La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) si è recata a Ginevra, nel Cantone della sua presidente, per un viaggio di lavoro all'insegna dell'innovazione tecnologica, della diplomazia scientifica e delle sfide strategiche future nell'ottica del messaggio ERI 2029−2032.

La CSEC-N ha trascorso due giorni nel Canton Ginevra. La Commissione ha visitato il CERN, centro nevralgico della ricerca europea nel campo della fisica delle particelle. In tale occasione la Commissione è stata informata sull'importanza di questo centro di fama mondiale e sugli sviluppi futuri, in particolare sul progetto FCC (Future Circular Collider), che mira a mantenere l’eccellenza scientifica del CERN al servizio delle generazioni future e nell’ambito del quale sono all’opera migliaia di ricercatori.

La delegazione si è poi recata al Domaine Château des Bois per scoprire le sfide alle quali è confrontata l'agricoltura ginevrina e le possibili sinergie tra innovazione e sostenibilità. Ha inoltre incontrato una delegazione del Consiglio di Stato ginevrino, con cui ha potuto discutere del ruolo di Ginevra come polo scientifico, economico e diplomatico.

Il secondo giorno la CSEC-N ha tenuto un seminario di riflessione dedicato alla nuova competizione internazionale per la scienza e la tecnologia e sul ruolo svolto dalla Svizzera e da Ginevra in tale contesto. I lavori si sono articolati su tre grandi assi:

  1. la produzione di sapere in Svizzera e la sfida di preservare l’eccellenza della ricerca attraverso investimenti nazionali e l’accesso a programmi di ricerca internazionali;
  2. lo sfruttamento del sapere, con una migliore integrazione del settore privato al fine di rafforzare l’impatto economico, tecnologico e sociale del sapere prodotto in Svizzera;
  3. la promozione internazionale del sapere svizzero come strumento di diplomazia, di influenza e di posizionamento strategico sulla scena mondiale.

Il seminario ha riunito personalità di spicco provenienti dal mondo accademico, scientifico, diplomatico ed economico, tra cui in particolare:

  • Audrey Leuba, presidente della Fondation Campus Biotech Geneva (FCBG) e rettrice dell’Università di Ginevra (UNIGE), Anna Fontcuberta i Morral, vicepresidente dell’FCBG e presidente del Politecnico federale di Losanna nonché Nicolas Durand, direttore dell’FCBG;
  • Peter Brabeck-Letmathe, presidente della fondazione GESDA;
  • Enrico Letta, ex primo ministro italiano e presidente del forum diplomatico GESDA;
  • Marilyne Andersen, direttrice generale GESDA;
  • Mirjana Spoljaric Egger, presidente del CICR;
  • Nicolas Levrat, professore all’UNIGE e relatore speciale dell’ONU per le questioni delle minoranze;
  • rappresentanti dello Swiss Institute for Bioinformatics (SIB), del centro Wyss, della fondazione Defitech, della startup Talent.com e diversi esperti attivi nei settori delle neuroscienze, dell’intelligenza artificiale e del finanziamento di start-up, in particolare nella fase di crescita.

Le discussioni di questo seminario fungeranno da stimolo per le riflessioni della CSEC-N in vista del prossimo messaggio ERI 2029–2032. Il sapere, in tutte le sue forme, è destinato a diventare un fattore chiave centrale per l’occupazione, la competitività e la diplomazia svizzera.

La Commissione riconosce l’importanza della lungimiranza e di un approccio trasversale. Sottolinea la necessità di rafforzare i ponti, abbattere le barriere e adattare i modelli di governance all'accelerazione degli sviluppi scientifici. La CSEC-N proseguirà i suoi lavori su questi temi ed esaminerà le misure necessarie per adottare un approccio interdisciplinare in risposta alle crescenti sfide della concorrenza internazionale nei settori della scienza e della tecnologia.

La CSEC-N avvia i lavori su due controprog​etti indiretti a iniziative popolari

Nella sua seduta la CSEC-N ha inoltre avviato i lavori legislativi su due controprogetti indiretti a iniziative popolari. Questi due oggetti, attualmente all’inizio della seconda fase di trattazione, si prefiggono di rispondere alle preoccupazioni espresse in iniziative popolari largamente sostenute dalla popolazione, proponendo però soluzioni proporzionate sul piano legislativo.

La prima iniziativa parlamentare, intitolata «Controprogetto indiretto all’iniziativa sui fuochi d’artificio» (25.402), mira a proteggere meglio le persone, gli animali e l’ambiente dagli effetti nocivi dei fuochi d’artificio. Il progetto prevede in particolare di regolamentare i pezzi pirotecnici da spettacolo che producono rumori eccessivi.

La seconda iniziativa parlamentare, dal titolo «Controprogetto indiretto all’iniziativa foie gras» (25.404), propone di introdurre nella legge una clausola che consenta di limitare le importazioni di foie gras, magret e confit se la dichiarazione obbligatoria in vigore non consente entro cinque anni una riduzione significativa dei volumi importati.

La Commissione ha tenuto una prima discussione di fondo sugli orientamenti generali da conferire ai due controprogetti e proseguirà con l’elaborazione dei testi nel corso delle prossime sedute, al fine di indire una breve consultazione nel secondo semestre del 2025.

La commissione si è riunita nel Cantone di Ginevra il 15 e 16 maggio 2025, sotto la presidenza dalla consigliera nazionale Simone de Montmollin (RL/GE). In questo contesto, si è riunita presso il CERN e il Campus Biotech.