La Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati propone all’unanimità di attendere la decisione del Consiglio nazionale sull’abolizione della tassa di negoziazione e della tassa sui premi di assicurazione, prima di pronunciarsi sull’insieme dei progetti.

La Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati propone all’unanimità di prolungare la sospensione della trattazione del progetto 1 dell’iniziativa parlamentare 09.503 Abolire progressivamente le tasse di bollo e creare nuovi posti di lavoro. Prima tappa dell’attuazione dell’iniziativa, il progetto 1 prevede l’abolizione della tassa di emissione sul capitale proprio.

Nel giugno del 2014 il Consiglio degli Stati aveva deciso di sospendere l’esame di tale progetto nell’attesa di conoscere l’esito e i contenuti della Riforma III dell’imposizione delle imprese  (poi divenuta Progetto fiscale 17 e quindi RFFA), prima di pronunciarsi riguardo all’opportunità di abolire la tassa di emissione.

Nel frattempo la Commissione omologa del Consiglio nazionale ha posto in consultazione i due restanti progetti preliminari, che costituiscono la seconda tappa dell’attuazione dell’iniziativa 09.503. Tali progetti prevedono l’abolizione della tassa di negoziazione e della tassa sui premi di assicurazione (in merito si veda il comunicato stampa del 16 gennaio 2020) e comporterebbero una riduzione del gettito fiscale la cui entità è stimata a 2,005 miliardi di franchi all’anno.

La Commissione del Consiglio degli Stati propone di attendere la decisione del Consiglio nazionale in merito ai progetti 2 e 3, così da poter disporre di tutti i parametri relativi all’abolizione della varie tasse e pronunciarsi con cognizione di causa sull’insieme dei progetti. Il Consiglio degli Stati deciderà in merito al prolungamento della sospensione nel corso della sessione primaverile.

2. Esame delle divergenze relative alla legge sul contratto d'assicurazione 

La Commissione ha esaminato le divergenze sussistenti riguardo alla legge (17.043) summenzionata a seguito dalle decisioni prese dal Consiglio nazionale nel dicembre scorso. Per quanto concerne l'obbligo dell'assicuratore di informare lo stipulante in merito ai costi legati al riscatto di un’assicurazione sulla vita (art. 3 cpv.1 lett. f), con 8 voti contro 4 e 1 astensione la Commissione propone di modificare la precedente decisione della propria Camera, specificando che l'assicuratore deve informare unicamente sul genere di costi, anziché sul loro ammontare, giacché tale dato non è noto all'assicuratore al momento della conclusione del contratto.

Con 9 voti contro 4, la Commissione ha deciso di mantenere la divergenza concernente le conseguenze della mancata comunicazione di informazioni importanti da parte dell'assicurato (art. 6 cpv. 2). A differenza del Consiglio nazionale, non reputa infatti opportuno che il diritto di recesso dell'assicuratore si estingua al più tardi due anni dopo la conclusione del contratto.

Con 9 voti contro 4, la Commissione ha bocciato anche la soluzione prevista dal Consiglio nazionale riguardo all'estensione della copertura assicurativa dell'assicurazione complementare contro le malattie (art. 35c), secondo cui l'assicurato ha diritto alle prestazioni assicurative sino a cinque anni dalla fine del contratto se il rischio assicurato si è verificato nel periodo di validità dello stesso, ma la malattia è comparsa soltanto dopo il suo scadere. La maggioranza della Commissione ritiene infatti che questa soluzione sia difficilmente praticabile.

Con 7 voti contro 6, la Commissione ribadisce inoltre la decisione della propria Camera di limitare i casi in cui l'assicurato vanta un diritto di credito diretto nei confronti dell'impresa d'assicurazione (art. 60 cpv. 1bis). Propone invece di allinearsi alla posizione del Consiglio nazionale per quanto attiene agli articoli 95c capoverso 3 lettera c e 98a capoverso 2 lettera g, mantenendo per contro la divergenza riguardo all'articolo 98a capoverso 2 lettera e. Per quanto concerne l'articolo 59 capoverso 3 (assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile e diritto del danneggiato in caso di mancato pagamento dei premi da parte dell'assicurato), la Commissione ha infine chiesto all'Amministrazione di presentarle un rapporto che fornisca ulteriori informazioni circa la portata della decisione del Consiglio nazionale. Esaminerà quindi quest'ultima divergenza nella seduta del 13 febbraio, affinché il Consiglio degli Stati possa deliberare sulla legge nella sessione primaverile.

3. Oggetti concernenti la tematica dei pesticidi

La Commissione ha svolto la deliberazione di dettaglio sul progetto di atto legislativo elaborato, in attuazione della propria iniziativa parlamentare 19.475 Ridurre il rischio associato all'uso di pesticidi, conformemente ai punti cardine definiti il 17 ottobre 2019 (si veda in merito il relativo comunicato stampa). Ha approvato il progetto preliminare nella votazione sul complesso e ha deciso di porlo in consultazione entro la metà del mese di febbraio. L’avvio della procedura sarà reso noto con un apposito comunicato.

La Commissione ha quindi esaminato due iniziative cantonali concernenti il glifosato (18.308 e 18.319), decidendo di non darvi seguito con 6 voti contro 2 e 2 astensioni. Ritiene infatti che gli obiettivi delle due iniziative cantonali siano contemplati dall’iniziativa parlamentare summenzionata, giacché quest’ultima permette di ridurre in modo generalizzato i rischi associati all’uso dei pesticidi tenendo conto dei rischi potenziali derivanti da tutti i principi attivi, senza tuttavia prevedere disposizioni specifiche per alcuni di essi.  

4. Flessibilizzare l’orario di lavoro: la Commissione sente gli ambienti interessati

La Commissione ha svolto una serie di audizioni concernenti l’iniziativa parlamentare 16.414 Flessibilizzare parzialmente la legge sul lavoro preservando i modelli di orario di lavoro dimostratisi validi.

Per quanto concerne le organizzazioni dei lavoratori, ha sentito esponenti di Travail.Suisse, della Società svizzera degli impiegati del commercio, dell’Associazione svizzera degli impiegati di banca e dell’Unione sindacale svizzera. In rappresentanza dei datori di lavoro e degli altri ambienti favorevoli all’iniziativa sono stati sentiti esponenti dell’Unione svizzera degli imprenditori, dell'Unione svizzera delle arti e mestieri, di Swiss Family Business e di Alliance Réflexion Suisse. La Commissione ha infine ascoltato anche rappresentanti del settore medico, e più precisamente di H+ Gli ospedali svizzeri, della Società svizzera di medicina del lavoro, dell’Associazione dei medici assistenti e capi clinica nonché di Promozione Salute Svizzera.

La Commissione esaminerà il progetto di legge nella seduta del 13 febbraio 2020.

5. Nuova disposizione nella legge sui lavoratori distaccati

Con 7 voti contro 3 e 1 astensione, la Commissione ha deciso di dare seguito all’iniziativa 18.326 Dovere di informare i dipendenti vittime di abusi salariali, presentata dal Canton Ticino. L’iniziativa chiede di modificare la legge sui lavoratori distaccati inserendovi una disposizione che imponga alle aziende di informare i dipendenti in merito agli abusi riscontrati durante le verifiche nei settori sottoposti a contratti normali di lavoro. L’iniziativa in questione chiede inoltre che sia prevista la possibilità di sanzionare coloro che non ottemperano a tale obbligo. La Commissione ritiene che occorra legiferare in tale campo, in particolare alla luce della pressione cui è sottoposto il mercato del lavoro ticinese e dell’elevato rischio di abuso che ne deriva. Affinché la Commissione possa elaborare un relativo progetto, è necessario il consenso della Commissione omologa del Consiglio nazionale.

6. Altre decisioni

La Commissione si è occupata di due iniziative parlamentari cui la Commissione omologa del Consiglio nazionale ha dato seguito,  decidendo tuttavia di non dare seguito a nessuna di esse. Senza voti contrari (3 astensioni),  si è opposta per motivi di economia procedurale all’elaborazione di un progetto legislativo che attui l’iniziativa parlamentare 17.522 Adeguare l'imposta sulla sostanza e abolire l'imposizione dello strumento di lavoro. Benché condivida gli obiettivi dell’iniziativa, è infatti già chiamata ad attuare l’iniziativa 17.456, le cui finalità sono assai simili. Sarebbe quindi poco razionale se la Commissione omologa del Consiglio nazionale portasse avanti un progetto parallelo dai contenuti analoghi.

Nella sessione primaverile del 2019, il Consiglio degli Stati aveva deciso di non dare seguito all’iniziativa parlamentare del consigliere agli Stati Jean-René Fournier Pari condizioni in materia di concorrenza (17.517). La Camera alta temeva in particolare che l’iniziativa potesse costituire, sotto il profilo del diritto costituzionale, un’ingerenza problematica nella sovranità dei Cantoni e dei Comuni. Poiché ritiene che questo rilievo critico sia tuttora fondato, con 10 voti contro 2 e 1 astensione la Commissione ha deciso di non dare seguito anche all’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Peter Schilliger (17.518), dal tenore sostanzialmente identico.

Con 9 voti contro 3 e 1 astensione, la Commissione propone di respingere la mozione 17.3480, che intende consentire alle aziende agricole di costituire accantonamenti fiscali volti a stabilizzare i redditi agricoli, dipendenti in gran parte dalle condizioni climatiche. Ritiene infatti che questa misura darebbe luogo a una disparità di trattamento nei confronti di altri settori anch’essi dipendenti in gran parte dalle condizioni climatiche. Dubita inoltre che la costituzione di accantonamenti sia la soluzione più indicata per far fronte alla volatilità dei redditi agricoli derivante da fattori climatici.

Presieduta dal consigliere agli Stati Christian Levrat (PSS, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 20 e il 21 gennaio 2020. In parte era presente alla seduta il consigliere federale Ueli Maurer.