine l’introduzione di una deduzione di primo acquisto, la cui durata di validità e il cui ammontare saranno limitati. Tale misura è intesa ad agevolare l’acquisto di un’abitazione, in particolare da parte dei giovani, e adempie in tal modo al mandato costituzionale relativo alla promozione dell’accesso alla proprietà abitativa.

I documenti relativi alla consultazione sono consultabili sui siti seguenti:

Parlamento

Portale del Governo svizzero

I pareri relativi ai due progetti preliminari vanno inviati entro il 12 luglio 2019, in formato PDF e Word, all’indirizzo seguente: vernehmlassungen@estv.admin.ch.